Mariamne (seconda moglie di Erode il Grande): differenze tra le versioni

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{{Monarca
| nome = Mariamne I
| titolo = Sovrana della Giudea
|Immagine immagine = Mariamne BnF Français 599 fol. 73.jpg
|Didascalia legenda = Mariamne, raffigurata in un manoscritto miniato francese del XV/XVI secolo dell'opera di [[Giovanni Boccaccio]] ''[[De mulieribus claris]]''
| regno = [[37 a.C.]]-[[29 a.C.]]
| successore = [[Mariamne II]]
| coniuge 1 = [[Erode il Grande]]
| figli = [[Alessandro (figlio di Erode il Grande)|Alessandro]], [[Aristobulo IV|Aristobulo]], [[Salampsio]], [[Cypro]]
| padre = [[Alessandro Maccabeo]]
| madre = [[Alessandra Maccabeo]]
| data di nascita =
| data di morte = [[29 a.C.]]
| dinastia = [[asmonei|asmonea]] ed [[dinastia erodiana|erodiana]]
|}}
{{Bio
|Nome=Mariamne
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|Nazionalità=giudaico
|Categorie=no
|FineIncipit=fu la seconda moglie di [[Erode il Grande]]. In quanto nipote di [[Aristobulo II]], fu il tratto di unione tra gli [[Asmonei]] e la [[dinastia erodiana]]. È talvolta identificata come '''Mariamne I''', per distinguerla dalle altre donne erodiane di nome [[Mariamne]]
|Immagine = Mariamne BnF Français 599 fol. 73.jpg
|Didascalia = Mariamne, raffigurata in un manoscritto miniato francese del XV/XVI secolo dell'opera di [[Giovanni Boccaccio]] ''[[De mulieribus claris]]''
}}
 
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Dietro pressione di Alessandra e Mariamne, Erode nominò il cognato Aristobulo Sommo sacerdote, ma il giovane, appena diciottenne, morì annegato meno di un anno dopo. Alessandra diede la colpa a Erode e scrisse a [[Cleopatra VII]] di intervenire in suo aiuto; Cleopatra, a sua volta, chiese a [[Marco Antonio]] di punire Erode per il suo crimine, e il triumviro mandò a chiamare Erode affinché si discolpasse dalle accuse. Erode lasciò la propria giovane moglie alle cure di suo zio Giuseppe, con l'istruzione di uccidere Mariamne se Antonio avesse ucciso Erode; il sovrano giudeo era profondamente innamorato della bellissima moglie e temeva che si risposasse dopo la sua morte. Giuseppe ebbe familiarità con Mariamne e decise di rivelare a lei e alle altre donne della famiglia le disposizioni del sovrano. Quando si diffuse la notizia che Antonio aveva ucciso Erode, Alessandra convinse Giuseppe a portarla insieme alla figlia presso le legioni romane per garantirne la protezione. Erode, però, fu rilasciato da Antonio e tornò a casa, dove sua madre e sua sorella [[Salomè I]] gli rivelarono il progetto della suocera. Salomè, inoltre, accusò Giuseppe e Mariamne di adulterio, accusa che Erode rigettò dopo un colloquio con la moglie; quando però Mariamne gli chiede dell'ordine di ucciderla impartito a Giuseppe, Erode si convinse che i due erano stati intimi, perché sono in quel caso Giuseppe avrebbe rivelato a Maramne l'ordine. Giuseppe fu condannato a morte e Alessandra fu messa agli arresti, ma non punì la propria moglie.
 
A causa del contrasto tra Mariamne e Salomè, quando Erode si recò a [[Rodi]] per fare visita ad [[Augusto]] (fresco vincitore di Marco Antonio), decise di tenere separate le due donne: Salomè e i suoi figli restarono a [[Masada]], mentre Mariamne e sua madre furono mandate ad [[Alexandrium]]; anche questa volta, diede disposizione che, in caso di sua morte, il governo passasse a Salomè e ai suoi figli e che Mariamne e sua madre fossero uccise. Mariamne riuscì a guadagnarsi la fiducia dell'uomo cui era stata affidata, Soemo, e scoprì le istruzioni lasciate da Erode che la riguardavano; si convinse che Erode non l'amasse e si risentì del fatto che non volesse farla vivere dopo la propria morte. Quando Erode tornò da Rodi, Mariamne lo trattò freddamente, senza nascondergli il proprio risentimento; Salomè e sua madre colsero questa occasione, fornendo a Erode delle false informazioni che lo contrariassero. Erode amava ancora la moglie, ma Mariamne gli negava i propri favori sessuali e lo accusò di aver ucciso suo fratello Aristobulo e suo nonno Ircano II. Quando Salomè insinuò che Mariamne progettava di avvelenare Erode, questi fece torturare l'eunuco favorito di Mariamne, il quale confessò che Mariamne era avversa a Erode a causa dell'ordine dato a Soemo. Erode, infuriato, fece mettere subito a morte Soemo, ma permise a Mariamne di sottoporsi al processo per tentato omicidio; Alessandra, per ottenere il favore di Erode, accusò la figlia di lesa maestà, e Mariamne fu condannata e messa a morte nel [[29 a.C.]] Erode la pianse per molti mesi.
 
== Mariamne nella cultura ==