Ulisse: differenze tra le versioni
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Quinta tappa presso i [[Lestrigoni]], mostruosi quasi quanto i Ciclopi. Anche qui Odisseo perde alcuni compagni e molte navi, ma riesce a salvarsi. Giunge poi nell'isola di [[Circe]], una maga seducente che trasforma i compagni di Odisseo in porci. Grazie all'aiuto di [[Ermes]], che gli dà una misteriosa erba quale [[antidoto]] alla maledizione della maga, l'eroe riesce ad evitare l'insidia e costringe Circe a restituire ai compagni sembianze umane. Dopo l'avventura di Circe, Odisseo - su indicazione della stessa maga - si accinge a una nuova prova, la [[catabasi]] nel regno dei morti. Lì riesce a entrare in contatto con le figure dei compagni perduti durante la guerra di Troia, con la madre e con l'indovino [[Tiresia]], che gli presagirà un ritorno luttuoso e difficile, invitandolo a guardarsi dal toccare le vacche del [[Elio (mitologia)|Sole]] [[Iperione (mitologia)|iperionide]].
Rimessosi in rotta Ulisse dovrà vedersela ancora con le pericolose [[sirene]], i mostri [[Scilla (mitologia)|Scilla]] e [[Cariddi]] e con la disubbidienza dei propri compagni che non riescono a frenare la voglia di [[Banchetto|banchettare]] con le attraenti mucche. Per questo Odisseo racconta di essere stato per nove giorni in balia di terribili tempeste scatenate da Zeus, da cui riuscì a scampare grazie all'arrivo sull'isola di [[Ogigia]] dove incontra [[Calipso]]. Odisseo giunge quindi nella terra dei [[Feaci]] a cui racconta lo stratagemma del cavallo di Troia. L'eroe è dunque riaccompagnato dai Feaci a casa con abbondanti doni, e dopo essersi rivelato al figlio e al fedele [[Eumeo]] si reca alla reggia dove si fa accogliere come un mendicante. Qui, schernito ripetutamente dai tracotanti [[Proci]], partecipa alla gara di arco organizzata da Penelope, che aveva promesso di consegnarsi in sposa a colui che sarebbe riuscito a scoccare una freccia dal pesante arco del marito facendola passare per le fessure di dodici scuri allineate. Nessuno dei pretendenti riesce anche solo a tendere l'arco, e così Odisseo chiede di poter fare un tentativo. Sotto gli occhi torvi dei Proci, dopo aver scaldato l'arma sulla fiamma, Odisseo riesce perfettamente nell'impresa di tendere l'arco e scoccare. A questo punto, spalleggiato da Atena, non gli rimane che scatenare la vendetta che aveva attentamente preparato con Eumeo, [[
== Le possibili morti di Ulisse ==
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