L'uccello migratore: differenze tra le versioni
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Giunto sul posto, incontra il proprio zio che gli mette a dispozione un appartamento, poco distante dal suo posto d'insegnamento; ma ha una condizione: questo deve fungere anche come "alcova di piacere" per gli incontri fedifraghi dello stesso onorevole, in quanto sposato. Purtroppo la linea telefonica non è ancora attiva e i due per evitare incontri inopportuni o imbarazzanti, si mettono d'accordo con un sistema per indicare dalla strada se l'appartamento è libero: mostrare dal balcone la bandiera italiana. Se la bandiera non c'è, significa che non vi è nessuno all'interno dell'abitazione; anche se Demetrio per errore la prima volta lo dimentica e involotariamente spaventa l'amante dell'onorevole.
Purtroppo per Demetrio il primo approccio con una sua collega, la professoressa Delia Benetti e gli studenti non è affatto felice,
Per placare l'ira, Demetrio impreca ad alta voce nel bagno degli insegnanti e viene udito da Delia che decide di andare a discuterne con i suoi studenti, ma questi (facendo pesanti apprezzamenti per la sua avvenenza) la sfottono; inoltre gli stessi tendono un imboscata al povero Demetrio che per poco non viene ferito. La sera stessa al fatto accaduto, Demetrio si reca a casa della professoressa Delia e la rimprovera da non riferire nulla dei suoi sfoghi privati a chichessià e che per poco ne avrebbe subito le conseguenze. Delia vive sola con sua mamma e per scusarsi del suo gesto, invita Demetrio a fermarsi a casa sua per cena.
Demetrio è attratto dalla bellezza di Delia, in un momento favorevole e di smarrimento dei sensi tenta di poterla possedere sessualmente, ma lei naturalmente lo respinge difendendosi. A questo punto Demetrio capisce di aver sbagliato e se ne torna a casa sua, anche se c'è da dire che il consiglio di un rapporto sessuale era stato suggerito proprio da suo zio che lo definisce un atto liberatorio dai pensieri che lo affliggono sul lavoro. Dopo un
Demetrio però è attratto anche da una sua allieva e quando Delia se ne rende conto, sfoga la gelosia sulla ragazza (con la scusa di un forte rimprovero, la schiaffeggia); Demetrio accortosi del fatto, instintivamente gli rende lo schiaffo a Delia senza capirne il motivo. A questo punto Delia prima guarda (sconvolta) negli occhi Demetrio e subito dopo scappa piangendo, e tutta la scena viena vista da decine di studenti che lo eloggiano come simbolo di anticonformismo,
Il liceo viene preso d'assalto dagli studenti e diventa una specie di "quartiere generale" a cui fa capo Demetrio eletto all'unanimità, naturalmente anche il suo appartamento non viene risparmiato e questo gli crea ennesimi problemi con lo zio onorevole. Iniazialmente l'intenzione di Demetrio è solo quella di approffittarsi della sua allieva, ma questa quando gli si concederà sessualmente riuscirà a portarlo dalla sua parte. Delia, però è innamorata di Demetrio e non esita a concedersi sessualmente anche lei ad un suo studente per ottenere dal ragazzo un documento compromettente che minaccerebbe il posto d'insegnamento del suo amato e collega; ma quando il giovane tenta di metterle le mani adosso, lei finge di aver sete e beve (senza saperlo) della benzina che le renderà la voce roca per un
Durante il vespaio, lo zio di Demetrio si infortuna e viene ingessato; per riparare al danno causato dal nipote, offre un opportunità a Demetrio per uscire indenne da questo guaio: firmare una dichiarazione in cui è stato costretto a organizzare i disordini nel liceo sotto la minaccia degli studenti. Demetrio rifiutando di mettere in pratica un atto così meschino, viene "esiliato" nuovamente in Sicilia. Il film si conclude in maniera simile a com'era iniziato, anche se alcuni vantaggi da questa esperienza turbolenta è riuscito ad ottenerli: il rispetto degli studenti del liceo di Roma e l'amore di Delia, che lo ha raggiunto nel paese in cui si trova per potergli stare accanto.
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