Balduino da Pisa: differenze tra le versioni
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Otto anni dopo, tra l'agosto e l'ottobre del [[1137]], lo stesso pontefice lo nominò successore del cardinale [[Uberto Rossi Lanfranchi]] alla guida dell'[[arcidiocesi di Pisa]] e suo legato per la [[Sardegna]]. Comparve per la prima volta come arcivescovo consacrato il [[22 aprile]] [[1138]], quando ottenne la dignità di [[Primate (ecclesiastico)|Primate]] della [[provincia ecclesiastica]] di [[Arcidiocesi di Sassari|Torres]]. Famosa restò la sua visita nell’isola sarda nel [[1145]], durante la quale scomunicò il [[Giudicato di Arborea|giudice di Arborea]].<ref>In una lettera scritta a [[papa Eugenio III]] poco dopo la morte di Balduino, [[Bernardo di Chiaravalle]] affermò che il provvedimento dell'arcivescovo doveva esser giusto, data la rettitudine morale del pisano, che egli diceva "di santa memoria".</ref>
Durante il suo mandato arcivescovile, il [[19 luglio]] del [[1138]], l'Imperatore [[Corrado III]] concesse all'arcidiocesi retta da Balduino i diritti di [[placito]] e fodro sulle città e le terre di [[Vada (Rosignano Marittimo)|Vada]] e [[Rosignano Marittimo|Rosignano]], ponendo le basi di una disputa che coinvolse per circa un secolo il popolo di questi possedimenti e la Chiesa pisana. Secondo alcune fonti dell'epoca Balduino fu catturato e in seguito rilasciato dai soldati [[Repubblica di Lucca|lucchesi]] durante la presa del castello di [[Montignoso]], avvenuta tra il 1138 e il [[1143]].
Balduino restò a guida dell'arcidiocesi toscana fino alla sua morte, avvenuta nel [[1145]]. I pisani da allora lo venerarono come [[beato]], [[Memoria (liturgia)|ricordandolo]] il [[6 ottobre]] di ogni anno. È raffigurato con il capo cinto di [[aureola]] in un quadro<ref>Il dipinto venne realizzato a [[Roma]] da [[Giuseppe Colignon]] nel [[1812]].</ref> nella [[Duomo di Pisa|Cattedrale di Pisa]], nell'atto di approdare in Sardegna e di rifiutare l'omaggio del giudice arborense [[Comita II d'Arborea|Comita]].
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