Sono stati precursori degli UMPC quelli che nei primi anni '90 venivano chiamati [[sub-notebook]]. Nel [[1991]] è il [[PowerBook 100]] targato[[Apple]] la prima di queste macchine; poi dopo un anno venne Olivetti con un prodotto ''made in Asia'' (per cui esisteva un clone quasi identico), il [[Quaderno Olivetti Quaderno]]<ref>{{cita web|url=http://www.geocities.com/Eureka/5673/|titolo= Olivetti Quaderno Infoworld - Welcome! <!-- Bot generated title -->|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.reocities.com/Eureka/5673/|urlarchivio2=http://www.webcitation.org/query.php?url=http://www.geocities.com/Eureka/5673/}}</ref> del 1992, dotato di LCD monocromatico e una tastiera di ottima fattura, si differenziava dal notebook per dimensione (da A4 ad A5) e peso. Il primo modello aveva dei programmi proprietari di pessima qualità, ma solo ad installarci un DOS e un Works fece la gioia dei possessori più del successivo a matrice passiva e scala di grigi equipaggiato con Windows 3.1, ma meno immediato e più vorace di energia (la batteria è l'autentico tallone d'Achille di questi prodotti). Seguendo l'esempio di quest'ultimo nacquero una serie di ibridi che erano più dei notebook leggeri (il più assimilabile agli UMPC era il [[Libretto (notebook)|Libretto]] di Toshiba) che degli ultra-mobili. Dovette passare più o meno un lustro prima che si affacciassero prodotti simili e questi furono la categoria degli Handheld PC (o H/PC) appartenenti al progetto Jupiter Class di Microsoft Windows CE (i NEC Mobile Pro e i Compaq Journada, ad esempio). Sia in questo caso che nel più eclatante di Olivetti, i progettisti furono più lungimiranti dei responsabili del marketing le cui analisi e la scarsa intraprendenza fecero affossare questi prodotti a vantaggio, nel caso del Quaderno, dei notebook e dei palmari, in quello degli H/PC. I consumatori che allora fecero fatica a comprendere i vantaggi di questi oggetti e ancor di più le politiche di mercato, oggi hanno orientamenti più maturi, prova ne sia l'incredibile successo riscontrato a partire dalle fine del 2007 dai dispositivi [[Netbook]] (per alcuni versi simili agli UMPC, anche se più economici e meno simili ad un palmare) come l'[[Eee PC]] di Asus. Ad ogni proposta di mercato corrisponde un nuovo battesimo e forse quello degli UMPC avrà più fortuna dei predecessori.
Alla luce di tali precedenti, quando Microsoft presentò il primo dispositivo UMPC incontrò l'opinione comune che queste soluzioni avrebbero faticato a trovare il proprio spazio nel mercato. Ai tempi infatti non era ancora chiaro quale sarebbe potuta essere la reale utilità di un sistema del genere dato che le 2 esigenze estreme (totale portabilità e maggiore potenza di elaborazione) erano di fatto soddisfatte dai palmari e dai notebook. Sembrava quindi che gli UMPC fossero una sorta di rielaborazione di concetti già presenti sul mercato e di conseguenza superflui (o ridondanti).