Duncan Ban MacIntyre: differenze tra le versioni
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L'onorario per la terza edizione e la piccola pensione accordata a Duncan dal ministro dell'isola di Lismore, Donald MacNicol (An t-Ollamh Dòmhnall MacNeacail) permisero al poeta di lasciare il servizio e vivere gli ultimi anni a Edimburgo in una relativa agiatezza, continuando a scrivere le sue canzoni-poesie. L'unica opera del poeta che rechi la data precisa di composizione è "L'ultimo addio alle montagne" («Cead Deireannach nam Beann»), scritta il 19 settembre 1802, quando trascorse l'ultimo giorno sulle pendici di Ben Doran.
Il bardo morì a Edimburgo nel maggio del 1812, a 89 anni, e fu sepolto nel cimitero presbiteriano il 19 maggio. L'avviso della sua morte apparve su un giornale edimburghese solo a ottobre. Nel 1859, con i fondi raccolti mediante una sottoscrizione, venne eretto al poeta un monmento di granito alto 44 piedi (circa 13 metri e mezzo) a Glen Orchy, nella valle natia del poeta. Nel 1875 rese visita al monumento la [[Vittoria del Regno Unito|Regina Vittoria]]. Nel 2005 il monumento è stato completamente restaurato.<ref>[http://www.aroundlochawe.com/dalmally.html Around Loch Awe - Monument to Duncan Ban MacIntyre near Dalmally - Craignish Chapel - Old Kilmartin Cemetery …<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
== Opere ==
Dal punto di vista poetico, è fondamentale l'influsso esercitato sull'autore da Alexander MacDonald (Alasdair MacMhaighstir Alasdair, 1695—1770), grande poeta della generazione precedente, giacobita accanito e sfuggito alle autorità, ma tuttavia in grado di pubblicare a Edimbugo la sua prima raccolta di poesie in lingua gaelica nel 1751. A influire sull'opera di Duncan Ban furono soprattutto le poesie di MacDonald sui paesaggi («Ruscello di zucchero», «Canzone d'inverno», «Canzone d'estate»: su quest'ultimo Duncan scrisse una sorta di risposta; tra l'altro le stesse «canzoni sulle stagioni dell'anno» di MacDonald furono scritte sotto l'influsso dei poemi inglesi di James Thomson) e l'incarnazione della forma musicale del pibroch, in cui si alternano temi e variazioni.
L'edizione più completa e scientifica delle opere di Duncan Ban MacIntyre è 'The Songs of Duncan Bàn MacIntyre', a cura di Angus MacLeod (Edimbuyrgo, Scottish Gaelic Texts Society, 1952), più volte ristampato; l'eredità creativa del Bardo di Glen Orchy consta di 6.000 versi. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue, dall'inglese al gallese, dal georgiano all'esperanto, e in alcuni casi pubblicate in edizione unica (per esempio quella in francese del 1930).<ref>[http://www.archive.org/details/donnchadhbmactsa01macl Donnchadh B Mac an t-Saoir (Duncan B Mac Intyre) 1724-1812 : poe gaique ossais ; vie, ude, citations, traductions : Macleod, Donald James, 1879- : Free Download & Streaming : ...<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
== Note ==
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