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|Epoca = 1900
|Attività = educatrice
|AttivitàAltreAttività2 =
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = , venerata come [[Servo di Dio|serva di Dio]] dalla [[chiesa cattolica]]
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==Biografia==
===La fanciullezza===
Angelina Pirini nacque a [[Cesenatico|Celle di Sala di [[Cesenatico]] (FC), il [[30 marzo]] [[1922]], da Luigi e Dina Savini. Era la primogenitaPrimogenita di quattro sorelle., Aa lei infatti seguirono Rosina, Giuliana ed Anna. <ref> v. D'Amando, ''{{Cita|Dal Cenacolo al Calvario",|pag. Teramo, 1986, p.19 .}}</ref>.
 
La sua famiglia era di origini modeste, e Angelina crebbe nella semplicità e religiosità di un ambiente umile e rurale, il cui centro era la [[Parrocchiaparrocchia]] di Sala. Frequentò l’Asilol’asilo condotto dalle Suoresuore Canossianecanossiane e Francescanefrancescane e quindi la scuola fino alla 5° elementare. In casa, fin da piccola, attendeva a piccoli lavori domestici e alla cura delle sorelline. <ref> cfr. D'Amando, ''{{Cita|Dal Cenacolo al Calvario'',|pag. 1986, p.22 . }}</ref>.
Il [[1° aprile]] [[1922]] fu battezzata e le vennero imposti i nomi di Angelina e Nerina.
Il [[18 novembre]] [[1928]] , all’età di sei anni, ricevette il sacramento della [[Cresima]], dalle mani di mons. Alfonso Archi, [[Vescovo]] di [[Cesena]].
Il [[15 giugno]] [[1930]] si accostò per la prima volta all’[[Eucaristia]], che poi costituì la sorgente della sua spiritualità fino alla morte. <ref> v. D'Amando, '' Angelina Pirini. Un dono del Signore alla sua Chiesa'', Teramo, 1985, p.12 . </ref>
 
A dodici anni, Angelina andòvenne mandata ad imparare il mestiere di sarta <ref> v. {{Cita|D'Amando, '' Angelina Pirini. Un dono del signore alla sua Chiesa.'', 1985, p|pag. 24 . }}</ref> presso una vicina di casa, attività che seguì fino al [[1937]], primo anno della sua infermità. Era una bambina sana e robusta e la sua giornata era vissuta tra casa, lavoro e chiesa.
La sua famiglia era di origini modeste, e Angelina crebbe nella semplicità e religiosità di un ambiente umile e rurale, il cui centro era la [[Parrocchia]] di Sala. Frequentò l’Asilo condotto dalle Suore Canossiane e Francescane e quindi la scuola fino alla 5° elementare. In casa, fin da piccola, attendeva a piccoli lavori domestici e alla cura delle sorelline. <ref> cfr. D'Amando, ''Dal Cenacolo al Calvario'', 1986, p.22 . </ref>
 
Angelina fu iscritta all'[[azione cattolica]] fin da bambina e, dal [[1930]] quando ricevette la [[prima Comunione]], frequentò la santa [[Messa]] ogni giorno, trattenendosi in chiesa in preghiera dopo la funzione<ref>{{Cita|D'Amando|pag. 19}}</ref>.
A dodici anni, Angelina andò ad imparare il mestiere di sarta <ref> v. D'Amando, '' Angelina Pirini. Un dono del signore alla sua Chiesa.'', 1985, p. 24 . </ref> presso una vicina di casa, attività che seguì fino al [[1937]], primo anno della sua infermità. Era una bambina sana e robusta e la sua giornata era vissuta tra casa, lavoro e chiesa.
 
Nel [[1934]] don Giuseppe Marchi fece l'ingresso a Sala come nuovo parroco e decise di rifondare l'[[Azioneazione Cattolica]]cattolica parrocchiale, dando anche nuovo impulso alla vita religiosa del paesino, al culto dell'[[Eucaristia]] e della [[Passione di Gesù]]. Questo Quell'anno é considerato da Angelina decisivo per la propriasua vita spirituale: infatti don Marchi le affidò l’incarico di Delegata''delegata Beniamine, ilbeniamine'' giorno [[8 dicembre]]nel [[1934]]: incarico che svolse fino al [[1937]] quando divenne Delegata''delegata Aspirantiaspiranti'' e infine Presidente''presidente della Sezionesezione femminile parrocchiale ''<ref> cfr. {{Cita|D'Amando, ''Dal Cenacolo al Calvario'',1986, pp|pagg. 24-25 . }}</ref>.
Angelina fu iscritta all'[[Azione Cattolica]] fin da bambina e, da quando ricevette la [[Prima Comunione]], frequentava la [[Messa]] ogni giorno, trattenendosi in chiesa in preghiera dopo la funzione. La Messa il mattino veniva celebrata molto presto e lei a volte vi andava "facendosi strada con una piccola candela o con una lanterna, anche nelle giornate più fredde" <ref> v. D'Amando, ''Angelina Pirini. Un dono del Signore alla sua Chiesa.'', 1985, p.19 . </ref>.
 
Angelina si impegnò moltissimo nell’apostolato con le fanciulle, e vi riversò tutta l'energia che la sua spiritualità le dava. Era un’[[educatrice]] molto attenta: cercava di entrarecomprendere nellala psicologia delle bambine per poter parlare loro dell'Amoreamore di Dio. <ref> v. {{Cita|D'Amando,|pag. ''Dal Cenacolo al Calvario'', 1986, p.26 . }}</ref>. Scriverà: «''Oh, come è bello parlare alle anime dell’Amore. In mezzo a queste anime mi vedo come una sacerdotessa che tiene tra le sue mani Gesù nel Suo Corpo Mistico!... Come mi commuove!'' <ref> v. Angelo Pirini, ''I voti di Angelina'', 2011, p.12 . </ref>»
 
Nel [[1934]] don Giuseppe Marchi fece l'ingresso a Sala come nuovo parroco e decise di rifondare l'[[Azione Cattolica]] parrocchiale, dando anche nuovo impulso alla vita religiosa del paesino, al culto dell'[[Eucaristia]] e della [[Passione di Gesù]]. Questo anno é considerato da Angelina decisivo per la propria vita spirituale: infatti don Marchi le affidò l’incarico di Delegata Beniamine, il giorno [[8 dicembre]] [[1934]]: incarico che svolse fino al [[1937]] quando divenne Delegata Aspiranti e infine Presidente della Sezione femminile parrocchiale <ref> cfr. D'Amando, ''Dal Cenacolo al Calvario'',1986, pp. 24-25 . </ref>.
 
Angelina si impegnò moltissimo nell’apostolato con le fanciulle, e vi riversò tutta l'energia che la sua spiritualità le dava. Era un’[[educatrice]] molto attenta: cercava di entrare nella psicologia delle bambine per poter parlare loro dell'Amore di Dio. <ref> v. D'Amando, ''Dal Cenacolo al Calvario'', 1986, p.26 . </ref>. Scriverà: ''Oh, come è bello parlare alle anime dell’Amore. In mezzo a queste anime mi vedo come una sacerdotessa che tiene tra le sue mani Gesù nel Suo Corpo Mistico!... Come mi commuove!'' <ref> v. Angelo Pirini, ''I voti di Angelina'', 2011, p.12 . </ref>
 
Il [[15 maggio]] del [[1937]] partecipo' a [[Loreto]] al Raduno Nazionale della Gioventu' Femminile di [[Azione Cattolica]], viaggio che la rese entusiasta. In quell'occasione poté parlare con la Dirigente Nazionale [[Armida Barelli]], che successivamente rispose ad una lettera di Angelina, la quale le esprimeva la gioia e i doni che l'appartenere all'Associazione le aveva dato. (Scriverà nel maggio del 1938: ''Quanto bene io voglio all'Azione Cattolica! Sì, perché é stato nel partecipare a questo grande esercito che io ho imparato a conoscere e ad amare il Signore, che tanto amo e solo sua sono. Mi sono state affidate molte anime e solo queto appaga il mio grande desiderio. Vorrei essere in tutti i punti della terra per parlare alle anime dell'amore di Dio...'' <ref> cfr. D'Amando, Angelina pirini. Un dono del signore alla sua Chiesa.'', 1985, pp. 26-27 . </ref>.
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==Bibliografia==
* P.{{Cita libro|autore=Filippo D'Amando C.P., ''|titolo=Angelina Pirini (1922-1940). Un dono del signore alla sua Chiesa.'', Teramo, Ed.|editore= Eco di San Gabriele, |città=teramo|anno=1985.|cid=D'Amando}}
* {{Cita libro|autore=Angelina Pirini, P.|curatore=Filippo D'Amando C.P.(a cura di), ''|titolo=Dal Cenacolo al Calvario - Diario, scritti e documenti'', Teramo, Ed.|editore= Eco di San Gabriele,|città=teramo|anno=1986|cid=Dal 1986.Cenacolo al Calvario}}
 
 
* Angelina Pirini, P.Filippo D'Amando C.P.(a cura di), ''Lettere'', Teramo, Ed. Eco di San Gabriele, 1987.
* Angelina Pirini, Beniamino Socche, P.Filippo D'Amando C.P.(a cura di), ''Lettere'', Teramo, Ed. Eco di San Gabriele, 1989.