Il [[16 giugno]] [[1938]] si legò a [[Gesù]] [[Eucaristia]] col voto di ''[[castità]] perpetua'' e di ''vittima riparatrice'', per meglio unirsi alla [[Passione di Gesù]]<ref>{{Cita|D'Amando|pag. 9}}</ref>. Scriveva infatti: «''Vivere l'Eucaristia, viverla nelle ore di abbandono e di incomprensione, nell'ora in cui per questo genere di sofferenza l'anima assomiglia all'Ostia viva dei nostri Altari...!; Mi offro per i Sacerdoti perché siano santi, per i missionari perché, o Gesù, Tu dia loro forza e coraggio..., perché Tu protegga il Papa, nostro dolce Cristo in terra... Gesù io desidero partecipare ai Tuoi dolori. Ne ho il diritto, essendo la Tua piccola sposa... Voglio morire martire per Te e per la Tua Gloria.''» <ref>DA RIVEDERE v. Angelo Pirini, ''I voti di Angelina'', 2011, p. 13 . </ref>
Per imitare [[Gesù ]] che si fece "''ubbidiente fino alla morte di Croce "'' <ref> [[Lettera ai Filippesi]], II, 5-8 . </ref>, Angelina emise il voto di ubbidienza al suo Direttore[[direttore spirituale ]] nel giorno l'[[11 febbraio ]] [[1939 ]] <ref> v. {{Cita|D'Amando , ''Dal Cenacolo al Calvario'', 1986, p|pag. 39 . }}</ref>. ▼
Dal [[1939 ]] al [[1940 ]], la serva di Dio ebbe la consolazione e il privilegio ricevere diverse visite del Vescovo[[vescovo]] di Cesena [[Beniamino Socche ]], che si tratteneva in colloquio con lei nella sua stanza. Monsignor Socche l'aveva conoscuta grazie ad una lettera nella quale Angelina si congratulava per la sua nomina a Vescovovescovo e gli offriva le proprie sofferenze fisiche e spirituali. Alla lettera ne seguirono altre, con le risposte sempre puntuali del presule <ref> v. {{Cita|D'Amando ,|pag. ''Dal Cenacolo al Calvario'', 1986, p.45 . }}</ref>. ▼
Prima di morire, la giovane educatrice volle anche prendere un impegno insieme a don Marchi: il 16 luglio 1939, insieme al Padre spirituale, davanti al Crocifisso stabili un Patto di Alleanza, "«''per vivere solo per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime " ''»<ref> v. {{Cita|D'Amando ,|pag. ''Dal Cenacolo al Calvario'', 1986, p.41 . }}</ref>. ▼
Durante il suo ultimo anno di vita, Angelina sperimentò la cosiddetta "''notte dello spirito "'': un periodo di aridità spirituale, durante il quale la sua fede venne messa alla prova duramente, perché le erano state tolte le consolazioni sensibili dell'anima, in un periodo di buio spirituale. <ref> DA RIVEDERE cfr. Angelo Pirini, ''I voti di Angelina'', 2011, p.13 . </ref>. ▼
▲Per imitare Gesù che si fece "ubbidiente fino alla morte di Croce" <ref> [[Lettera ai Filippesi]], II, 5-8 . </ref>, Angelina emise il voto di ubbidienza al suo Direttore spirituale nel giorno 11 febbraio 1939 <ref> v. D'Amando, ''Dal Cenacolo al Calvario'', 1986, p. 39 . </ref>.
Vicina a morire, quando già respirava a fatica ed era senza voce, Angelina chiese a Gesù di poter cantare con le bambine dell' Asssociazioneassociazione, che con il parroco le portavano il [[Viatico ]]: la giovane si mise a cantare a voce dispiegata, nella meraviglia di tutti <ref> v. {{Cita|D'Amando ,|pagg. ''Dal Cenacolo al Calvario'', 1986, pp.51-52 . }}</ref>. ▼
▲Dal 1939 al 1940, la serva di Dio ebbe la consolazione e il privilegio ricevere diverse visite del Vescovo di Cesena Beniamino Socche, che si tratteneva in colloquio con lei nella sua stanza. Monsignor Socche l'aveva conoscuta grazie ad una lettera nella quale Angelina si congratulava per la sua nomina a Vescovo e gli offriva le proprie sofferenze fisiche e spirituali. Alla lettera ne seguirono altre, con le risposte sempre puntuali del presule <ref> v. D'Amando, ''Dal Cenacolo al Calvario'', 1986, p.45 . </ref>.
▲Prima di morire, la giovane educatrice volle anche prendere un impegno insieme a don Marchi: il 16 luglio 1939, insieme al Padre spirituale, davanti al Crocifisso stabili un Patto di Alleanza, "per vivere solo per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime" <ref> v. D'Amando, ''Dal Cenacolo al Calvario'', 1986, p.41 . </ref>.
▲Durante il suo ultimo anno di vita, Angelina sperimentò la cosiddetta "notte dello spirito": un periodo di aridità spirituale, durante il quale la sua fede venne messa alla prova duramente, perché le erano state tolte le consolazioni sensibili dell'anima, in un periodo di buio spirituale. <ref> cfr. Angelo Pirini, ''I voti di Angelina'', 2011, p.13 . </ref>.
▲Vicina a morire, quando già respirava a fatica ed era senza voce, Angelina chiese a Gesù di poter cantare con le bambine dell'Asssociazione, che con il parroco le portavano il Viatico: la giovane si mise a cantare a voce dispiegata, nella meraviglia di tutti <ref> v. D'Amando, ''Dal Cenacolo al Calvario'', 1986, pp.51-52 . </ref>.
===Morte e funerali===
Angelina Pirini morì il [[2 ottobre]] [[1940]] (precisamente, venti minuti dopo la mezzanotte),. nelI giornofunerali chevidero launa [[Liturgiagrandissima Cattolica]]partecipazione dedicadella allapopolazione, memoriatra deglicui i giovani dell'[[Angeliazione Custodicattolica]], che lei chiamava i suoi fratellini. (Il 7discorso maggiofunebre avevafu confidatotenuto adal donCanonico GiuseppeAntonio Marchi: "Padre non guarirò più...il mio male andrà sempre più crescendo...Gli AngeliChiesa, mieiprevosto fratelli,della fanno[[Cattedrale]] fretta a Gesù per avermi in paradiso...") <ref> v. D'Amando, ''Dal Cenacolo al Calvario'', 1986, p.15 . </ref>di [[Cesena]].
I funerali videro una grandissima partecipazione della popolazione, tra cui i giovani dell'[[Azione Cattolica]] (alcuni ricordati ancora oggi per il loro apostolato: Pio Moretti - poi disperso nella campagna di Russia del 1943 - sostenne il feretro di Angelina, Irma Ceredi - che guidò l'Azione Cattolica negli anni successivi alla morte di Angelina - e Guelfa Bondi) <ref> Claudio Riva, ''Pio Moretti'', Cesena, 2008, p. 28 e p. 115 . </ref>. Il discorso funebre fu tenuto dal Canonico Antonio Chiesa, prevosto della [[Cattedrale]] di [[Cesena]].
Le spoglie mortali di Angelina furono tumulate nel cimitero di Sala attiguo alla Chiesachiesa Parrocchialeparrocchiale. <ref>{{Cita v.libro|titolo=Pio Moretti (1920-1943): un giovane di Azione Cattolica fra i dispersi di Russia|curatore=Claudio Riva, ''PioAnna Moretti'',Maria Bastoni|città=Cesena, |anno=2008, p.27 |pagine=pag. 27}}</ref>
Dal 25 marzo 2001 la salma riposa in un sarcofago di marmo, voluto dal vescovo [[Beniamino Socche]], presso l'[[Altarealtare]] di [[Santa]] [[Maria Goretti]] (martire cattolica del XX° secolo), dentro la Chiesachiesa Parrocchialeparrocchiale di [[Cesenatico|Sala di [[Cesenatico]]., (Nellanella cui pala d'altare (di Piero Delle Ceste) risultanosono raffigurate, ai piedi della Santa, Angelina Pirini e Irma Ceredi <ref>DA RIVEDERE v. Angelo Pirini, ''I voti di Angelina'', 2011, didascalia dell'illustrazione a p.98 . </ref>).
==Scritti e corrispondenza con il Vescovovescovo Beniamino Socche==
Angelina fu invitata da don Marchi, per poterla meglio seguire spiritualmente, a tenere un Diariodiario spirituale. La ragazza amava scrivere e nonostante la sua bassa scolarizzazione era portata a descrivere il suo stato interiore con un linguaggio forbito e denso di particolari. Tra i suoi numerosi scritti oltre al citato ''Diario'', conservato manoscritto in tre fascicoli, ricordiamo i ''Resoconti Spirituali'', il ''Testamento spirituale'', l' ''Atto di Consacrazione'' e l' ''Epistolario'', in cui sono presenti le lettere al Vescovovescovo Beniamino Socche, cui il presule rispose sempre affettuosamente.
Dall'ultima pagina del suo Diario:
«''"… ...Ho bisogno di amore puro, o Gesù, per ricambiare il Tuo amore infinito: dammelo. Ho sete di silenzio, di nascondimento, di mortificazione per poter assomigliare a Te, per potermi identificare con Te, o Gesù, Ostia di amore. Ho sete…, ho sete di Te…, brucio: Gesù, dammi da bere, Tu che sei la fonte della vita perché io non muoia, ma viva e viva solo di Te, o Gesù, e viva solo per Te. Voglio essere Tua fino alla consumazione e consumarmi per Te… Padre mio che sei nei cieli, io credo in Te e Ti amo. Sì, Padre mio, Ti amo. Sia santificato il Tuo Nome, venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà, o Padre, come è fatta in cielo. Padre, sono un povero nulla e nella profondità del mio nulla e nella conoscenza della mia infermità, grido a Te l'amore puro. A Te che vedo tutto bello, santo e infinitamente misericordioso: grido a Te l'amore mio, Padre, per l'onore e la gloria del Figliolo, il Tuo e mio Gesù, che essendo me e Te stesso, mi fece partecipare di Te, Padre benedetto"''».
==Il processo di Beatificazione==
Il [[23 dicembre]] [[1984]] furono iniziate le pratiche per un riconoscimento canonico di Angelina Pirini, e vennero presentati in quella data i relativi documenti.
Dopo il voto favorevole della [[Conferenza Episcopale]] dell'[[Emilia-Romagna]] (primavera del [[1985]]) e dopo il Nulla Osta ([[Nihil obstat]]) della [[Congregazione per le Cause dei Santi]] in [[Vaticano]] ( [[27 luglio]] [[1985]] ), il [[Vescovovescovo]] di [[Cesena]] mons. [[Luigi Amaducci]] dichiarò introdotto il processo diocesano per la Causa di [[Beatificazione]] e di [[Canonizzazione]] della [[Serva di Dio]] Angelina Pirini, con Decreto dell'[[8 settembre]] [[1985]].
Così vennero aperti pubblicamente i processi cognizionali sulla vita, virtù e miracoli, il [[12 ottobre]] [[1985]] <ref> v. D'Amando, ''Lettere'', Cesena, 2004, p.6 . </ref>.
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