Antico Egitto: differenze tra le versioni

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L'urto tra il potere del faraone e quello del clero di Amon porta a una crisi violenta e aperta nel regno di Amenhotep IV: i sacerdoti sono cacciati, i templi chiusi e particolarmente Amon e il suo clero sono perseguitati, mentre anche Tebe non è più la capitale. Amenhotep IV fonda una nuova città, [[Akhetaton]] (l'orizzonte di Aton) in onore del dio della nuova religione [[monoteista]], [[Aton]], il disco solare.
[[File:Akhenaton E11076 mp3h8769.jpg|thumb|left|200 px|Il faraone Akhenaton]]
Il sovrano, che assume ora il nome di [[Akhenaton]] forma nuovi quadri amministrativi, sostituendo ai vecchi funzionari gente nuova, che non aveva una formazione amministrativa, ma che deve la sua posizione al fatto di aver abbracciato la nuova fede e di aver appoggiato il re nella sua riforma. Il dio di Akhenaton, di cui il sovrano è profeta, sacerdote e apostolo,sacerdote poteva avere, in quanto culto puro dell'astro del sole, elementi di cosmopolitismo, come mostra bene un passo dell'''Inno ad Aton'' probabilmente composto dallo stesso faraone:
 
”''Come son numerose le tue opere, ciò ch'hai creato e ciò ch'è nascosto, tu, dio un unico che non ha eguale! Hai creato da solo la terra secondo il tuo desiderio, gli uomini, il bestiame e tutti gli animali selvaggi, tutto ciò che esiste sulla terra e cammina coi suoi piedi, tutto ciò ch'è nell'aria e vola con le sue ali, i paesi stranieri di Siria e di Nubia e la terra d'Egitto''”
 
La fine dello scisma atoniano e la rivincita degli dei ignorati o perseguitati, soprattutto Amon, si prepara già negli ultimi anni di Akhenaton: alla crisi contribuì anche la situazione in cui era venuta a trovarsi la potenza egiziana in Asia. La corrispondenza dei sovrani asiatici con Akhenaton mostra che continuavano, almeno nei primi anni del suo regno, rapporti diplomatici amichevoli. Invece un quadro del tutto diverso è presentato dalla corrispondenza tra il faraone e i capi e principi siriani, fra i quali si manifesta un certo disagio e una crescente insofferenza per l'autorità egiziana in Siria: alla base c'è sicuramente la mano del re hittitadegli ittiti, la nuova potenza minacciosa in Asia, che controlla i movimenti dei ribelli, li coordina e, all'occasione, si appropria delle loro conquiste.
 
La Siria è ora divisa in due partitifazioni: quelli che restavano fedeli all'Egitto come i principi degli stati siriani costieri, Byblos, principalmente, e [[Damasco]], e quelli che speravano di ottenere vantaggi dal cambiamento, fiduciosi nell'appoggio degli [[Hittiti]], come i principi della zona interna. Akhenaton, benché i principi a lui fedeli abbiano chiesto aiuto diverse volte, non ha mai risposto alle loro preghiere.
 
Alla sua morte, l'Egitto è pronto a tornare alla condizione che aveva preceduto il tentativo di riforma religiosa monoteista detta “[[amarniana]]”.