Fiero l'occhio svelto il passo: differenze tra le versioni

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In un'altra fotografia si notano gruppi di cittadini che, il [[25 aprile]] [[1945]], trovano riparo dietro ad alberi per sottrarsi al tiro dei [[franchi tiratori]] ancora appostati sui tetti.
 
Ma le fotografie che corredano il libro (comprese quelle dell'Italia calcistica due volte mondiale di [[Vittorio Pozzo]]) sono decine e decine, arricchite anche da manifesti propagandistici d'epoca fascista come quello celebre con la scritta: "''Taci, il nemico t'ascolta!''".
 
==Nel testo==
La parte testuale è assai dettagliata riguardo la vita quotidiana di un adolescente dei tardi [[anni 1930|anni trenta]], quando l'[[Italia fascista]], impegnata sui fronti delle [[colonialismo italiano|colonie italiane in Africa orientale]], entrava nella fase immediatamente precedente lo scoppio della seconda guerra mondiale: gli impegni scolastici alternati all'attività dell'[[Opera Nazionale Balilla]], ma anche i momenti di svago con i giochi con gli amici e le letture dei [[fumetti]] dell'epoca con il nome di eroi esotici 'italianizzati' per volere del fascismo (con le buffe incongruenze del caso), le (brevissime) vacanze estive al mare, i sacrifici dell'[[autarchia]] con i comunitari ''orti di guerra'' e i vestiti tinti e ritinti più volte per rinnovarne il ''[[look]]'' e lo stile, fino, con lo scoppio del conflitto mondiale, alla paura per le lunghe ore trascorse nei [[rifugio antiaereo|rifugi antiaerei]] o per la visione in lontananza delle [[munizione tracciante|munizioni traccianti]] che solcavano il cielo sopra le città bersaglio dei bombardamenti, visti da lontano ovvero dalle località in cui molte famiglie decidevano di 'sfollare' per porsi al sicuro. E poi, infine, liberatoria, la fine della guerra, un momento di gioia paragonabile, per gli autori, alla fine di un [[anno scolastico]].
 
==I capitoli==
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!Argomento
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| La nostalgia || Le motivazioni di una ricerca di "''scampoli di rimpianto tra una dittatura finita male''" e una "''democrazia dal parto travagliato''".
| La nostalgia || ...
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| Cambio "Campagnolo" || Come trasformare una [[bicicletta]] in una rombante [[motocicletta]] con una cartolina illustrata piegata in due e fissata sulla [[forcella (bicicletta)|forcella]] di una [[ruota]].
| Cambio "Campagnolo" || ...
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| Noi di campagna || La vita di provincia nella campagna del [[parmense]] vista con gli occhi di un adolescente.
| Noi di campagna || ...
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| C'era una volta il mare || Le (brevi) vacanze al mare di [[Moneglia]] ([[riviera ligure di levante]]) costituivano - per chi poteva permettersele - un momento massimo di eccitazione nella vita di un ragazzo degli anni trenta. In viaggio sul [[treno accelerato]] (quattro ore), l'odore del mare - al valico dell'[[appennino ligure]] - cominciava a sentirsi appena il convoglio si affacciava sul versante ligure
| C'era una volta il mare || ...
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| L'usignol ha preso il vol ||[[File:Trio lescano 01.JPG|right|100px|Il Trio Lescano]]Le imprese canore del [[Trio Lescano]], gruppo vocale di punta della allora [[EIAR]], costituivano un momento di grande ascolto della nascente [[radio (mass medium)|radio]], il cui inizio di trasmissioni era segnato da un cinquettìo di [[aves|uccellino]]. Le lunghe serate trascorse ad ascoltare le 'sfrigolanti' [[radio a galena]] in [[bachelite]] rossa sormontate da vistose antenne a ventaglio. E il canto delle Lescano sottolineava che: "''Stamattina l'usignol / della radio / ha preso il vol ... ''".
| L'usignol ha preso il vol
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| Il mignolo da gagliardetto || ...
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| La pace arrivò, felice come l'ultimo giorno di scuola || ...
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==Bibliografia==
* Luca Goldoni - Enzo Sermasi, ''Fiero l'occhio svelto il passo'', Arnoldo Mondadori Editore, 1979
 
{{portale|fascismo}}