Fiero l'occhio svelto il passo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Nel testo: minifix
m I capitoli: minifix
Riga 67:
| Ballata a memoria || Modi di dire, versi di canzoni ed espressioni gergali dell'epoca (che hanno fatto epoca).
|-
| La morte del topo || Con lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] si prospetta un nuovo tipo di [[incubo]]: il rintanarsi nel [[rifugio antiaereo]] a petto di una possibile tragica morte nella propria casa bombardata: appunto, la morte del topo. LLe pattuglie di ronda dell'[[UNPA]]obbligava comunqueobbligavano ad oscurare le finestre delle abitazioni con pesanti carteggi scuri onde evitare di trasformare le stesse in un possibile ben visibile bersaglio.
|-
| Cambia la puntina || Delle musiche e dei balli dei giovanotti d'allora.
Riga 75:
| La macchia sul muro || [[File:Mussolini In helmet benito39.png|right|75px|Benito Mussolini]]La macchia sul muro era quella dovuto al cambio di quadro (e relativo formato) nel muro alle spalle della [[cattedra]] nelle aule scolastiche. Nel tempo si avvicendarono quelli di [[Vittorio Emanuele III]], [[Benito Mussolini]], [[Pietro Badoglio]], [[Umberto II di Savoia]], [[Enrico De Nicola]]. <br />"''Negli intervalli, restavano sul muro due riquadri più chiari, dove noi, ormai cresciuti, mettevamo idealmente chi ci pareva: da [[Valerio Borghese]] a [[Pietro Nenni]] a [[Stalin|Baffone]].''"
|-
| "E per Benito, e Mussolini" || Numerosi erano in epoca fascista gli inni inneggianti aldel regime. PocoA parte il citato ''Fischia il sasso'' (da cui il verso che dà il titolo al libro), poco chiaro risultava però agli autori il verso: "''E per Benito, e Mussolini, eja eja alalà''". Dove "''Il secondo 'e' prima di Mussolini non c'era''", ma serviva forse "''come trampolino alla voce per calcare di più su Mussolini''".
|-
| Fatevi sotto piccioncini miei || Era il detto classico di [[Dick Fulmine]], un popolare personaggio dei [[fumetti]], i cui eroi esotici ebbero durante il fascismo i nomi italianizzati, talicosì da far divenireche [[Topolino]] divenne Tuffolino e [[Minnie]] Mimma, conmentre [[Mandrake]] privato dell'[[acca]] esi destinatotrovava a fare la [[spiaspionaggio]] per conto delle [[potenze dell'asseAsse]]. ''[[Il Corriere dei Piccoli]]'', nel frattempo, pubblicava le avventure di Romolino e Romoletto.
|-
| Via le mani di lì || La difficile iniziazione sessuale che iniziava nelle [[sagrestia|sagrestie]] delle [[chiesa (istituzione)|chiese]] con l'imbarazzante momento della [[confessione religiosa|confessione]] di pensieri peccaminosi (in vista delle future escursioni per i vicoli in cui sorgevano le più gettonate [[casa di tolleranza|case di tolleranza]]).
|-
| Le brutte cose || La dura vita in [[collegio]] alle prese con problemi di [[fame]]. Le ''brutte cose'' cui fa riferimento il titolo del capitolo era il 'rito' della [[masturbazione]] di gruppo che concludeconcludeva, in camerata, la giornata collegiale.
|-
|Il bar della Compagnia || Parente stretto del muretto, il bar della compagnia era, al tempo del fascio come in ogni tempo, il punto di raduno della compagnia di amici che tirava tardi davanti al locale facendo a gara a chi le sparava più grosse.
|-
| La tessera || È, per estensione, quella annonaria con i bollini che davano diritto al ritiro, su scala mensile, di quantitativi di prodotti alimentari. Al di là delle tessere - spesso utilizzate come 'merce' di scambio con prodotti non compresi nella lista - vi era la fantasia tipica del popolo italiano che consentiva di utilizzare, a fini alimentari, anche quelli che in altri frangenti sarebbero stati considerati scarti, come le bucce di [[patata (alimento)|patata]] con cui si poteva fare, se tostate, del simil '[[caffè]]' o delle '[[sigarette]]' o, se fermentate, dei [[liquori]], sia pure di bassa lega.
|-
| Quando nelle pentole bollivano i tailleur || Con l'[[autarchia]] venne il momento d'oro delle [[sartoria|sartine]], abili, oltre che nel confezionare, anche nel riadattare vecchi vestiti. Ideati in colore inizialmente chiaro secondo il criterio della [[matrioska|matrioske]] ([[redingote]], chemisier, [[tailleur]]) venivagli abiti venivano sottoposti nel tempo a nuova tintura per essere rinnovati ed assumere l'aspetto di abitiun capo d'abbigliamento nuovinuovo.
|-
| La pace arrivò, felice come l'ultimo giorno di scuola || La confusione che regnò in Italia nei giorni immediatamente successivi il [[25 aprile]] [[1945]] - giorno della Liberazione - non impedì ai ragazzi di allora di vivere l'euforia di quel giorno - il primo giorno di [[pace]] - con lo spirito di chi inizia una lunga vacanza. In definitiva, però, la pace fu "''quella sera in cui dissi a una ragazza, ti vengo a prendere dopo cena: la caricai sulla canna della bici, tenevo il naso nei suoi capelli, mi sembrava irreale pedalare nella notte dopo anni di [[coprifuoco]].'' [...] ''Poi ci mettemmo a ridere, e fu una notte bellissima''".
|}