Giuseppe Apolloni: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Si formò a Vicenza dove visse fino al [[1848]], laureandosi in legge e studiando musica con Andrea Casalini e Francesco Canedi<ref>Fernando Battaglia, libretto allegato al CD ''L'Ebreo'', Bongiovanni 1989</ref> (o Cannetti<ref name=Masutto>Giovanni Masutto, [http://www.archive.org/details/imaestridimusic00masugoog I maestri di musica italiani del XIX secolo], Venezia, Stab. Tipografico Cecchini, 1884, pagine 7/8</ref>). Quindi si trasferì a [[Firenze]] per motivi politici.<ref name=Masutto />
Si forma a Vicenza dove vive fino al [[1848]], quindi si trasferisce a [[Firenze]] per motivi politici.</br>
Torna a Vicenza nel [[1852]] e si dedica alla composizione, scrivendo per il [[Teatro Eretenio]] la sua prima opera, ''Adelchi'', rappresentata il [[14 ottobre]] [[1852]], e per [[Venezia]] ''[[L'ebreo]]'' ([[25 gennaio]] [[1855]], [[Teatro La Fenice]]), che ottiene molto successo, tanto che anche l'opera precedente viene riproposta il [[26 dicembre]] [[1856]].
 
TornaTornato a Vicenza nel [[1852]] e, si dedicadedicò alla composizione, scrivendo per il [[Teatro Eretenio]] la sua prima opera, ''[[Adelchi (Apolloni)]]'', rappresentata il [[14 ottobre]] [[1852]], e per [[Venezia]] ''[[L'ebreo]]'' ([[25 gennaio]] [[1855]], [[Teatro La Fenice]]), che ottieneottenne molto successo<ref name=Masutto />, tanto che anche l'opera precedente vienevenne riproposta il [[26 dicembre]] [[1856]]. ''L'ebreo'' venne in seguito rappresentato anche in altre città e all'estero<ref name=Masutto /> (Odessa,1867/68).
''L'ebreo'' venne in segito rappresentato anche in altre città e all'estero (Odessa,1867/68).
 
Le altre tre opere di Apolloni (''[[Pietro d’Abano]]'', Venezia 1856; ''[[Il conte di Königsmark]]'', [[Firenze]] [[1866]]; ''[[Gustavo Wasa]]'', [[Trieste]] [[1872]]) ebbero molto meno successo.
 
Apolloni compose anche ''I canti dell’Appennino'', una rapsodia sinfonica su temi popolari, e alcune composizioni sacre. Uno ''Stabat mater'', lasciato incompiuto e terminato da altri musicisti, venne eseguito al Teatro Eretenio di Vicenza all'inizio del 1890 come commemorazione di Apolloni.<ref>''In memoria del maestro Apolloni'', La Stampa, 25 gennaio 1890, pagina 3</ref>
 
François Fétis <ref name="fetis">''Apolloni (Giuseppe)'', in François-Joseph Fétis, ''[http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k697260.r=fétis+biographie.langFR Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique. Supplément et complément, vol. 1]'', Parigi, Firmin-Didot (Paris), 1878-1880</ref> nella sua ''Biographie universelle des musiciens'', scrisse che ''L'Ebreo'' aveva affascinato il pubblico con il suo vigore e l'abbondanza d'ispirazione, che però Apolloni, musicista d'istinto limitato da una formazione mancante di solidità, non aveva saputo rinnovare nelle opere successive.
 
==Bibliografia==
* Dizionario dell'Opera, Baldini&Castoldi
* Palmiero Oreste, Giuseppe Apolloni compositore vicentino (1822-1889), Accademia Olimpica, Vicenza, 2000, 118pag
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-apolloni_(Dizionario-Biografico)/ Giuseppe Apolloni] sul Dizionario Biografico Treccani
 
==Note==
<references />
 
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