Totò Riina: differenze tra le versioni
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Agli inizi degli [[anni 1970|anni settanta]], Riina, [[Luciano Liggio]] e [[Bernardo Provenzano]] diedero inizio alla scalata criminale al potere di [[Palermo]], dove contavano sull'appoggio dell'allora sindaco [[Vito Ciancimino]], anch'egli nativo di [[Corleone]]. A [[Palermo]] Riina si fece nemici il boss [[Giuseppe Di Cristina]], [[Giuseppe Calderone]], [[Stefano Bontate]] e [[Salvatore Inzerillo]] che volevano impedire l'ascesa dei [[Corleonesi]]. Fu invece appoggiato dai capi mafiosi [[Michele Greco]] e [[Pippo Calò]]. In questo periodo Riina prese il posto di [[Luciano Liggio|Liggio]], arrestato nel [[1974]], alla guida del [[clan dei corleonesi]], che sotto il suo comando accrebbero notevolmente il proprio potere finanziario, grazie al [[traffico di droga]], alle gare d'appalto a [[Palermo]] e al [[contrabbando]] di [[Sigaretta|sigarette]], svolto in società con i fratelli Ciro e [[Clan Nuvoletta|Lorenzo Nuvoletta]], boss della [[Camorra]] affiliati anche a [[Cosa nostra]].
Il [[16 aprile]] dell'anno [[1974]] sposa ([[matrimonio]] che poi risulterà non valido <ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Francesco La Licata|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1079902|titolo=Toto' Riina per la legge e' scapolo Il suo matrimonio non fu mai registrato|pubblicazione=La Stampa|giorno=14|mese=aprile|anno=1993|pagina=|accesso=6 febbraio 2012|cid=}}</ref> ) [[Antonietta Bagarella]] (sorella del suo amico d'infanzia [[Calogero Bagarella|Calogero]]).
Al suo servizio troviamo tre dei più feroci killer: [[Pino Greco]] detto "Scarpuzzedda", esecutore di vari ed efferati delitti, [[Mario Prestifilippo]], [[Leoluca Bagarella]], cognato dello stesso Riina. Siccome [[Giuseppe Di Cristina|Di Cristina]] e [[Giuseppe Calderone|Calderone]] lo stavano ostacolando, li fece assassinare barbaramente <ref>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/10/18/la-storia-del-padrino.html|titolo=LA STORIA DEL PADRINO|pubblicazione=La Stampa|giorno=18|mese=ottobre|anno=1997|pagina=2|accesso=6 febbraio 2012|cid=}}</ref>. Il boss [[Stefano Bontate]] invitò Riina nella sua villa per ucciderlo, ma quest'ultimo venne avvisato da [[Michele Greco]] e alla villa mandò due suoi uomini: il piano omicida di Bontate era fallito.
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