Cielo d'Alcamo: differenze tra le versioni
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Dall'analisi del testo si può dedurre in base agli elementi linguistici, che l'autore fosse siciliano e non sprovvisto di cultura.
La data invece della composizione, cade tra il [[1231]] e il [[1250]], nel periodo che va dalla promulgazione delle [[Costituzioni Melfitane]] e l'anno di morte di [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]]. Questa data si ricava dai riferimenti fatti nei versi 21-25 di ''Rosa fresca aulentissima'':
::''"Se i tuoi parenti trova<nowiki>[n]</nowiki>mi,       e che mi pozzon fare?''
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Uno dei riferimenti a cui si allude riguarda la parola "agostari" che era una multa altissima perché gli agostari, o augustali erano delle monete d'oro coniate nel [[1231]] che valevano un fiorino e un quarto.
Secondo una legge contenuta nelle [[Costituzioni Melfitane]], emanate da
Il contenuto del componimento è quello tipico nella rimeria giullaresca: si tratta di un dialogo tra una ragazza del popolo e un giullare sfacciato che le offre con enfasi il suo amore, a tratti con parole svenevoli, a tratti con parole da trivio. La ragazza dapprima rifiuta motteggiando e infine finisce con il capitolare.
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