Guerra in Afghanistan (1979-1989): differenze tra le versioni

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Dopo alcune iniziali indecisioni il governo militare pakistano del generale Zia decise di appoggiare la guerriglia afghana, anche per timore di una minaccia sovietica ai suoi confini<ref name=Frediani-168 />; per la sua posizione geografica e per la lunga frontiera terrestre che divideva con l'Afghanistan, il Pakistan divenne rapidamente un "santuario" della guerriglia, un luogo dove radunare truppe e rifornimenti fuori dalla portata dei sovietici: delle sei principali rotte di rifornimento utilizzate per approvvigionare i ''mujaheddin'', cinque partivano dal territorio pakistano<ref>{{cita|Bonci|p. 133}}.</ref>. Il paese fornì armi e rifornimenti militari, ma il contributo principale del Pakistan al conflitto si ebbe sotto il profilo della logistica e dell'addestramento degli insorti: l'ISI, il servizio segreto pakistano, ricevette in pratica dalla CIA il compito di gestire materialmente l'addestramento dei guerriglieri ed i rifornimenti di armi e denaro che a loro affluivano, anche per meglio mascherare il coinvolgimento americano nel conflitto<ref name=Isby-54-56 />. L'ISI si dimostrò molto abile<ref name=Bonci-48 />: tra il 1983 ed il 1992 i pakistani addestrarono e rinviarono nel loro paese natio circa 83.000 afghani, in maggioranza direttamente reclutati nei campi profughi in Pakistan<ref name=Isby-54-56 />; il controllo materiale dei fondi e delle armi destinate alla guerriglia consentì all'ISI di favorire nei rifornimenti quei gruppi di ''mujaheddin'' più graditi al governo pakistano, come l'HIH di Hekmatyar, poco interessato alle diatribe sui confini dei due paesi, ed al tempo stesso di penalizzare i movimenti ritenuti più avversi agli interessi della nazione, come la Jamiat-i-Islami di Rabbani e Massoud<ref name=Orfei-152-153>{{cita|Orfei|p. 152-153}}.</ref>.
 
[[File:Afghanistankrieg-Ressourcen it.svg|thumb|Schema che illustra i passaggi del finanziamento internazionale ai ''mujaheddin'', tratto dal libro ''Afghanistan – The Bear Trap: The Defeat of a Superpower'' dell'ex ufficiale dell'ISI Mohammad Yousaf]]
Anche le forze armate pakistane furono coinvolte in un certo grado negli eventi bellici: contingenti dello [[Special Services Group]], le forze speciali dell'[[esercito pakistano]], furono dispiegati in Afghanistan camuffati da unità di guerriglieri locali, principalmente in funzioni di appoggio alle bande di ''mujaheddin'' ma finendo anche per scontrarsi direttamente con i sovietici<ref name=Isby-54-56 />; anche l'[[Aeronautica militare pakistana]] fu coinvolta nelle operazioni belliche, intercettando ed abbattendo i velivoli sovietici o della RDA che sconfinavano nello spazio aereo del paese<ref>{{en}} {{cita web |url=http://www.pakdef.info/pakmilitary/airforce/war/indexafghanwar.html |titolo=Pakistan Border Battles |opera=pakdef.com |accesso=15 marzo 2012}}</ref>