Jack Kerouac: differenze tra le versioni

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Deciso a raggiungere il nuovo amico a [[Denver]], Jack intraprese il primo viaggio attraverso il [[Nord America]], viaggio che costituì la prima parte di ''[[Sulla strada]]''<ref>[http://www.corriere.it/cultura/10_settembre_14/on-the-road-kerouac_55424b90-bfd2-11df-8975-00144f02aabe.shtml ''Alle origini di On The Road''], Corriere della sera, Cultura, 14 settembre 2010.</ref>. A Denver rintraccia tutti i suoi amici, eccetto Neal, impegnato a corteggiare la bella [[Carolyn Robison]]. Intanto, dopo nuove [[Amicizia|amicizie]] nell'area newyorkese, tra cui quella con [[John Clellon Holmes]], che nel suo romanzo "Go!" farà propria l'espressione "beat generation", Jack Kerouac esordisce come scrittore nel [[1946]]-[[1948|48]] con il [[romanzo]] ''La città e la metropoli'' ("''The Town and the City''")<ref>{{en}} [http://www.litkicks.com/TheTownAndTheCity ''The Town And The City''], Levi Asher, Literary Kicks, 6 August 1994.</ref>, che sarebbe stato pubblicato solo nel [[1950]] e che ricalcava lo stile dello scrittore americano Thomas Wolfe. Fu un immediato successo, ma pochi credevano nella sua effettiva permanenza nella sfera della [[letteratura]] statunitense.
 
Nei primi anni dei '50 scrisse una novella dopo l'altra senza riuscire a pubblicarne una, portandole in giro dentro uno zaino, mentre vagava avanti e indietro per tutto il paese. Seguì Ginsberg e Cassady a Berkeley e San Francisco, dove strinse una solida amicizia con il giovane poeta [[Buddhismo Zen|Zen]] [[Gary Snyder]]. Trovò l'illuminazione attraverso la [[Buddhismo|religione buddista]]<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2005/07_Luglio/24/pivano.shtml ''Kerouac: sulla strada alla ricerca del volto di Dio''], [[Fernanda Pivano]], Corriere della Sera, Primo Piano, 24 luglio 2005 </ref> e cercò di seguire l'esempio di Snyder in comunione con la natura. Il suo eccellente romanzo "I vagabondi del DarmaDharma" (''The Dharma Bums'') descrisse una scalata alpinistico gioiosa con Snyder nel parco [[Yosemite]] nel [[1955]], partendo dalla [[San Francisco Bay Area]] e descrisse i tentativi, passo dopo passo, a volte comici, che lui e i suoi amici assumevano verso la realizzazione spirituale<ref name=biography />.
 
Ritornato a New York in seguito ad un nuovo viaggio verso ovest, Jack conobbe [[Joan Haverty]], che sposò nel 1950. Tra gennaio e aprile del [[1951]] lesse il manoscritto ''Junkie'' di [[William Seward Burroughs (scrittore)|Burroughs]] e ''Go!'' di [[John Clellon Holmes|Holmes]]; in [[aprile]] completò ''Sulla strada'' in sole tre [[Settimana|settimane]], con l'aiuto di benzedrina e caffè<ref>[http://www.sostanze.info/articolo/classifica-dei-venti-libri-scritti-sotto-leffetto-droghe-stimolanti ''La classifica dei venti libri scritti sotto l'effetto di droghe e stimolanti''], Sostanze, Articolo, 14 Aprile 2011.</ref>, <ref>''Benzedrina: Jack Kerouac, Sulla strada (1957)'', Wystan Hugh Auden, 1 settembre 1939</ref>; in [[ottobre]] elaborò il suo metodo di scrittura che definiva "''prosa spontanea''"<ref name=benzedrina>[http://www.finzionimagazine.it/libri/reading-on-drugs/speeding-up-%E2%80%98on-the-road%E2%80%99-jack-keruac/ ''Speeding up "On the Road": Jack Kerouac''], Finzioni magazine, Progetto di letteratura creativa, 15 giugno 2011.</ref> e cominciò a riscrivere ''Sulla strada'' e il romanzo sperimentale ''[[Visioni di Cody]]''.
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Attraverso le opere di Kerouac è possibile seguire il suo percorso biografico ed intellettuale.
 
Dal punto di vista stilistico l'opera di Kerouac rappresenta un'importante novità nel panorama della letteratura internazionale. Egli lascia, infatti, un nuovo stile, del tutto innovativo: la <u>prosa spontanea</u><ref name=benzedrina>. Questo stile, senza regole apparenti, segue dei principi fondamentali dettati dallo stesso Kerouac e che prevedono libertà mentale da cui far scaturire poi quella [[lessico|lessicale]] come dirà in ''The Essentials of Spontaneous Prose''<ref>[http://www.writing.upenn.edu/~afilreis/88/kerouac-spontaneous.html ''The Essentials of Spontaneous Prose''], Jack Kerouac, Modern & Contemporary American Poetry, 18 July 2007</ref>: {{quote|Prima soddisfa te stesso, e poi al lettore non mancherà lo choc telepatico e la corrispondenza significante perché nella tua e nella sua mente operano le stesse leggi psicologiche.}}
 
Per il contenuto delle sue storie e il suo modo di scrivere, peraltro fortemente apprezzato da [[Henry Miller]], Kerouac rimarrà il padre dei beatniks fin verso gli [[Anni 1980|anni ottanta]], periodo nel quale si decide di cominciare a contestualizzare l'autore in una logica più ampia delle [[letteratura americana]] e di analizzare senza preconcetti la sua proposta stilistica.
 
Si ritiene che il suo contributo letterario, oltre chee sociale di Jack Kerouac, sia assai più profondo e qualitativo rispetto ai giudizi che inizialmente l'avevano emarginato in una guglianicchia della [[controcultura]] americana perché la sua prosa, dal particolare rifiuto del consumismo americano, fatto di ricchezza solo per pochi e per gli altri di rate da pagare, di speculazione delle banche, di sfruttamento dei lavoratori, si eleva a universale senso umano della vita, della disperazione di fronte alla crisi dei valori umani, e della cultura,; Jack Kerouac ha testimoniatoesplicitato la sensazione di vuoto, che in una società simile ci aspetta a livello globale.<ref>[http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2010/11/15/LETTURE-Cosa-rimane-oggi-di-Kerouac-e-della-generazione-On-the-road-/126525/ ''Cosa rimane oggi di Kerouac e della generazione "On the road"?''], Il sussidiario, Cultura, 15 novembre 2010.</ref>.
 
==Bibliografia==