Bovolone: differenze tra le versioni
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In un documento del [[24 giugno]] [[813]] è attestato come proprietà feudale del [[Diocesi di Verona|vescovo di Verona]]<ref>Nel documento chiamato "''Pagina Firmitatis''" il vescovo di Verona e monaco benedettino [[Ratoldo]] (803 - 840), concesse un ''privilegio'' con il quale le rendite feudali della diocesi erano divise in quattro parti uguali (per il vescovo, il clero, i poveri e le fabbriche della chiesa). Nel documento vengono citati i vari possessi della diocesi tra cui il feudo di Bovolone.</ref>. Il possesso del feudo venne in seguito sempre confermato da papi e imperatori, dagli [[Scaligeri]] e dalla [[Repubblica di Venezia]].
Dell'antico rapporto col Vescovo la testimonianza più importante è il ''Palazzo Vescovile'', che attualmente è sede municipale.
===Settecento===
L'esistenza del feudo cessò nel [[1796]] con [[Napoleone Bonaparte]].
===Ottocento===
Nel [[1866]] Bovolone, assieme a gran parte del [[Veneto]] e della [[Lombardia]], entrò a far parte del [[Regno d'Italia]].
===Novecento===
Verso la fine degli anni trenta del secolo scorso Bovolone fu sede di una [[scuola di volo senza motore]], struttura paramilitare della [[Regia Aeronautica]] destinata alla formazione aeronautica iniziale dei giovani della G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio). Nel 1944-45 l'[[aeroporto di Bovolone]] fu anche sede di un gruppo di bombardieri a tuffo della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] (il [[Nachtschlachtgruppe 9]]) equipaggiato con gli [[Junkers Ju 87|Junkers Ju 87 ''Stuka'']], mentre il comando trovò sede in una ala di Villa Gagliardi.
===Anni Duemila===
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{{Demografia/Bovolone}}
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