Locomotiva FS 827: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Superninobot (discussione | contributi)
Collegamenti esterni: bot: - template cancellato
Corregge secondo le norme del Sistema internazionale di unità di misura, replaced: m< →  m< using AWB
Riga 50:
 
==Storia==
Le locomotive erano state costruite sulla base di un progetto che preludeva anche allo sviluppo di una versione ''veloce'' per treni viaggiatori che, realizzata con miglioramenti e modifiche, poi costituì il [[Locomotiva FS 851|''gruppo 270'']] della ''Rete Adriatica'' <ref>l'ingegnere Bruno Bonazzelli riteneva le 851 FS considerabili come una versione migliorata delle ''827'' </ref>. Le [[locomotiva|macchine]] vennero acquisite quando la linea venne riscattata dalle FS e vennero immatricolate come 827. Un certo numero di ''827'' venne impiegato in [[Grecia]] durante la [[Prima guerra mondiale]] a servizio dei rifornimenti militari tra il [[porto]] di [[Salonicco]] e la [[Macedonia]] per la divisione italiana che vi operò tra il [[1916]] e il [[1918]]<ref name="Bonazzelli, p. 20">{{Cita|Bonazzelli, ''L'album delle locomotive''|p. 20}}</ref>. In seguito all'immissione di macchine più moderne le 827 vennero destinate alla manovra negli scali.
 
==Caratteristiche==
La [[locotender]] aveva la classica configurazione a 3 assi accoppiati con ruote piccole; il modello era studiato per ferrovie secondarie e concesse ad [[armamento ferroviario|armamento leggero]] e per servizi merci e viaggiatori locali. Era a vapore saturo e semplice espansione, a 2 cilindri esterni e con distribuzione a cassetto con meccanismo di azionamento [[Distribuzione Stephenson|tipo Stephenson]]. La massa complessiva a pieno carico era di 41,7 tonnellate che costituivano il ''peso aderente''.
Raggiungevano una velocità massima di 50 &nbsp;km/h sviluppando una potenza continuativa, a 30 &nbsp;km/h, di 287 &nbsp;kW. La capacità delle casse d'acqua era di 5 &nbsp;m<sup>3</sup>³ mentre le scorte di carbone erano di 1.700 &nbsp;kg. Le locomotiva avevano il freno a vuoto e utilizzavano il controvapore per l'arresto di emergenza<ref>{{Cita| name="Bonazzelli, ''L'album delle locomotive''|p. 20}}<"/ref>.
 
==Note==