Personaggi di Assassin's Creed: differenze tra le versioni
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===Yusuf Tazim===
Yusuf Tazim è il capo della gilda della città di [[Costantinopoli]], sarà il principale alleato di Ezio. Profondo conoscitore della città e delle culture che vi abitano, Yusuf accoglierà il mentore dell'ordine dapprima con tono di sfida. Si tratta però di una rivalità amichevole e sarà molto utile ad Ezio
===Dilara===
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===[[Solimano il Magnifico]]===
Quando Ezio sbarca a Costantinopoli incontra un giovane studente dell'università della città. Si tratta del principe Solimano che nonostante abbia 17 anni ha già un indubbio carisma ed intelletto. Quando gli Assassini lo salveranno da un tentato omicidio nel suo palazzo, i rapporti con l'Assassino italiano si faranno più stretti. Deciso a vederci chiaro e a voler reggere le sorti del suo regno, il giovane confesserà i suoi sospetti riguardo Tarik Barleti e chiederà a Ezio di eliminarlo. Ezio esegue l'ordine
===Sofia Sartor===
Giunta a Costantinopoli sulla stessa nave in cui sono imbarcati Ezio e Solimano, Sofia è una giovane e bellissima veneziana, che subito viene notata dall'Assassino fiorentino, ancora sofferente per la morte della sua amata Cristina Vespucci, avvenuta 25 anni prima. La ricerca delle chiavi di Masyaf lo condurrà da lei, e ne scoprirà il nome e le passioni, la ragazza si rivelerà fondamentale nella ricerca. In quanto proprietaria di una libreria, Sofia chiederà ad Ezio di ritrovare alcuni antichi volumi sparsi per la città che vorrebbe poter diffondere attraverso la [[Stampa]]. Ezio, dapprima cercherà di tenerle nascosta la sua
===[[Selim I]]===
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===Leandros===
Comandante del distaccamento di [[bizantini]] che ha occupato [[Masyaf]], riesce a catturare Ezio, dopo un'accanita battaglia contro i suoi soldati nel corso della quale l'assassino perde una delle sue due lame celate. Portato sulla torre più alta della rocca, Leandros cerca di impiccarlo, ma Ezio riusce a fuggire grazie allo spirito di [[Altaïr Ibn-La'Ahad]], che gli indica la strada per poter aggirare i suoi nemici e entrare nella fortezza. Giunto alla porta della biblioteca, Ezio scopre di non poterla aprire perché sono richieste cinque chiavi. Ezio si getta all'inseguimento del nemico nelle distese attorno al villaggio e dopo alcuni scontri tra il suo carro e quello di Leandros, riusce a uccidere il suo bersaglio, entrando in possesso del diario di Niccolò Polo, "La crociata segreta", e scoprendo che una delle chiavi per aprire la biblioteca di Altaïr è in mano ai Templari, mentre le altre sono nascoste a [[Costantinopoli]]. Il mentore decide quindi di recarsi lì prima che i suoi nemici riescano a
===Tarik Barleti===
Comandante dei [[Giannizzeri]], Tarik Barleti è un prode combattente delle truppe scelte del sultano [[Bayezid II]]. Quando il principe [[Solimano il Magnifico]] indice una grande festa ed esposizione sulle scoperte ed invenzioni dell'Europa, Ezio e gli assassini della città si muovono per impedire colpi di mano da parte dei Templari ai danni del giovane principe. Infiltratisi al ricevimento sotto le spoglie di menestrelli italiani riusciranno prima a neutralizzare i sicari incaricati di eliminare il nipote del sultano e poi a sventare l'assalto degli ultimi armati giunti nel luogo. Solimano suggerirà ad Ezio che probabilmente il mandante dell'attentato sia lo stesso Tarik e gli chiede di trovare prove della sua colpevolezza per poi eliminarlo. L'assassino scopre che l'uomo si incontra con alcuni misteriosi individui
===Shahkulu===
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===Ahmet===
Il principe Ahmet è lo zio di Solimano in quanto fratello di suo padre [[Selim I]]. Nutre una profonda apprensione verso il nipote ed è il suo migliore consigliere, ma non gode dello stesso favore presso il popolo e l'esercito. Volendo conquistarlo per divenire lui sovrano si rivelerà essere lui il vero capo dei Templari. L'attentato al principe aveva infatti lo scopo di rapire Solimano ai bizantini per poi salvarlo lui stesso e apparire come eroe. In cambio ha aiutato gli stessi nella ricerca delle chiavi e a fomentare i disordini voluti da quest'utimi. Dopo che Ezio sventa il piano dei Templari, Ahmet getta la maschera rivelando i suoi veri intenti, affermando che ''Sofia Sartor'', la donna amata dall'Assassino è nelle sue mani, minacciando di ucciderla se non gli consegnerà i sigilli. Tornato in città, Ezio scopre che ''Yusuf Tazim'', il capo della gilda locale degli Assassini, si è sacrificato per proteggerla, e sconfigge le ultime forze dei Templari all'arsenale della città e poi alla [[Torre di Galata]], dove sconfigge gli ultimi bizantini e recupera le ''Chiavi di Masyaf'', apparentemente cedute al nemico. Ezio si arrampica sulla costruzione solo per scoprire che la donna che stava per essere uccisa non è Sofia, che sta infatti per venire impiccata in un giardino poco lontano, e grazie al paracadute Ezio riesce a salvarla. Vistosi ormai perduto, Ahmet tenta la fuga, ma Ezio e Sofia gli stanno alle costole dando vita ad un inseguimento mozzafiato nelle campagne anatoliche. I due si danno battaglia senza pietà arrivando a distruggere entrambi i carri su cui viaggiano, per poi cadere in uno
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