UniCredit: differenze tra le versioni
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La fusione ha portato nelle casse di Unicredit un ulteriore 9% del capitale di [[Mediobanca]] in aggiunta al 9% che già possedeva. Per evitare di alterare gli equilibri all'interno del patto di sindacato di Mediobanca, Unicredit si è impegnata a cedere ai componenti del patto la quota portata in dote da Capitalia.
===Crisi 2008 e aumento di capitale===
La crisi finanziaria 2007-2008 colpisce anche Unicredit, con il valore delle sue azioni che crolla in poco tempo (nel mese di settembre 2008 Unicredit perde il 29%).
L'amministratore delegato, Alessandro Profumo, convoca un cda straordinario per domenica 5 ottobre 2008 e propone un aumento di capitale da 3 miliardi di euro, che permette all'Istituto di rafforzare la propria liquidità.
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Nel cda del 29 settembre 2009 viene deciso un aumento di capitale di 4 miliardi di euro, che allinea definitivamente i coefficienti patrimoniali di UniCredit ai migliori standard mondiali e permette alla banca di non ricorrere agli aiuti statali, i cosiddetti "[[Tremonti bond]]".
===2010 e l'uscita di Profumo===
Nel 2010 ha superato lo "stress test" effettuato dal [[Committee of European Banking Supervisors]] (CEBS). Il test analizzava la solidità patrimoniale degli istituti bancari per verificare le capacità di resistenza alle crisi.<ref>{{cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2010-07-23/cinque-banche-italiane-promosse-170946.shtml?uuid=AYsxaYAC|pubblicazione=Il sole 24 ore|titolo=Le cinque banche italiane promosse dagli stress test |giorno=23|mese=07|anno=2010|accesso=23 luglio 2010}}</ref>
Il [[21 settembre]] [[2010]] l'amministratore delegato [[Alessandro Profumo]] si dimise a seguito della sfiducia espressagli dalla maggioranza del CdA a causa della mancata comunicazione dell'avvenuto acquisto delle nuove azioni societarie da parte dei fondi libici Lia (detentrice del 7,58% del capitale sociale del gruppo), divenuti in tal modo azionisti di maggioranza relativa<ref name="sfiduciaprofumo">{{cita news|pubblicazione=[[Il Sole 24 ORE]]|titolo=Il giorno più lungo di UniCredit. La cronaca ora per ora|autore=Vittorio Carlini, Andrea Franceschi|giorno=22|mese=settembre|anno=2010|accesso=21 aprile 2011|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2010-09-21/lunga-giornata-profumo-segui-104959.shtml?uuid=AY0Ae0RC}}</ref>.
La fiducia verso Profumo era già venuta parzialmente meno dopo il drastico crollo del titolo nei due anni precedenti, le forti richieste economiche ai soci per l'adesione ai due aumenti di capitale, il deciso taglio ai dividendi a partire dal 2009 e il progetto della Banca Unica che comportava circa 4.700 esuberi<ref>{{cita news|titolo=Libici in UniCredit, "Profumo" di dimissioni. Il titolo
Profumo quindi esce di scena, ricevendo comunque una buonuscita davvero rilevante, che ammonta a 40 milioni di [[euro]]<ref>{{cita news|titolo=Unicredit, il Cda sfiducia Profumo: l'AD firma la lettera di dimissioni|url=http://www.repubblica.it/economia/2010/09/21/news/unicredit_il_titolo_apre_in_ribasso_attesa_per_il_cda_del_pomeriggio-7273749/?ref=HRER1-1|giorno=21|mese=settembre|anno=2010|pubblicazione=[[la Repubblica]]|accesso=21 aprile 2011}}</ref>. di cui 2 verranno dati dall'ex Amministratore in beneficenza.
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Nel frattempo prende corpo e sostanza quello che viene definito il nuovo modello organizzativo ONE4C ("Insieme per i clienti").
Il progetto "Insieme per i clienti" è stato attuato per aumentare ulteriormente la soddisfazione dei clienti, attraverso la specializzazione delle competenze e tempi di risposta sempre più rapidi. In pratica con una semplificazione
Il [[1º novembre]] 2010 le società UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Corporate Banking, UniCredit Private Banking, UniCredit Family Financing Bank, UniCredit Bancassurance Management & Administration fanno parte integrante del gruppo UniCredit Spa a seguito di delibera del CdA del [[13 aprile]] precedente, approvata dalla [[Banca d'Italia]] il [[25 giugno]] successivo, con trasferimento di tutti i rapporti in capo a UniCredit Spa; ove continuino a essere presenti, i marchi citati hanno solo scopo commerciale. Sono rimaste a se: la Unicredit Credit Management Bank, società del Gruppo con sede in Verona e specializzata nella gestione dei crediti insoluti (NPL); la FINECO bank con sede in Milano, banca specializzata nel trading on line; la Unicredit Factoring, specializzata in operazioni di factoring.
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