Semiosfera: differenze tra le versioni
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La '''semiosfera''', secondo [[Juri Lotman]], è l'ambito della [[semiosi]] in cui i processi del [[segno]] operano nel gruppo di [[umwelt
“Ad avere un ruolo primario non sarà allora questo o quel mattone, ma il ‘grande sistema’ chiamato semiosfera. La semiosfera è quello spazio semiotico al di fuori del quale non è possibile l’esistenza della semiosi” (Lotman 1985, p.
==Discussione==
Juri Lotman, semiotico fondatore dell'[[università di Tartu]] in [[Estonia]], fu ispirato dai termini di [[Vladimir Ivanovič Vernadskij|Vernadskij]]: [[biosfera]] e [[noosfera]] e propose quello di ''semiosfera'' per indicare la relazione che si stabilisce quando due o più umwelten entrano in contatto. Più tardi [[Jesper Hoffmeyer]] suggerì che la comunità di organismi occupanti una semiosfera, occuperebbe anche una "nicchia semiotica". Questo implica che la semiosfera potrebbe essere parzialmente indipendente dagli umwelten. [[Kalevi Kull]] affermò che questa ipotesi non era coerente con la natura della semiosi che poteva essere solo il risultato del comportamento degli organismi nell'ambiente. Sono gli organismi a creare i segni che diventano parti integranti della semiosfera. Questo non è un [[adattamento]]
==Bibliografia==
*Hoffmeyer, Jesper. ''Signs of Meaning in the Universe''. Bloomington: Indiana University Press. (1996)
*Kull, Kalevi. "On Semiosis, Umwelt, and Semiosphere". ''Semiotica'' vol. 120(3/4), pp.
*Lotman, Yuri M. "O semiosfere". ''Sign Systems Studies'' (''Trudy po znakovym sistemam'') vol. 17, pp.
*Witzany, Guenther. "From Biosphere to Semiosphere to Social Lifeworlds." In: Guenther Witzany, "The Logos of the Bios 1", Helsinki, Umweb. (2006)
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[[de:Semiosphäre]]
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