Tozama daimyō: differenze tra le versioni
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[[File:Date Masamune statue.jpg|thumb|right|[[Date Masamune]], un importante tozama daimyō]]
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Dopo un lungo periodo di instabilità politica, contrassegnato da diverse guerre civili, il ''daimyo'' [[Ieyasu Tokugawa]] riunificò il Giappone. Decisiva fu la [[battaglia di Sekigahara]] del 1600, in cui Ieyasu ed i suoi alleati sconfissero i rivali. Nel 1603, Ieyasu fu insignito dall'imperatore [[Go-Yōzei]] del titolo di [[shogun]], con il quale iniziò la dittatura militare, conosciuta come [[shogunato Tokugawa]], ed il [[periodo Edo]] della storia giapponese.
==Periodo Edo==
[[Tokugawa Ieyasu]] aveva trattato i grandi vassalli ''tozama'' amichevolmente, ma in seguito, fra il 1623 e il 1626, [[Tokugawa Iemitsu]] era stato meno tollerante con loro. In particolare nel Giappone occidentale, i ''tozama daimyō'' trassero grandi profitti dal commercio con gli stranieri nella metà del diciassettesimo secolo. Il loro crescente successo era una minaccia per lo shogunato, che rispose proibendo ai porti del Giappone occidentale e di [[Kyūshū]] di commerciare.▼
Con l'avvento dei Tokugawa, i feudi vennero riorganizzati e presero il nome di {{nihongo|domìni|藩|[[Han (Giappone)|han]]}}, con a capo i ''daimyō'', che vennero divisi in categorie. I ''daimyō'' che si erano sottomessi al potere dello [[shogunato Tokugawa]] dopo Sekigahara, vennero classificati come ''tozama'' (esterni). Si differenziavano dai feudatari vassalli di [[Ieyasu Tokugawa]], che furono suoi alleati storici prima della battaglia. A questi fu conferito il più importante titolo di {{nihongo|''[[fudai daimyo]]''|譜代大名|fudai daimyō}} e vennero riservate cariche a cui i ''tozama'' non poterono quasi mai accedere.<ref>{{en}} Hall, John Whitney: [http://books.google.co.jp/books?id=6RBXXJixf-sC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false ''The Cambridge History of Japan. Volume 4: Early modern Japan''] (da pag. 186 a pag. 195). [[Cambridge]]: Cambridge University Press, ristampa illustrata del 28 giungo 1991 - 976 pagine ISBN 0521223555 Parzialmente consultabile su [[Google Libri]]</ref>
Molti dei territori più vasti erano governati dai ''tozama''. Il più grande era il [[dominio di Kaga]] del [[clan Maeda]], che si estendeva nelle province di [[Kaga (provincia)|Kaga]], [[Etchu (provincia)|Etchu]] e [[Noto (provincia)|Noto]]. Con una produzione annua di 1.000.000 di ''[[koku]]'' (circa 150.000 tonnellate) di riso, era secondo solo al dominio di Ieyasu Tokugawa.<ref>Totman, Conrad. (1993). ''Early Modern Japan,'' pag. 119.</ref> Altro importante feudo era il [[dominio di Satsuma]] del [[clan Shimazu]], che produceva circa 770.000 ''koku'' annui. Altri ''tozama daimyō'' furono i rappresentanti dei clan [[clan Mōri|Mōri]], [[clan Date|Date]], [[clan Hachisuka|Hachisuka]] e [[clan Uesugi|Uesugi]]. Molte, ma non tutte, di queste famiglie avevano vissuto nella stessa regione per secoli prima dello shogunato Tokugawa.
Per tenere in scacco i ''tozama'', lo shogunato collocò [[Fudai daimyō]] in postazioni strategiche, incluso lungo le maggiori strade e vicino ad importanti città. Per gran parte del [[periodo Edo]], lo shogunate ordinariamente non pose ''tozama'' in posizioni eminenti nel governo. Queste andarono invece ai [[fudai daimyō]]. Questo iniziò a cambiare nel periodo del [[Bakumatsu]]; un ''tozama daimyō'' ([[Matsumae Takahiro]]) divenne persino un ''[[rōjū]]''.▼
▲[[Tokugawa Ieyasu]] aveva trattato i
I ''tozama daimyō'' di [[Han di Satsuma|Satsuma]] e di [[Han di Choshu|Choshu]] (rispettivamente i clan Shimazu e Mōri) furono responsabili della caduta dello [[Shogunato Tokugawa]] durante il periodo [[Bakumatsu]]. Guadagnando altri tozama alla loro causa, combatterono contro lo shogunato, l'[[Han di Aizu|Aizu]], e il [[Ōuetsu Reppan Dōmei]] durante la [[Guerra Boshin]] del 1868-69. Molte personalità di Satsuma e Choshu furono i dominatori della politica nelle decadi seguenti, fino anche nel XX secolo.▼
▲Per tenere in scacco i ''tozama'', lo shogunato collocò i più fidati ''[[
▲I ''tozama daimyō'' di [[
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* Ooms, Herman (1975). ''Charismatic Bureaucrat''. Chicago: University of Chicago Press.
* Nussbaum, Louis-Frédéric e Käthe Roth: [http://books.google.com/books?id=p2QnPijAEmEC&client=firefox-a ''Japan encyclopedia.''] Cambridge: [[Harvard University Press]], 2005. ISBN 0-674-01753-6
* Totman, Conrad: ''Early Modern Japan''. [[Berkeley]]: University of California Press, 1993. ISBN 0520080262
==Voci correlate==
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