Vetrego: differenze tra le versioni

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{{W| |settembre 2006|{{utente:dario_vet/Firma}} 17:33, 5 set 2006 (CEST)}}'''Vetrego''' è una frazione del comune di [[Mirano]], provincia di [[Venezia]].
 
===Generalità===
 
==Generalità==
Il centro di Vetrego si trova a 5 km a sud di Mirano capoluogo (latitudine: 45° 27' 30'' - longitudine: 12° 6' 16'').
 
*Il centro di Vetrego si trova a 5 km a sud di Mirano capoluogo.
Il territorio della frazione è tagliato a nord con la ferrovia Venezia Milano, a sud dall'autostrada A4, a est dal Canale Taglio Nuovo del fiume [[Muson]]. A ovest dal costruendo Passante autostradale di Mestre. I percorsi d'acqua sono: il Cognaro, la Comunetta, il Volpino, il Cesènego, la Pionca.
*Latitudine: 45° 27' 30'' - longitudine: 12° 6' 16''.
È sede parrocchiale della [[Diocesi di Treviso]] con circa 1200 abitanti.
*Altezza sul livello del mare : 8 metri in prossimità della Chiesa, 4-6 metri nella zona sud delle Basse.
*Indirizzo postale : Vetrego, 30030 Scaltenigo di Mirano - VE.
*Superficie : circa 550 ettari.
*Unità di misura agraria : campo padovano : 3862,57 mq; campo trevigiano : 5204,69 mq
*È sede parrocchiale dal 1912 della [[Diocesi di Treviso]] , Vicariato di Mirano.
*Il patrono : San Silvestro (31 dicembre ).
*Gli abitanti : ''vetreghesi''.
 
===Storia===
 
==Il toponimo==
Vetrego, secondo alcuni studiosi, è di origine [[preindoeuropea]] o [[paleoveneta]], secondo altri di origine romana e il toponimo significherebbe Vecchia Regola.
Oggi, dopo i ritrovamenti di reperti archeologici si è certi che Vetrego esisteva nel [[I secolo d.C.]] Se si accredita la tesi di alcuni studiosi secondo i quali il graticolato romano arrivava fino ai margini della laguna di Venezia, allora il paese esisteva in epoca paleoveneta. Sembra essere valida la tesi che Vetrego derivi da ''Vetus Vicus'' (Vecchio Villaggio). I secoli successivi alle invasioni barbariche provocarono nella zona l’impaludamento e boscaglie, come ricorda la località di Roncoduro (attuale svincolo del [[Passante di Mestre]]) , dal verbo mediovale roncare, luogo da dove si è dovuto sterpare e diverre piante per rimettere a coltura il terreno. Questa operazione di disboscamento e bonifica deve essere stata lunga e faticosa, se ancora nel 1117, il toponimo diventa Vitrico , da Vetere ricuum, cioè antico luogo paludoso.
 
== Il territorio==
Secondo alcune deduzioni e ritrovamenti sembra che nel [[1008]] sia stata costruita dai frati Benedettini del '''monastero di Sant'Ilario''' di [[Malcontenta]], [[Venezia]] la prima chiesa di Vetrego. Di certo nel [[1192]] c'è un lascito testamentario a favore della chiesa di Vetrego. Nel [[1260]] i frati di Sant'Ilario hanno ceduto la ''sottoparrocchia'' di Vetrego alla Diocesi di Treviso, prima sotto [[Borbiago]] (fino al [[1295]]) e dopo sotto [[Ballò]] , fino al [[1912]] , quando diventa parrocchia autonoma. La seconda chiesa è del [[1590]]-[[1597]], ora adibita a patronato parrocchiale. La terza ed attuale chiesa, costruita nel [[1936]] secondo il progetto dell'architetto '''Luigi Candiani''', contiene un pregevole un frammento di scultura quattrocentesca con la raffigurazione a [[bassorilievo]] della '''Madonna col Bambino e San Giovannino''', probabile opera dello scultore padovano '''Nicolò Pizzolo''' ([[Padova]] [[1420]]-1453.)
Il territorio della frazione confina con le frazioni di : Marano Veneziano (Comune di [[Mira VE]]), Mirano capoluogo, la località Formigo di [[Scaltenigo]], [[Ballò]], la località Roncoduro di Cazzago (Comune di [[Pianiga]]), Mira Taglio, comune di Mira (VE).
 
Nel corso della storia il territorio vetreghese è stato, letteralmente, tagliato da infrastrutture a servizio della Regina dell’Adriatico: a nord dalla ferrovia Venezia Milano, a sud dall'autostrada A4, a est dal Canale Taglio Nuovo del fiume [[Muson]] che ha separato la località Cuccobello . Il 10% del percorso del [[Passante di Mestre]], (iniziato nel 2004 ) taglierà nella parte ad ovest (dalla località di Roncoduro a quella di Formigo) una ulteriore parte del territorio, restringendo ulteriormente il nucleo urbano.
Nel [[1842]] viene costruita la [[ferrovia]] [[Padova]] – [[Mestre]], a nord del centro abitato.
 
Il governo delle acque dei fiumi Muson, Brenta e Tergola e tutti i numerosi canali (Cognaro, Comuna, Comunetto, Cesenègo, Volpin, Pionca) che lo attraversano, realizzati dalle diverse bonifiche che si sono succedute (romane benedettine, veneziane), sono sempre stati fondamentali per la sopravvivenza della frazione. Ancora oggi le terre della località Basse, nella zona dove la Pionca sottopassa il canale Taglio che raggiungono solo 6 metri sul livello del mare, sono oggetto di inondazioni; l’ultima è del 30 marzo 1993.
Nel [[1932]] viene costruita l’[[autostrada]] Padova – Mestre, sud del centro abitato.
 
==Un detto, una storia==
In lingua veneta parlata c’è un detto che caratterizza la frazione : Vetrego, o che me bruso o che me nego (Vetrego, o brucio o annego).
 
Sicuramente il detto lo si può far risalire alle opere idrauliche eseguite sul fiume Muson, ultimate nel 1613, dalla Serenissima Repubblica a salvaguardia della laguna e della città di Venezia.
L’esecuzione del canale pensile tra il Bacino di Sotto di Mirano e il fiume Brenta a Mira tagliò letteralmente (da qui il significato nome), in senso ortogonale ben sei canali e fiumi che hanno il flusso dell’acqua diretta verso la laguna (Menegon, Lusore, Cesenego, Pionca, Serraglio) che furono fatti passare sotto il suo letto per mezzo di sifoni. Quest’opera è l’origine del dissesto idrogeologico che ha prodotto a vetrego numerose inondazioni (la più infausta fu quella del 1725) o di siccità (drammatica quella del 1790).
 
Considerata la natura argillosa del terreno e quindi scarsamente permeabile si può ben comprendere che quando sarà terminato il costruendo Passante di Mestre il paese continuerà ad essere canzonato con l’amaro detto.
L’essere la più piccola tra le frazioni del Comune di Mirano ha prodotto nei vetreghesi un paio di simpatici detti popolari (in lingua veneta parlata) che descrivono bene come è stato vissuto il rapporto con il Centro.
 
*''Porco Miràn … can no magna can!'' (Maledetto Mirano … il cane non mangia il cane!): imprecazione nei riguardi dei Signori di Mirano, tutti solidali contro la gente delle frazioni.
===Personalità legate a Vetrego===
 
* [[Angelo Brugnoli]] , prete veneto, sindacalista cattolico, Canonico (arciprete preposto)della Cattedrale di [[Asolo]] (Treviso).
* '''Milan Renzo''' , Sindaco del Comune di [[Mirano]];
* [[Gino Piva]] , sindacalista, socialista, giornalista e poeta e uomo politico
 
*''Quei de Miràn, i passa ancuò e i sajùda domàn!'' (Quelli di Mirano, passano oggi e salutano domani!) .
===Bibliografia===
 
* E.Bonamico , Mirano - Monografia - Mirano 1874
 
* Mozzato don Pietro (a cura di) -Vetrego - Storia e Vita - Mirano - 2000
==Alcuni dati demografici==
* Giorgio Vecchiato - C'era una volta Vetrego (pagine per una storia del paese)- ed. Almigivec Computer Editions - Mirano , 1997
*[[1119]] 50 abitanti adulti e una decina di abitazioni
*[[1371]] 160 abitanti.
*[[1417]] 100 abitanti .
*[[1689]] 300 abitanti adulti
*[[1789]] 300 abitanti illetterati
*[[1855]] 500 abitanti di cui ben 223 sono iscritti all’elenco dei poveri;
*[[1895]] 500 abitanti adulti
*[[1912]] 865 abitanti
*[[1951]] 1027 abitanti
*[[1971]] 1119 abitanti con 276 famiglie
*[[1981]] 1193 abitanti con 312 famiglie
*[[1998]] 1148 abitanti
*[[2000]] 1216 abitanti con 382 famiglie
 
==Attività==
Se per secoli e millenni i vetreghesi hanno vissuto e sopravvissuto di agricoltura ora vivono seguendo le dinamiche socio-demografiche dell’area metropolitana di [[Venezia]], [[Padova]], [[Treviso]].
La stragrande maggioranza degli abitanti lavorano nelle industrie e terziario. Sono solo poche famiglie si dedicano ancora esclusivamente all’agricoltura, certamente si ridurranno ancora con l’ultimazione del Passante di Mestre.
Il resto della campagna vetreghese, formata da piccolissime proprietà, è abitata ed utilizzata dai figli o dai nipoti di quella che era stata definita, negli anni del boom del modello del Nord-Est, la classe degli operai-contadini, ovvero operai di giorno nelle grandi fabbriche del ex polo industriale di Porto Marghera e contadini alla sera, a fine turno e nei fine settimana.
 
 
==Storia==
 
La microstoria della frazione è legata , come la maggior parte delle piccole comunità italiane, alla storia della comunità religiosa (le attuali famose ''radici cristiane dell’Europa'') e tutti gli avvenimenti vetreghesi ruotano attorno alla Chiesa e la sua organizzazione (monaci, curati, parroci, missionari, suore) che ne ha garantito la sopravvivenza e la conservazione della memoria storica.
 
 
==Cronologia storica==
 
Nel:
 
*[[1008]] L’organizzazione cristiana a Vetrego inizierebbe, secondo alcune deduzioni e ritrovamenti, nel 1008, con una ''cappella'' (ovvero una chiesa priva della fonte battesimale, di norma una succursale di una Chiesa madre dalla quale dipendono i Vicari officianti) localizzata nell’attuale località Ca’ Rezzonico, che sarebbe stata costruita dai Monaci di San Benedetto dell’abbazia di Sant’Ilario di [[Malcontenta]], [[Venezia]].
*[[1192]] Esiste un lascito testamentario della contessa Dalesmanini , feudataria del Vescovo di Padova, a favore della cappella di san Silvestro di Vetrego e di san Bartolomeo di [[Ballò]].
*[[1260]] I frati di Sant'Ilario cedettero l’organizzazione della cappella di Vetrego, assieme con le cappelle di Ballò e Scaltenigo, ai sacerdoti della ''pieve'' (ovvero la chiesa dell’alto [[Medio Evo]] quale chiesa battesimale, matrice di tutte le chiese minori e delle assoggettate cappelle) di Santa Maria di [[Borbiago]] , frazione di Mira VE , al Vescovo della [[Diocesi di Treviso]].
*[[1305]] Le cappelle di Ballò e di Vetrego si distaccaro dalla pieve di Borbiago creando la nuova parrocchia Ballò alle dipendenze del Vescovo di Treviso.
*[[1388]] Bartolomeo Novello, signore di Padova donò ai signori di [[Peraga]], tra altri beni della zona di Mirano, anche il territorio di Vetrego.
*[[1388]] Il paese seguì le vicende dei territori di [[Mirano]] e delle comunità miranesi nella sottomissione alla Repubblica di San Marco.
*[[1520]] La prima visita del vescovo di Treviso che autorizzò la costituzione della prima Confraternita del Santissimo Sacramento.
*[[1573]] Venne costruita, nel sito dell’attuale chiesa, la prima Canonica della ''curazia'' (ovvero per un curato stabile).
*[[1597]] Fu innaugurata la costruzione della seconda chiesa, ora trasformata nell’attuale oratorio.
*[[1612]] Terminò l’escavazione del '''Taglio Nuovo''' o Canale di Mirano, iniziati nel 1604 con la completa diversione delle acque del fiume [[Muson]].
*[[1647]] Vetrego venne eretta a curazia stabile, comunità con un Curato, (sotto parrocchia di Ballò), prevedendo così la residenza di un prete a servizio della comunità.
*[[1719]]Vengono segnalate delle presunte apparizioni della Madonna presso l’attuale capitello (un’edicola rurale con tema sacro, posta a capo di una strada o incrocio).
*[[1725]] Un’alluvione portò il livello dell’acqua fin quasi arrivare al soffitto del primo piano della canonica con la conseguente distruzione di tutti i documenti dell’archivio.
*[[1790]] Viene docomentata una drammatica siccità.
*[[1825]] Ci fu un’alluvione, con rottura degli argini del [[Brenta]] e del Taglio, coinvolgendo anche i comuni [[Strà]], [[Vigonovo]], [[Campolongo]], [[Fossò]], Sanbruson di [[Dolo]].
*[[1827]] Il fiume Brenta straripa inondando circa 60000 campi padovani;
*[[1842]] Viene costruita la [[ferrovia Padova – Mestre]], a nord del centro abitato.
*[[1854]] Fu costruita la prima strada di collegamento con il centro della frazione Mirano capoluogo, fino ad allora era solo un viottolo di campagna.
*[[1867]] Costruzione del primo cimitero provvisorio, nell’attuale sito, lontano dalla seconda chiesa
*[[1894]] Inaugurazione del campanile, alto 28 metri , iniziato due anni prima;
*[[1903]] Istituzione della prima e seconda classe della scuola elementare statale;
*[[1904]] Inaugurazione delle cinta e della cappella del cimitero.
*[[1907]] Rivolta contadina con decine di arresti.
*[[1912]] Vetrego diventa parrocchia autonoma della Diocesi di Treviso
*[[1929]] Circa 50 abitanti vengono incarcerati perché sospettati della uccisione di un fascista.
*[[1932]] Viene costruita a sud del centro abitato l’ [[autostrada Padova – Mestre]] e la località le ''Basse'' sono tagliate in due.
*[[1936]] Solenne cerimonia per l’assegnazione della [[Medalia d’Argento al Valor Militare]] al carabiniere Giuseppe Comin, caduto in guerra d’Etipia .
*[[1938]] Inaugurazione della nuova chiesa, costruita in solo 8 mesi da una comunità di circa mille abitanti.
*[[1944]] Bombardamento della linea ferroviaria e delle case adiacenti.
*[[1946]] Muore [[Gino Piva]] e arrivano le Suore Fracescane di Cristo Re
*[[1957]] Inaugurazione della nuova scuola materna, progetto dell’architetto Antonio Venezian, e creazione dell’attuale piazza .
*[[1957]] Drammatico incidente al vecchio passaggio a livello (attuale sottopasso) verso Mirano. Il 22 dicembre, in una giornata di nebbia fitta, un fraintendimento tra il casellante Baiardo e il responsabile della stazione di Mira-Mirano, provocò la morte di tre persone : l’assessore comunale Ferruccio De Prà, il segretario comunale Primo Sartori e l’autista Silvano Pistellato.
*[[1962]] Raddoppio dell’Autostrada Venezia – Padova.
*[[1993]] Costruzione della terza corsia dell’Autostrada e la località "le Basse" ritorna per l’ennesiva volta sott’acqua.
*[[1996]] Lasciano l’attività la comunità ddelle Suore.
*[[1997]] Chiusura delle scuole elementari e i bambini devono andare a Ballò o Scaltenigo.
*[[1999]] Costruzione del sottopasso in sostituzione del passaggi a livello verso Mirano e chiusura definitiva del passaggi a livello verso Scaltenigo
 
 
 
==La terra e la vita==
 
==Padroni e contadini ==
 
All’inizio dell’ottocento il censimento napoleonico c’erano solo 5 famiglie che possedevano il terreno che lavoravano; la stragrande maggioranza dei campi erano in mano ai latifondisti. Oltre ai nobili Costantino [[Morosini]], Giovanni [[Grimani]], Abbondio [[Rezzonico]], Giovanni [[Venuti]] e ai Conti [[Costa]] di Venezia, erano padroni di Vetrego anche Andrea Bellini, Bernardo Monferdini ed Alessandro Bonvecchiato, il quale da solo ne possedeva ben il 41% del totale
Con il passar degli anni e la sostituzione della borghesia ai nobili veneziani fra i proprietari dei campi vetreghesi si ritrovano i Dalla Pozza di Marano di Mira, i Beati da [[Spinea]] e i [[Cantelàn]] da Santa Maria di Sala. Oltre che i capi possedevano anche una buona parte delle abitazioni. Ad esempio i Bonvecchiato possedevano una trentina di case e una delle due osterie; i Rezzonico ne avevano una quindicina compresa la seconda osteria.
Tra il 1895 e il 1912 ci fu un aumento di 365 abitanti merito sia del miglioramento igienico - sanitario e la riduzione del tasso di mortalità che dell’importante fenomeno di migrazione di nuovi nuclei famigliari che acquistarono piccoli appezzamenti di terreno. Tra di loro ci furono diverse famiglie che ritornavano da un periodo emigrazione oltreoceano, altre arrivano dai paesi vicini.
 
==La rivolta contadina del 1907==
 
Oltre ai nuovi arrivati anche alcuni vecchi abitanti di Vetrego erano riusciti a diventare proprietari del podere che avevano lavorato per secoli come fittavoli. La situazione socio-economica era cambiata e lo spirito rivendicativo era arrivato a far rompere il cerchio di sottomissione e paura che dai tempi dei monaci di Sant’Ilario, passando per i nobili veneziani e gli ultimi borghesi li aveva tenuti legati alla terra altrui.
Uno dei fatti più significativi avvenne il 15 novembre [[1907]], quando tre famiglie, fittavoli del latifondista Guido Della Pozza, si ribellarono. Il proprietario voleva che le tre famiglie che lavoravano i terreni che aveva da poco acquistato se ne dovevano andare per lasciar posto a tre nuove famiglie provenienti da fuori paese. Avuta la notizia i componenti delle tre famiglie, con l’aiuto dei vicini di casa che solidarizzarono con loro, marciarono all’assalto della villa del Pozza a Marano, poco lontano dal paese, facendo volare le tegole.
Per sedare i tumulti dovettero intervenire i Carabinieri a cavallo, i quali arrestarono diversi dimostranti, compresa una donna in avanzato stato di gravidanza tanto che partorì il figlio durante il periodo dell’arresto.
Della rivolta si dovette interessare il Sindaco di Mirano Paolo Errera, il Curato di Vetrego, l’ex proprietario Saviane Bassiner da Belluno in quanto non aveva provveduto a sgombrare le persone e gli effetti come indicato nel contratto, il Commissario di Pubblica Sicurezza e il Capitano comandante dell’80° Reggimento di Fanteria.
Venne trovato un accomodamento e le tre famiglie poterono continuare l’affittanza per un altro anno agricolo, fino al successivo San Martino ma diversi rivoltosi rimasero in prigione per diversi mesi in attesa processo. Ancora nel giugno del [[1908]] c’erano ancora ben otto contadini in carcere. Subirono un’istruttoria particolarmente lenta e complessa e ben due processi e solo l’aiuto (legale e ed economico) del Monsignor [[Angelo Brugnoli ]] riuscì a farli uscire dalla prigione.
 
 
 
==Monumenti==
 
==La Chiesa==
Progettata dall’architetto Luigi Candiani nel [[1937]] ed inaugurata nel 1938. E’ alta 15 m , larga 13 m, profonda 24 m . nel 1951 viene affrescata dal pittore Gino Borsato.
La chiesa contiene di pregevole il frammento, recuperato dalla prima chiesetta, di una scultura quattrocentesca con la raffigurazione a bassorilievo della Madonna col Bambino e San Giovannino, probabile opera dello scultore padovano Nicolò Pizzolo ([[Padova]] 1420-1453.)
 
==Il Campanile ==
Ultimato in due anni di lavoro nel 1894 per la vecchia chiesa, ora oratorio. E’ alto 28 metri.
 
==Monumento ai caduti==
Il monumento è stato eretto nel aprile [[1922]] per onorare i 28 caduti nelle guerre, opera dello scultore Giovanni Manfren.
 
==Case padronali==
Nel catasto napoleonico esistevano a Vetrego quattro case patrizie e padronali, due di queste sono state demolite tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Tra parentesi il numero del catasto.
*Ca’ Rezzonico (n°494), demolita all’inizio del Novecento, era collocata alla fine dell’attuale via Ca’ Rezzonico. Questa villa fu frequentata d’estate (dal 1712 al 1714) dallo studente di diritto dell’Università di Padova, Carlo Rezzonico di Venezia, futuro papa [[Clemente XIII]] .
*Ca’ Costa (N° 432), demolita nell’Ottocento, in prossimità del canale Cognaro .
*Ca’ Bellini, in via Basse. Fu costruita nel 1620.
*Ca’ Monferini (N°113), in via Vetrego, verso Mirano. In questa casa abitò Gino Piva dal 1935 al 1946.
 
==Attività e sportive==
*La squadra di calcio A.C. Vetrego, nasce nel 1971 con i colori sociali giallo-blù. Nel 1985 viene promossa in 2° categoria dilettanti.
 
 
==Alcuni preti precedenti alla Curazia==
 
La storia ha consegnato solo alcuni nomi dei sacerdoti prima dell’avvio del Curato stabile.
 
* Giovanni, (1292); risulta che saltuariamente celebrava la Messa;
* Eustacchio (1467) della chiesa San Vittore da [[Feltre]], era il prete che reggeva le chiese di Vetrego e Ballò il 15 luglio alla visita del vicario episcopale.
*Alvarotto Francesco, (1520), era interreggente di Vetrego e Ballò.
* Domenico, (1554) cappellano da Venezia, era presente alla visita del 15 settembre del vicario episcopale.
 
==I Curati ==
 
Questo elenco riporta i nomi dei Curati residenti (ovvero preti che curano le anime) di Vetrego dal 1647 al 1912; preti dipendenti dall’arciprete della chiesa di Ballò. Il numero che precede il nome è l’ordine di arrivo.
 
 
* 1- Sommavilla Giovanni – 2 anni (1647-1649)
* 2- Rocco Giovanni – 3 anni (nel periodo 1650 – 1686)
* 3- Covolon Bartolomeo - 1 anno (nel periodo 1650 – 1686)
* 4- Brunelli Giacomo – 1 anno (nel periodo 1650 – 1686)
* 5- Napoli Romano – 1 anno (nel periodo 1650 – 1686)
* 6- Miani Valentino – 4 mesi (nel periodo 1650 – 1686)
* 7- Bracolini Francesco – 1 mese (nel periodo 1650 – 1686)
* 8- Olivieri Bernardino – 2 anni (nel periodo 1650 – 1686)
* 9- Pellegrini Angelo – 1 anno (nel periodo 1650 – 1686)
*10- Gortanutti Nicolò – 5 anni (nel periodo 1650 – 1686)
*11- Salvioli Andrea – 16 mesi (nel periodo 1650 – 1686)
*12- Gortanutti Nicolò – 3 anni (nel periodo 1650 – 1686)
*13- Michieli Serafino – 2 anni (nel periodo 1650 – 1686)
*14- Bigotti Antonio – 1 anno (nel periodo 1650 – 1686)
*15- Morosini Antonio – 3 mesi (nel periodo 1650 – 1686)
*16- Fracassa Matteo – 3 mesi (nel periodo 1650 – 1686)
*17- Silvani Antonio – 1 anno (periodo 1650 – 1686)
*18- Rossi Giuseppe – 3 mesi (nel periodo 1650 – 1686)
*19- Druisi Giobatta – 2 anni (nel periodo 1650 – 1686)
*20- Maso Nicolò – 8 anni (1687- 1695)
*21- Bolpato Lorenzo – 23 anni (1697-1720)
*22- Maso Nicolò – 3 anni (1720 – 1723) (secondo turno)
*23- Diamante Gabriele – 2 anni (1724-1725)
*24- Ghirardi Girolamo – 4 mesi (1725)
*25- Bortolazzi Bernardino – 9 mesi (1726-1727)
*26- Raimondi Raimondo – 11 anni (1727-1738)
*27- MinioVittore – 3 anni (1738-1741)
*28- Bertoldi Giacomo- 22 anni (1742-1764)
*29- Costa Giacomo – 3 anni (1764-1767)
*30- Bertoldi Giacomo – 20 giorni (secondo turno) (1767)
*31- Criconia , Parroco di Ballò (interregenza dal 1767 al 1769)
*32- Ferruglio Francesco – 3 anni (1769-1772)
*33- Bertoldi Giacomo – 3 mesi ( 1772)
*34- Monti Giuseppe – 2 anni (1772-1774)
*35- Bertoli Giacomo – 7 mesi (1774)
*36- Gombi Mansionario -1 anno (1774-1775)
*37- Gasparini Giuseppe – 16 anni (1775-1790)
*38- Benotti Sebastiano – 20 anni (1790-1810)
*39- Zanetti Pietro – 6 anni (1810-1816)
*40- Ellero Giobatta – 5 anni (1816-1821)
*41- Grizzi Giobatta – 5 anni (1821-1826)
*42- Maressa paolo – 7 anni (1826- 18239
*43- Giacometto Giovanni – 3 anni (1833-1835)
*44- Brollese Sebastiano – 11 anni (1836-1847)
*45- Buosi Vittorio – 40 giorni (1847)
*46- Berlai Luigi – 1 anno (1847-1848)
*47- Paolaro Giacomo – 2 anni (1848-1850) – era nato il 24 gennaio 1801
*48- Miatello Emilio- 2 anni(1850-1852) – era nato il 12 settembre 1810
*49- Venuti Antonio- 1 anno (1852)– era nato nel 1820
*50- Brazzoni Biagio – 2 anni- (1853-1854) – nato 1819
*51- Ambrosi Bartolomeo – 3 mesi (1854), proveniva da Malcesine - nato nel 1823
*52- Da Pos Benedetto – 1 mese (1854)
*53- Spellero Giovanni – 1 anno (1855-1856)
*54- Mazzoleni, parrocco di Ballò (1856)
*55- Ambrosi Brtolomeo – 2 anni (1857-1859) , secondo turno
*56- Fossati Luigi – 10 giorni (1859)
*57- Neri Carlo – 10 anni (1859-1869), arrivava da Tolmezzo
*58- Boschelle Giobatta – 4 anni – (1869-1873)
*59- Breda Tommaso – 1 anno (1873) prima interreggenza con Ballò.
*60- Quaggiotto Agostino – 3 anni (1874-1877)
*61- Artuso Giomaria -3 anni (1877-1881)
*62- Breda Tommaso – 2 anni ( (1881-1882) seconda interreggenza con Ballò.
*63- Sagramora Giuseppe – 3 anni (1882-1885)
*64- Stevanato Angelo – 20 mesi (1886-1887), nato a Chirignago- Venezia il 1 aprile 1844
*65- Bortoletto Giovanni- 3 anni (1887-1891)), nato a Villorba (Treviso) il 20 novembre 1887
*66- Breda Tommaso – 2 anni (1891-1892), terza interreggenza con Ballò.
*67- Simionato Cesare- 2 anni (1892-1894), nato a S.Andrea O-M. nel 1866 , divenne Parroco a Castelminio dove mori nel 1929.
*68- Gardin Antonio- 2 anni (1894-1895), nato a Mussolente nel 1863, divenne Parroco a Coste di Maser dove morì nel 1939.
*69- Lanzarini Edoardo – 3 anni- (1895-1898) , nato a Bessica di Loria nel 1867, divenne Parroco di Merlango e missionario a Rovarè , dove morì nel 1938.
*70- Berna Natale – 5 anni (1998-1903) ultimo curato di Vetrego, nato a Campocroce di Mirano, cappellano a Scaltenigo, curato a Roncadelle dove morì nel 1943.
 
 
 
==I Parroci dal 1912 ad oggi==
 
* Domenico Stangherlin – 23 anni - (1903- 1926) . Nato a Castello di Godego nel 1863 , era arrivato come curato e nel 1912 ottiene il decreto vescovile con l’autonomia parrocchiale. Nel 1924 si ammalò, si ritirò nel 1926. Muore nel 1930 .
* Canil Secondo - 4 anni- (1924-1928) . Nato a San Zenone degli Ezzelini, arrivò nel 1924 come collaboratore di Stangherlin, nel 1926 diventò parroco fino al 1928. Successivamente andrà a San Dono (Noale) dove muorì nel 1929.
* Volpato Raimondo – 16 anni – (1928-1944) - Nato a San Martino di Lupari nel 1895 e morto a Gardigiano (Scorzè) nel 1968.
* Basso Giovanni – 7 anni- (1944-1951) – Nato a Fietta nel 1910, già cappellano a San Donà di Piave diventò successivamente parroco di Noale e Canonico onorario di Asolo. Muore nel 1971.
* Boscolo Luigi – 10 anni - (1952-1961) – Nato a Mirano nel 1913, già cappellano a Galliera Veneta diventò successivamente parroco a Bessica di Loria dove muorì nel 1994.
* Favero Gino – 10 anni - (1961-1971)- Nato a Caonada di Montebelluna nel 1919, già cappellano a San Cipriano. Successivamente fu parroco a Fontane di Treviso fino al 1987. A causa difficoltà di salute fu Canonico penitenziere di Asolo e Parrocco di Fietta dove morì nel 1995.
* Mozzato Pietro – attuale parroco dal 1971- Nato a Martellago nel 1928, già coauditore a Castel di Godevo, a Treviso e ponte di Piave.
 
 
==La comunità di Suore==
 
Dal 7 luglio 1946 al 23 giugno 1996 la parrocchia di Vetrego ha ospitato una comunità di Suore Francescane di Cristo Re .
Alla fine del secondo conflitto mondiale la comunità cattolica vetreghese aveva l’esigenza di “curare l’educazione infantile” e così il parroco di allora (Giovanni Basso) organizzò, nei vetusto locali della vecchia chiesa del 1573 una comunità di suore. I primi utenti del 1946 erano 97 bambini della Scuola Materna, 70 fanciulli per le lezioni di dopo scuola e 40 ragazzine per una scuola di lavoro (taglio, cucito e ricamo). Il successo della attività della comunità di Suore attivò l’iniziativa per la costruzione (nel 1957) di un moderno edificio ad uso asilo.
 
Elenco delle Suore , in ordine dell’anno di arrivo.
 
*Ciganotto Lodovica (1946-1949)
*Spaliviero Daria (1946-1947)
*Zamberlan Carmelita (1946)
*Cantele Sira (1946)
*Pietrobon Bonaventura (1946)
*Donadello Maria Anna (1946-1947)
*Argenta Maria Crescenzia (1946 – 1955)
*Carollo Adriana (1946-1947)
*Frigo Michela (1947)
*Rudella Maria Luisa (1948 - …?))
*Padrin Coletta (1951 - …?)
*Nardo Virginia (1952-1959)
*Perin Maria Elisabetta (1953-1955)
*Calearo Flaminia (1954)
*De Faveri Augusta (1955- 1956)
*Gazzola Maria Cleofe (1955-1956)
*Brazzale Claudia (1955-1958)
*Frighetto Maria Ermellina (1956-1957)
*Fantoni Lucia (1956 – 1959)
*Stocco Prudenziana (1957 – 1963)
*Valle Flavia Domitilla (1957 – 1969)
*Bortolussi Olimpia (1958 – 1968)
*Zardini Maria Serafina (1959 – 1963)
*Barizza Giorgina (1959 – 1962)
*Mammana Maria Grazia (1962)
*Pupulin Maria Flaviana (1962-1969 e 1990- 1993)
*Riparelli Erichetta (1965-1966)
*Zocca Michelangela (1963-1964)
*Finotto Maria Antonia ((1963 – 1972)
*Grasselli Emerenziana (1964 - 1965)
*Dal Zovo Iolanda (1966 – 1974 e 1975 - 1986)
*Guarato Giacinta (1967-1969)
*Caon Geltrude (1969-1971)
*Zozzolotto Maria Clemenzia (1969-1971)
*Guarda Candida (1971-1977)
*Boccato Agape (1972-1974)
*Francescato Graziana (1974-1979)
*Cadamuro Marisa (1974 - 1975)
*Tagliapietra Ilaria (1977-1980 e 1993-1996)
*Giordano Rosalia (1980-1985)
*Riva camilla (1979-1989)
*Minuzzo Maria Ester (1986- 1995)
*Piazza Francesca Teresa (1986 – 1989)
*Pinaffo Maria Edvige (1986)
*Contran Maria Attilia (1988)
*Cantele Nicolina (1988)
*Di Maria Anna Maria (1989)
*Bongiolo Luigina (1989 – 1994)
*Angeletti Maria Luisa (1995)
*Bredariol Aloisia (1995- 1996)
*Basso Dorina (1995 – 1996)
 
 
==I Religiosi originari di Vetrego==
 
=== Sacerdoti e religiosi===
 
*Bollato Giuseppe (1895-1942), fu parroco di Dosson e direttore spirituale della Santa Bertilla Boscardin.
*[[Brugnoli Angelo]] (1872, 1970) , sacerdote, sindacalista, dirigente della diocesi di Treviso, Canonico Di Asolo.
*Corrò Giordano (1940- .?.), sacerdote missionario degli emigranti in Germania.
*Lanza Antonio (1918 ), sacerdote della congregazione di San Don Orione.
*Pattarello Valdastico Giovanni (1916 - 1996), sacerdote missionario per 40 anni in Brasile della congregazione di San Don Orione, fondatore di Seminari e strutture per l’assistenza.
*Pastore Romeo (1915-1995), sacerdote salesiano, missionario in Argentina.
*Cenzato Vittorio (1925-2006) , parroco in diverse parocchie della diocesi di Trieste.
*Vecchiato Rinaldo (1941), sacerdote missionario della congregazione del Beato Scalabrini per gli emigranti in Canada e USA.
*Vecchiato Giulio (1910 – Brasile 2000), religioso della Compagnia di Gesù, per circa 40 anni missionario in Brasile.
 
===Le suore===
 
*Carraro Edvige, suora Elisabettina.
*Palma Maria Giustina Nevia, suora Francescana di Cristo Re.
*Pattarello Suor Carlina ( 1929 – 1990), suora Francescana di Cristo Re.
*Mistron Francesca Egle (1948) , suora Francescana di Cristo Re.
*Vecchiato Michela Regina, suora Figlie della Divina Provvidenza
*Vesco Ida Maria (1928) , suora Francescana di Cristo Re
 
 
 
==Cittadini illustri di Vetrego==
 
*[[Brugnoli Angelo]] , sacerdote, sindacalista, dirigente della diocesi di Treviso, Canonico Di Asolo
*'''Milan Renzo''' , Sindaco del Comune di Mirano;
*[[Piva Gino]] , sindacalista, socialista, giornalista e poeta e uomo politico italiano
*papa [[Clemente XIII]], Carlo Rezzonico, figlio dei proprietari terrieri di via Ca’Rezzonico.
 
 
==Bibliografia==
* AAVV - Piero don Mozzato (a cura di) -Vetrego - Storia e Vita - Mirano – 2000
* AAVV – Vetrego – domenica 4 ottobre 1987 – 50° della Chiesa , 75° della Parrocchia
* AAVV – Suore Francescane di Cristo Re – 50 anni di apostolato a Vetrego – 23 giugno 1996
*Emilio Bonamico , Mirano - Monografia - Mirano 1874
*Emilio Perizzolo, Ad immagine della nostra terra – Vetrego, i vetreghesi e la loro storia – Mirano 1986
*Giorgio Vecchiato - C'era una volta Vetrego (pagine per una storia del paese)- ed. Almigivec Computer Editions - Mirano , 1997
 
 
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