Scotti Mod. X: differenze tra le versioni
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== Genesi e sviluppo ==
Il nome dell'arma deriva dal nome del progettista [[Alfredo Scotti]] e dall'anno di progettazione, essendo il 1932 l'anno decimo dell'[[Fascismo|Era Fascista]] espressa in numeri romani. Fu ottenuta da Scotti modificando lievemente il suo Mod. IX (Mod. 31) ed assemblata dalla [[Società Anonima Armi Automatiche Scotti]] (abbreviata in Autoscotti) di [[Brescia]]. Venne lungamente testata dal [[Regio Esercito]], anche in operazioni durante la [[Guerra d'Etiopia]]. Nel 1939 nell'ambito di una gara per la fornitura di un fucile semiautomatico, insieme al [[Breda Mod. 1935 PG]] ed all'[[Armaguerra Mod. 39]]. Fu scelto quest'ultimo che, pur avendo una meccanica più complessa rispetto al Mod. X era più affidabile in presenza di residui di combustione.
== Descrizione ==
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== Voci correlate ==
*[[Armaguerra Mod. 39]]
*[[Breda Mod. 1935 PG]]
*[[Scotti/Isotta Fraschini]]
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