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===Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla. Morte improvvisa a 74 anni.===
 
per essere trasferito quindi, ilIl [[13 febbraio]] [[1946]], fu trasferito alla [[diocesi di Reggio Emilia-Guastalla|diocesi di Reggio Emilia]].
Come a Cesena aveva vissuto gli anni tragici del secondo conflitto mondiale, in particolare il "passaggio del fronte" nel 1944, a Reggio Emilia si ritrovaritrovò nella bufera del dopoguerra e del "triangolo della morte", con le continue uccisioni e violenze ad opera di partigiani comunisti.
 
Resta famoso il suo intervento contro gli omicidi di sacerdoti della sua diocesi; memorabile il modo con il quale affrontò l'uccisione di don [[Umberto Pessina]].
Già dal primo giorno denunciadenunciò{{Q|...l'odio che divide e uccide: incredibili episodi di crudeltà si vanno ripetendo in ogni parte d'Italia e il brigantaggio imperversa...|}}
Fino ad arrivare il [[26 marzo]] [[1955]] a dire in occasione dei ferimenti e uccisioni di cattolici:{{Q|... siamo andati a visitare i feriti e le salme degli innocenti e a pregare per loro, e abbiamo sentito molti domandarsi: ma allora, che non sia venuto il tempo di mettere finalmente fuori legge il comunismo?|<ref>[http://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&file=article&sid=431 Kattolico] - visto 19 febbraio 2009</ref>}}
Impegno per la difesa dei suoi preti che aveva già messo in pratica durante il periodo successivo all'[[Armistizio di Cassibile|8 settembre 1943]] nella diocesi di Cesena, quando interviene per salvare don [[Adamo Carloni]] catturato dai nazifascisti e destinato alla fucilazione<ref>[https://www.comune.cesena.fc.it/applicazioniweb/infovia/mostraFile?codiceVia=8702 Comune di Cesena] - visto 10 febbraio 2009</ref>.
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Pose la prima pietra del nuovo seminario il 12 novembre del 1950 e lo inaugurò il 24 novembre del 1954.
Durante il suo episcopato aveva ordinò 195 nuovi sacerdoti, ebbe cura particolarmente dell'Opera diocesana di assistenza, della mensa dei poveri, dell'azione cattolica, del centro Sacro Cuore.
Volle la fondazione del giornale "La libertà", e istituì due congressi eucaristici e il sinodo diocesano.
 
MuoreMorì improvvisamente il 16 gennaio 1965 a [[Pietra Ligure]] (SV), dove stava trascorrendo un periodo di riposo.
Nel suo testamento spirituale lasciò scritto: "Le mie raccomandazioni per tutti si trovano nei libri da me pubblicati"<ref> vedi http://www.dondorinoconte.it/Socche.htm sito su don Dorino Conte, consultato il 16 aprile 2012 </ref>.