Vetrego: differenze tra le versioni

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Esiste un lascito testamentario del[[1192]] della contessa Dalesmanini , feudataria del Vescovo di Padova, a favore della cappella di [[San Silvestro]] di Vetrego e di [[San Bartolomeo]] di [[Ballò]]. Nel [[1260]] i frati di Sant'Ilario cedettero l’organizzazione della cappella di Vetrego, assieme con le cappelle di [[Ballò]] e [[Scaltenigo]], ai sacerdoti della '''''pieve''''' (ovvero la ''chiesa'' dell’alto [[Medio Evo]] quale chiesa battesimale, matrice di tutte le chiese minori e delle assoggettate cappelle) di Santa Maria di [[Borbiago]] , frazione di [[Mira (VE)]] , al Vescovo della [[Diocesi di Treviso]]. Sucessivamente le cappelle di Ballò e di Vetrego si distaccaro nel [[1305]] dalla pieve di Borbiago creando una nuova parrocchia,quella di Ballò,alle dipendenze del Vescovo di Treviso. Ci sono documenti che segnalano nel [[1388]] Bartolomeo Novello, signore di Padova donò ai signori di [[Peraga]], tra altri beni della zona di [[Mirano]], anche il territorio di Vetrego. Ngli anni successivi Vetrego seguì le vicessitudini dei territori di [[Mirano]] e delle comunità contermini nella sottomissione alla Repubblica di San Marco.
Per quanto riguarda Vetrego è certificata nel[[1520]] la prima visita del vescovo di [[Treviso]] che autorizzò la costituzione della prima [[Confraternita del Santissimo Sacramento]]. A seguito della volontà della piccola comunità nel [[1573]] vnne costruita, nel sito dell’attuale chiesa, la prima Canonica di una
'''''curazia''''' (ovvero per un ''curato stabile''). Nel [[1597]] fu innaugurata la costruzione della seconda chiesa, ora trasformata nell’attuale oratorio.
*Nel [[1612]] Terminòterminò l’escavazione del '''Taglio Nuovo''' o Canale di Mirano, iniziati nel [[1604]] con la completa diversione delle acque del fiume [[Muson]].
 
 
 
 
*[[1647]] Vetrego venne eretta a curazia stabile, comunità con un Curato, (sotto parrocchia di Ballò), prevedendo così la residenza di un prete a servizio della comunità.
*[[1719]]Vengono segnalate delle presunte apparizioni della Madonna presso l’attuale capitello (un’edicola rurale con tema sacro, posta a capo di una strada o incrocio).