Remo Bodei: differenze tra le versioni

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'''Remo Bodei''', ([[Cagliari]], [[3 agosto]] [[1938]]), [[filosofi celebri|filosofo]], dal [[2006]] insegna [[Filosofia]] all’all&#x2019 [[University of California]] [[Los Angeles]], dopo aver a lungo insegnato [[storia della filosofia]] ed [[estetica]] alla [[Scuola Normale Superiore]] e all’[[Università di Pisa]].
 
Laureato all' [[Università di Pisa]], dove ebbe come maestro '''Arturo Massolo''' che lo introdusse allo studio dell'idealismo tedesco e in particolare alla filosofia hegeliana, ha studiatoperfezionato la sua preparazione teorico-storico-filosofica a [[Tubinga]] e [[Friburgo]], seguendofrequentando le lezioni di [[Ernst Bloch]] ed [[Eugen Fink]]; ad [[Heidelberg]], con [[Karl Löwith]] e [[Dieter Henrich]]; poi all’Università di [[Bochum]].
 
È stato visiting professor presso le Università di [[Cambridge]], [[Ottawa]], [[New York]], [[Toronto]], [[Girona]], [[Città del Messico]], [[California]] [[Los Angeles]] ed ha tenuto conferenze in molte università europee, americane ed australiane.
 
Si è interessato a fondo della [[filosofia]] classica tedesca e dell’[[Idealismo]], esordendo con una fondamentale monografia ''Hegel: sistema ed epoca'', dopo aver già tradotto in italiano la fondamentale ''Vita di Hegel'' di ''Karl Rosenkranz'''. Appassionato cultore della poesia hölderliniana all'autore dell' ''Hyperion'' ha dedicato saggi di notevole interesse, Con ''Geometria delle passioni'' ha esteso la sua meditazione anche a protagonisti della filosofia moderna come [[Descartes]], [[Hobbes]] e soprattutto [[Spinoza]]. Studioso del pensiero [[utopia|utopistico]] del [[Novecento]], in particolare del [[marxismo]] eterodosso di [[Ernst Bloch]] e di autori francofortesi come [[Adorno]] e Benjamin, è intervenuto nella discussione sulla [[filosofia politica]] italiana, confrontandosi e dialogando in particolare con Norberto Bobbio, Michelangelo Bovero, Salvatore Veca, Nicola Badaloni. In [[estetica]] ha curato l'edizione dell'''Estetica del brutto'' di Rosenkranz e ha analizzato in particolare categorie centrali come le categorie del [[bello]], del [[sublime|tragico]]. Costante la sua attenzione per Freud e gli sviluppi della psicoanalisi, per le logiche del delirio e per fenomeni in apparenza quotidiani ma sconvolgenti come l'esperienza del ''déja vu''. Filosofo di una ragione laica, sulla scia di Ernst Bloch, autore di ''Ateismo nel cristianesimo'', cerca di distillare anche nel teorico del ''compelle intrare'', Agostino d'Ippona, le possibili linee di un 'ordo amoris' capace di assicurarci quell'identità in cui, come vuole il Padre della Chiesa, saremmo noi stessi pienamente: ''dies septimus, nos ipsi erimus'' (il settimo giorno saremo noi stessi).
Si è interessato a fondo della [[filosofia]] classica tedesca e dell’[[Idealismo]], ma anche di [[Spinoza]], del pensiero [[utopia|utopistico]] del [[Novecento]] e della [[filosofia politica]] italiana. In [[estetica]] ha analizzato alcune connessioni del [[bello]], del [[sublime|tragico]] e del [[delirio]].
 
I suoi libri sono tradotti in molte lingue.