Sabotatori: differenze tra le versioni

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==Produzione==
Selznick decise di vendere il film a un altro studio e concluse un accordo con Frank Lloyd che lo avrebbe prodotto negli Universal Studios, pagando 130.000 dollari più il 10% degli incassi.<ref>Donald Spoto, ''Il lato oscuro del genio'', Lindau, Torino, 2006, pagp. 317.</ref>
Il film fu dunque prodotto da Frank Lloyd e Jack H. Skirball per la Universal Pictures; fu distribuito dall'Universal.
 
===Soggetto===
Il soggetto è originale di Hitchcock e lui dichiara di aver rielaborato un'idea che gli aveva offerto il suo vecchio amico Charles Bennet.<ref>Rohmer-Chabrol, ''Hitchcock'', Marsilio, Venezia, 1986, pagp. 72.</ref>
 
===Sceneggiatura===
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===Prima===
La prima si ebbe luogo il 24 aprile 1942.
 
==Accoglienza==
 
Malgrado le preoccupazioni del regista, l’uscital'uscita del film fu accolta da recensioni della stampa entusiaste e da un successo di pubblico tale che Jack Skirball gli propose di girare un film a sua scelta (sarà poi ''[[L'ombra del dubbio]]'').
 
===Critica===
Hitchcock dichiara: «''Sabotatori'' appartiene allo stesso genere di film de ''[[Il club dei trentanove]]'', de ''[[Il prigioniero di Amsterdam]]'' e anche di ''[[Intrigo internazionale]]''. Ci troviamo ancora di fronte al Mac Guffin, alle manette e a una sceneggiatura-itinerario. Ancora una volta il rischio principale di un film del genere sta nella difficoltà di avere un attore importante.» E continua esponendo le sue perplessità sulla scelta di Robert Cummings nel ruolo del protagonista, attore preparato ma più adatto con la sua aria spensierata alle commedie leggere, che abitualmente interpretava con successo. Anche la protagonista femminile gli era stata imposta dalla produzione eed Hitchcock trovava che non corrispondeva al tipo di donna che aveva in mente. Poco soddisfatto anche deldell'attore che interpretava il cattivo, per cui era stato scritturato Otto Kruger, attore che egli riteneva troppo “convenzionale”convenzionale in quella parte, che avrebbe preferito far interpretare da un attore solitamente utilizzato nellain partequella del simpatico, per contrappunto.<ref>François Truffaut, ''Il cinema secondo Hitchcock'', Il Saggiatore, Milano, 2009, pagpp. 119-120.</ref>
 
Il film oggi appare "«...un vero deposito di idee"»<ref>Bruzzone-Caprara, ''I film di Alfred Hitchcock'', Gremese, Roma, 1982, pagp. 143</ref>: alcune sono riprese da film precedenti, variate e rinnovate, altre saranno sviluppate in film successivi, altre ancora sono del tutto originali.
alcune sono riprese da film precedenti, variate e rinnovate, altre saranno sviluppate in film successivi, altre ancora sono del tutto originali.
 
===Sequenze memorabili===
Alcune sequenze risultano memorabili per come sviluppano il tema della ''"verità e apparenza''" così caratteristico di Hitchcock :
 
* Tobin,cervello e motore del gruppo di spie, nel suo ranch appare un innocuo nonno affettuoso in vacanza che accudisce amorevolmente la nipotina;
 
* il "cieco" riconosce l'innocenza di Kane contro l'opinione di quellicoloro che "vedono";
 
* la "donna barbuta" del carrozzone del circo si commuove per l'amore che Pat dimostra al fuggiasco proteggendolo contro tutti: Pat in realtà ha cercato di denunciare Kane alla polizia fino a quel momento, ma quelle parole smascherano la sua meschinità e la convincono a credere finalmente alla sua innocenza;
 
* la "festa di beneficenza" pare riunire rispettabili benefattori, cittadini insospettabili: in realtà sono spie antiamericane;
 
* nella sala cinematografica gli spari nel film proiettato si sovrappongono agli spari veri della spia in fuga.
 
Altre sequenze si s'impongono per la loro spettacolarità:
 
* la "maestosità simbolica dei luoghi scelti come teatro delle azioni decisive, dalla Statua della Libertà al ''Radio City Music Hall"'';
 
* il salto nel fiume del protagonista in manette,
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* l'esplosione iniziale,
 
* la pistola puntata da dietro una tenda che una sola persona vede.<ref>Giorgio Simonelli. ''Invito al cinema di Hitchcock'', Mursia, Milano 1996, pagp. 110.</ref>
 
===Simboli===
Nel suo recente libro sui film di Hitchcock, Paul Duncan ipotizza l'uso, in ''Sabotatori'', della simbologia del fuoco e dell'acqua: "«È un film di propaganda che usa la forza evocativa dell'acqua e del fuoco per simboleggiare un'alternativa...il simbolo estremo è la fiamma della Statua della Libertà circondata dall'acqua"».<ref>Paul Duncan, ''Tutti i film di Alfred Hitchcock'', Lindau, Torino, 1999, pagp. 100.</ref>
 
==Note bibliografiche==