Shotacon: differenze tra le versioni

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Il termine nasce nei primi [[anni 1980|anni ottanta]] all'interno dell'ambiente delle ''[[dōjinshi]]''; anche in seguito non trova comunque un'eccessiva diffusione all'esterno del mondo del [[manga|fumetto]] e dell'[[anime|animazione]]. Per questo molto spesso con ''shotacon'' e ''shota'', più che indicare l'attrazione verso i ragazzini, ci si riferisce invece a quelle ''dōjinshi'' che trattano per l'appunto lo ''shotacon'' come tematica.
 
La prima apparizione del termine, verosimilmente, è all'interno della rivista amatoriale {{nihongo|''[[Fanrōdo]]''|ファンロード}}. Non è chiara l'etimologia, ma la teoria più comunemente accolta èvuole che il riferimento sia a [[Shōtarō Kaneda]], il giovanissimo protagonista del fumetto ''Tetsujin nijūhachi-gō''<ref>Saitō Tamaki (2007) "Otaku Sexuality" in Christopher Bolton, Istvan Csicsery-Ronay Jr., and [[Takayuki Tatsumi]] ed., page 236-237 ''[http://www.upress.umn.edu/Books/B/bolton_robot.html Robot Ghosts and Wired Dreams]'' University of Minnesota Press ISBN 978-0-8166-4974-7</ref>(鉄人28号; in Italia è nota la seconda versione animata televisiva ''[[Super robot 28]]''), scritto e disegnato da [[Mitsuteru Yokoyama]] negli [[anni 1950|anni cinquanta]].<ref>v. Patrick W. Galbraith, ''The Otaku Encyclopedia'', Kodansha America, 2009, voce "Shotacon", p. 208.</ref> .
Shōtarō ( 正太郎 ? ) è un ragazzinoaudace deciso,"detective" che mette nel sacco i suoi avversari ed aiuta la polizia a risolvere casi difficili (con l'aiuto del suo robot); la sua estetica [[bishonen]] ha incarnato e formato l'attuale interpretazione e significato del termine shotacon (dando il nome a questa sottocultura sessuale).

Egli indossa sempre dei caratteristici pantaloncini molto corti e stretti. In molti dei fumetti realizzati sulla rivista ''[[Fanrōdo]]'' i ragazzini protagonisti indossavano anch'essi spesso {{nihongo|pantaloni corti|半ズボン|hanzubon}}, come elementouno dei principali elementi caratteristici del [[feticismo]] shotacon;: il termine dev'essere quindi stato usato da queste autrici, che si erano ricordate del fumetto di Mitsuteru Yokoyama, con cui erano cresciuti negli anni precedenti.
Dove all'inizio il concetto si sia maggiormente sviluppato è difficile da individuare, ma alcune delle sue prime radici stanno nelle risposte ai lettori a riguardo della serie poliziesca scritta da [[Rampo Edogawa]]: nelle sue opere il personaggio di nome Yoshio Kobayashi (ragazzetto che fa parte d'un gruppo di detective dilettanti) mostra d'avere un profondo attaccamento e dipendenza nei confronti del protagonista adulto Kogoro Akechi.
Yosho è un bell'adolescente che aiuta sempre il detective privato a risolvere i casi, e per un certo periodo di tempo stabiliscono assieme addirittura un rapporto di [[convivenza]]. Questo rapporto molto intimo, anche se mai giunge ad esser chiaramente sessuale, tra l'uomo (sposato) ed il ragazzo ha in parte almeno ispirato tutto il successivo evolversi del tema shotacon.
 
L'uso del termine nelle culture [[fandom]] sia occidentali che giapponesi può comprendere opere che vanno dall'esplicitamente pornografico ([[hentai]]) ad altre lievemente suggestive ed erotizzate, fino ad altre ancora romantiche o in cui la sessualità dei personaggi è del tutto assente. Così come il [[lolicon]] anche lo shotacon è strettamente correlato ai concetti di [[Kawaii]] (-carineria) e [[Moe (slang)]] (in cui i protagonisti son presentati come bambini inermi al fine d'aumentar l'identificazione del lettore ed ispirar sentimenti di protezione). In quanto tali i temi shotacon son utilizzati ampiamente anche in una varietà di fumetti non erotici.
 
Elementi dello shotacon, così come dello [[yaoi]], sono relativamente comuni anche nei [[manga]] [[shojo]]: due esempi a riguardo possono essere quelli relativi a [[Loveless]] (al cui interno esiste un rapporto erotizzato ma non consumato tra il protagonista dodicenne e il suo "guardiano-istruttore" ventenne) e ad [[Host Club - Amore in afittoaffitto]] (in cui uno dei personaggi, ''Honey'' è chiaramente ispirato al tema shotacon).
Occasionalmente anche i [[Seinen]] manga, in particolare quelli rivolti agli [[otaku]], contenere entro contesti non pornografici la presenza di ragazzini in forma erotizzata: un esempio è [[Yubisaki Milk Tea]] il cui protagonista è un sedicenne con l'[[hobby]] per il [[Crossdressing]].
 
Il critico Tamaki Saito suggerisce che in origine lo shota fosse una propaggine dello [[yaoi]], quindi eminentemente [[omosessuale]], ma che venne successivamente adottato dai lettori maschi finendo così col subire l'influenza del parallelo [[lolicon]]: quindi egli sostiene che "''i testi Shota prodotti da autori donne sono strutturalmente identici a quelli Yaoi, mentre gli Shota composti espressamente da/per la sottocultura [[Otaku]] distinguono e chiarificano la posizione assunta da questi personaggi infantili, trasformandoli a volte in ragazze con il [[pene]]''""<ref>Saitō Tamaki (2007) "Otaku Sexuality" in Christopher Bolton, Istvan Csicsery-Ronay Jr., and [[Takayuki Tatsumi]] ed., page 236-237 ''[http://www.upress.umn.edu/Books/B/bolton_robot.html Robot Ghosts and Wired Dreams]'' University of Minnesota Press ISBN 978-0-8166-4974-7</ref> (o il complementare ''cuntboy''-ragazzo con la [[vagina]], che equivale al [[transessuale]]).
==Tematiche e pubblicazioni==
Le storie Shota son comunemente pubblicate in antologie quindicinali; solo a volte, in seguito, viene messo in commercio anche in volumi individuali. Molte storie son pubblicate come dojinshi '''Shotaket''', un convegno annuale per la vendita di materiale doujin-shota, è stato fondato nel 1995<ref name="Syotaket_history">{{cite web|url=http://homepage3.nifty.com/syotaket/history.html|title=History of Syotaket|date=not dated|publisher=Syotaket|language=Japanese|accessdate=2009-07-23}}</ref>: a quanto pare da un gruppo di autori di sesso maschile<ref name="Otaku Sexuality p.236"/>. L'edizione 2008 ha offerto lavoro a quasi 200 circoli, con migliaia di partecipanti<ref name="Syotaket_history"/>.
 
Parte delle dōjinshi e deldei manga shotaconShota sono realizzaterealizzati da autori donne per lettrici femminili.: Lele tematiche includono rapporti tra gli stessi ragazzini, o tra un ragazzino e una controparte più grande o adulta, che può essere sia maschile che femminile; in questi ultimi casi solitamente il ragazzino protagonista si dimostra particolarmente passivo nel rapporto. DalLo puntoshotacon dirivolto vistaal grafico,pubblico ilfemminile disegnoè tendequasi aesclusivamente evidenziare l'aspetto infantile, del tutto innocente e ingenuo dei protagonisti, rientrando nell'estetica del ''[[kawaiiyaoi]]''.
Spesso il kawaii e l'infantilismo dei personaggi mostrati è tanto enfatizzato, da renderli volutamente indistinguibili dal proprio [[genere sessuale]]: in tal caso si parla di {{nihongo|''[[rorishota]]''|ロリショタ}}. Quando invece ai protagonisti sono aggiunte "appendici" che li rendono simili a piccoli animali (orecchie e code da gattino, o da cagnolino), si parla di {{nihongo|''[[kemoshota]]''|ケモショタ}} (Loveless ne è un esempio caratteristico).
 
Dal punto di vista grafico, il disegno tende a evidenziare l'aspetto infantile, del tutto innocente e ingenuo dei protagonisti, rientrando nell'estetica del ''[[kawaii]]''.
Gli shotacon dedicati al pubblico maschile (detti 'straight shota', dove 'straight' significa '[[eterosessuale]]' e 'shota' è l'abbreviazione di shotacon) mostrano invece rapporti tra un protagonista maschile, nella prepubertà o nella primissima adolescenza, ed una protagonista femminile in un'età adulta. Talvolta, negli straight shota il divario di età tra le due controparti non è particolarmente grande, ma la protagonista femminile è comunque più sviluppata della controparte maschile nelle dimensioni e nelle forme del corpo; tali opere vanno quindi considerate più vicine a una sorta di [[macrofilia]] che alla vera e propria [[gerontofilia]]{{#tag:ref|Male-male seijin shotacon is not properly considered [[yaoi]], and is published and marketed separately in Japan, but these genres are often conflated in Western terminology.|group="nb"}}.
Spesso il kawaii e l'infantilismo dei personaggi mostrati è tanto enfatizzato, da renderli volutamente indistinguibili dalrispetto al proprio [[genere sessuale]]: in tal caso si parla di {{nihongo|''[[rorishota]]''|ロリショタ}}. Quando invece ai protagonisti sono aggiunte "appendici" che li rendono simili a piccoli animali (orecchie e code da gattino, o da cagnolino), si parla di {{nihongo|''[[kemoshota]]''|ケモショタ}} (Loveless ne è un esempio caratteristico).
 
Gli shotacon dedicati al pubblico maschile (detti ''straight shota'', dove 'straight' significa '[[eterosessuale]]' e 'shota' è l'abbreviazione di shotacon) mostrano invece rapporti tra un protagonista maschile, nella prepubertà o nella primissima adolescenza, ed una protagonista femminile in un'età adulta. Talvolta, negli "straight shota" il divario di età tra le due controparti non è particolarmente grande, ma la protagonista femminile è comunque più sviluppata della controparte maschile nelle dimensioni e nelle forme del corpo; tali opere vanno quindi considerate più vicine a una sorta di [[macrofilia]] che alla vera e propria [[gerontofilia]]{{#tag:ref|Male-male seijin shotacon is not properly considered [[yaoi]], and is published and marketed separately in Japan, but these genres are often conflated in Western terminology.|group="nb"}}.
 
Le storie Shota possono essere spesso create e pubblicate come parte di un sottogenere dell'[[hentai]] in antologie o riviste specializzate in narrativa [[omosessuale]] (un esempio è dato da "''Shōnen Ai no Bigaku''"). Alcune riviste per uomini [[gay]] che offrono un mix particolarmente ampio di materiale pornografico possono presentare occasionalmente anche racconti o manga con protagonisti dai caratteri Shota<ref>{{cite book
| last = McLelland
| first = Mark
| title = Male homosexuality in modern Japan
| publisher = Routledge
| year = 2000
| pages = 134, 138
| isbn = 070071300X}}</ref>.
==Non solo dōjinshi==
Rapporti di tipo shotacon possono essere rintracciati anche in opere commerciali, destinate alla grande massa: in questo caso, ovviamente, l'aspetto sessuale è quasi sempre del tutto assente, almeno esplicitamente (quindi non si tratta di pornografia), mentre anche quello affettivo può rimanere al livello di semplici allusioni. Potrebbero essere ipotizzati come shotacon i rapporti tra [[Misato Katsuragi|Misato]] e [[Shinji Ikari|Shinji]] in ''[[Neon Genesis Evangelion|Evangelion]]''; tra [[Nanami]] e [[Tsuwabuki]] in ''[[Utena la fillette révolutionnaire|Utena]]''; tra [[Yukito]] e [[Shaoran Li]] in ''[[Card Captor Sakura]]''. In altri casi invece vi è, da parte del pubblico femminile, un'appropriazione di personaggi provenienti da opere di massa, usati come protagonisti in [[dōjinshi]] di genere shotakon: {{Citazione necessaria|due casi molto diffusi sono [[Conan Edogawa|Conan]], il protagonista di ''[[Detective Conan]]'' e [[Harry Potter]], protagonista dell'omonima saga narrativa.}}<br />
 
Tuttavia, sono comparse sul mercato alcune opere commerciali esplicite, sia nei videogiochi, sia nei manga (con varie riviste specifiche), sia (negli ultimi anni) negli anime. Esempi di questi ultimi sono ''[[Boku no Pico]]'' e ''[[Kodomo no jikan - A Forbidden time]]'' (quest'ultimo [[straight shota]], cioè etero), da non confondere con l'[[Kodomo no jikan|omonimo manga e anime]] di [[Kaworu Watashiya]].
Tuttavia, hanno cominciato a comparire sul mercato a partire dai primi anni 2000 sul alcune opere commerciali esplicite, sia nei videogiochi ([[Enzai]] ne è un esempio, un [[eroge]] con espliciti atti sessuali che coinvolgono giovani ragazzi), sia nei manga (con varie riviste specifiche), sia negli anime: esempi di questi ultimi sono ''[[Boku no Pico]]'' (per un totale di 4 episodi), che il produttore ha descritto come il primo anime autenticamente shotacon<ref>{{cite web
| last = Michael
| first = Christopher
| title = Animated Discussion
| publisher = The Walrus Magazine
| date = May 2007
| url = http://www.walrusmagazine.com/articles/2007.05-boku-no-pico/
Tuttavia, sono comparse| sulaccessdate mercato= alcuneJune opere commerciali esplicite4, sia nei videogiochi2009}}</ref>, sia nei manga (con varie riviste specifiche), sia (negli ultimi anni) negli anime. Esempi di questi ultimi sono ''[[Boku no Pico]]'' e ''[[Kodomo no jikan - A Forbidden time]]'' (quest'ultimo [[straight shota]], cioè etero), da non confondere con l'[[Kodomo no jikan|omonimo manga e anime]] di [[Kaworu Watashiya]].
 
== Legalità ==
Alcuni critici sostengono che il genere shotacon rappresenta una vera e propria [[apologia]] della [[pedofilia]], contribuendo addirittura all'aumento del rischio di [[Abusi sessuali sui bambini]]<ref name="comic relief">{{cite news|url=http://search.japantimes.co.jp/cgi-bin/fl20040427zg.html|title=Does comic relief hurt kids?|author=Tony McNicol|work=[[The Japan Times]]|date=2004-04-27|accessdate=2008-01-18}}</ref>, mentre altri fanno notare che non vi è alcuna prova di questo<ref name="comic relief" /><ref name="Diamond and Uchiyama">{{cite journal|url=http://www.hawaii.edu/PCSS/biblio/articles/1961to1999/1999-pornography-rape-sex-crimes-japan.html|title=Pornography, Rape and Sex Crimes in Japan|author=[[Milton Diamond]] and Ayako Uchiyama|journal=International Journal of Law and Psychiatry|volume=22|issue=1|pages=1–22|year=1999|accessdate=2008-01-06|doi=10.1016/S0160-2527(98)00035-1|pmid=10086287}}</ref>.
La legalità di questo tipo di pornografia è oggetto di discussioni negli Stati Uniti, nel Regno Unito, e nello stesso Giappone. In altri paesi, come Paesi Bassi<ref>Le leggi [[Olanda|olandesi]] che riguardano la pornografia, modificate nel [[2002]], definiscono pedopornografia "immagini realistiche di minori in comportamenti sessualmente espliciti", escludendo il genere ''Shotacon'' poiché non è considerato realistico. {{cita web|url=http://www.iwar.org.uk/law/resources/eu/cybercrime.htm|titolo=First Draft of International Convention|accesso=15-02-2012|editore=IWS - The Information Warfare Site|data=25-04-2000}}</ref> e Italia<ref>In un'intervista, il vicequestore aggiunto Elvira D'Amato del Centro Nazionale per il contrasto alla pedofilia in rete ha dichiarato: «In Italia il cartone animato, così come il fumetto o la riproduzione 3D, non sono contemplati dagli articoli del Codice Penale, che si occupano in questo caso di perseguire i delitti contro la persona, proprio perché i soggetti raffigurati non sono persone reali. Viceversa [...] un fotomontaggio che raffigurasse un minore, nonostante non ritragga una situazione verificatasi nella realtà, sarebbe incriminabile. [...] La legge non può punire l'intenzione di reato. Per quanto il contenuto di un fumetto sia di carattere palesemente pedopornografico, non è perseguibile penalmente al pari di un fumetto che raffiguri scene di omicidio o qualsiasi altra forma di violenza.». {{cita web|url=http://www.linkiesta.it/gli-hacker-all-attacco-dei-pedofili-su-internet|titolo=Gli hacker all’attacco dei pedofili su Internet|accesso=15-02-2012|editore=Linkiesta.it|data=29-08-2011}}</ref>, lo shotacon non viene considerato illegale.
 
La legalità di questo tipo di pornografia è oggetto di discussioni negli Stati Uniti, nel Regno Unito, e nello stesso Giappone: a causa di possibili questioni legali gli editori americani di yaoi evitano di pubblicare opere raffiguranti personaggi minorenni, quando questi si trovino implicati all'interno di storie o situazioni troppo esplicitamente sessuali<ref name="Pagliassotti BL West">[[Dru Pagliassotti|Pagliassotti, Dru]] (November 2008) [http://www.participations.org/Volume%205/Issue%202/5_02_pagliassotti.htm 'Reading Boys' Love in the West'] Particip@tions Volume 5, Issue 2 Special Edition</ref>.
 
Nel 2006 la rivista Yaoi '''June''' ha pubblicato una traduzione in inglese di {{Nihongo|''Naichaisouyo''|泣いちゃいそうよ}} creata da Mako Takahashi col titolo di "Almost Crying",<ref>{{cite web|url=http://www.junemanga.com/books/360/|title=Juné Manga - Almost Crying|publisher=Juné Manga|accessdate=2009-07-23}}</ref>: si tratta d'un manga shota contenente diverse storie con protagonisti personaggi maschili appena entrati nella [[pubertà]], ma le cui relazioni non giungono mai ad esser apertamente sessuali.
 
La legalità di questo tipo di pornografia è oggetto di discussioni negli Stati Uniti, nel Regno Unito, e nello stesso Giappone. In altri paesi, come Paesi Bassi<ref>Le leggi [[Olanda|olandesi]] che riguardano la pornografia, modificate nel [[2002]], definiscono pedopornografia "immagini realistiche di minori in comportamenti sessualmente espliciti", escludendo il genere ''Shotacon'' poiché non è considerato realistico. {{cita web|url=http://www.iwar.org.uk/law/resources/eu/cybercrime.htm|titolo=First Draft of International Convention|accesso=15-02-2012|editore=IWS - The Information Warfare Site|data=25-04-2000}}</ref> e Italia<ref>In un'intervista, il vicequestore aggiunto Elvira D'Amato del Centro Nazionale per il contrasto alla pedofilia in rete ha dichiarato: «In Italia il cartone animato, così come il fumetto o la riproduzione 3D, non sono contemplati dagli articoli del Codice Penale, che si occupano in questo caso di perseguire i delitti contro la persona, proprio perché i soggetti raffigurati non sono persone reali. Viceversa [...] un fotomontaggio che raffigurasse un minore, nonostante non ritragga una situazione verificatasi nella realtà, sarebbe incriminabile. [...] La legge non può punire l'intenzione di reato. Per quanto il contenuto di un fumetto sia di carattere palesemente pedopornografico, non è perseguibile penalmente al pari di un fumetto che raffiguri scene di omicidio o qualsiasi altra forma di violenza.». {{cita web|url=http://www.linkiesta.it/gli-hacker-all-attacco-dei-pedofili-su-internet|titolo=Gli hacker all’attacco dei pedofili su Internet|accesso=15-02-2012|editore=Linkiesta.it|data=29-08-2011}}</ref>, lo shotacon non viene invece considerato illegale.
 
== Note ==