Ludwig Moroder: differenze tra le versioni
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È ricordato alternativamente come ''Ludwig Moroder-Lenert'', ''Ludwig Moroder dl Meune'' o ''Lodovico Moroder''.
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Nacque a [[Ortisei]], oggi importante centro turistico della [[Val Gardena]], da una famiglia molto nota in paese, in quanto i suoi membri, di padre in figlio, ricoprivano sin dal [[XVII secolo|Seicento]] la carica di sagrestani della locale parrocchia. Suo padre, come peraltro la maggior parte dei gardenesi, intagliava il legno ed era specializzato nella creazione di [[Crocifissione di Gesù|crocifissi]]. Morì quando Ludwig era ancora giovanissimo.
Ludwig imparò a scolpire dal prof. Franz Haider, da [[Josef Moroder-Lusenberg]] e da [[Franz Tavella]]. Lavorò nel laboratorio dei Fratelli Moroder nella casa Lenert ad Ortisei e come direttore tecnico
Secondo la testimonianza della figlia, egli partecipò
Nel 1911 sposò [[Adele Moroder]] una lontana parente e figlia di [[Franz
Dal matrimonio con Adele nacquero cinque figli: Alessandro nel 1913, Maria nel 1914, Carlo nel 1917, Pauli nel 1919 e Alex nel 1923. Due dei suoi figli, Carlo e Pauli, divennero scultori nel legno.
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Ludwig Moroder ottenne ancora nel 1918
Sotto
Anche i numerosi viaggi nelle [[città d'arte]] italiane contribuirono alla svolta del suo stile.
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Il 24 aprile 1935 fu conferito all'artista il titolo di "Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia" da parte del re d'Italia [[Vittorio Emanuele III di Savoia]].
Nel 1943 una statua lignea
Una statua lignea di donna con messe di frumento e [[Fascio littorio|fascio]], alta ca 50
Dopo
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==Opere==
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Opere importanti sono esposte nella chiesa parrocchiale di Ortisei:
Nella vicina cappella dei caduti, progettata dal prof. Adolf Keim, si può osservare uno dei capolavori del Moroder: la Pietà.
Ad Ortisei si possono inoltre ammirare il monumento a J.B Purger, il costruttore della Strada della Val Gardena, (v. foto), nel cimitero un crocifisso in stile [[tardogotico]] (v. foto), nella chiesa di S. Antonio [[San Francesco]] scolpito nel 1914 e nel [[Museo della Val Gardena]] la scultura
A [[Sambughè]], comune di Preganziol (TV), nel presbiterio della chiesa parrocchiale S. Martino il Sacro Cuore di Gesù in cirmolo.<ref>[http://digilander.libero.it/sambughe/storia%20e%20arte.htm#_IL_PRESBITERIO Sacro Cuore nella Chiesa di Sambughè]</ref>
==Bibliografia==
* ''Le bellezze naturali delle nuove province italiane. Ortisei di Val Gardena'', Pro Famiglia, Milano 2-7-1922, p.
* ''L’Italia alla Esposizione Internazionale di Arti decorative, industriali e moderne'', Parigi 1925.
* ''La mostra dei lavori di Gardena'', Pro Famiglia, Milano 21-8-1927, p.
* Guido Ruberti, ''Gli scultori in legno di Val Gardena'',
* Gino Salvaneschi,'' Montanari Scultori di Val Gardena'', La Gazzetta del Popolo 2-3-1937, p.
* Luigi Gennari, ''Questione economica più che artistica. Una visita ad Ortisei'', Il Legno, 15-31-3-1937, pp.
* ''Madonne di giovani. Un riuscitissimo concorso a Ortisei. Nuove tendenze ed affermazioni. Le opere premiate'', La Provincia di Bolzano, 18-4-1937, p.
* Lory Mangano, ''Presepi italiani'', La donna fascista, 1937, p.
* ''I campionati nazionali di mestiere alla Reale Scuola d’Arte di Ortisei'', La Provincia di Bolzano, 1937.
* Vincenzo Costantini, ''Artigiani di Gardena''. Athesia Augusta, Anno I, N 5, luglio 1939, pp.
* Riccardo Toccaceli, ''Lodovico Moroder. Un vero maestro'',
* ''Artisti della Val Gardena'', Mostra Commemorativa del Prof. Lodovico Moroder, Alto Adige, 17-8-1954.
* Carlo Galasso, ''Ludwig Moroder 1879-1953'', Museum de Gherdëina, Ortisei 1973.
* Carlo Galasso, ''A vent’anni dalla scomparsa del maestro. Domenica si rievoca Lodovico Moroder'', Alto Adige, 10-9-1973.
* Rudolf Moroder-Rudolfine, ''Arte e artigianato in Val Gardena'', In:
* ''100 anni Istituto d’Arte di Ortisei 1890-1990'', Ortisei 1990, pp.
* U. Modulo e al., ''Parrocchia di San Martino Sambughè''. Storia e Arte, Associazione culturale Aurora, Unigraf Sambughè di Preganziol 2001.
* Edgar Moroder: ''50 ani do la mort dl gran scultëur prof. Ludwig Moroder dl Mëune (1879-1953).'' Calënder de Gherdëina. Union di Ladins de Gherdëina St. Ulrich. Jahrgang 2003 S. 220-223 {{lld}}.
* ''Ludwig Moroder 1879-1953 Scultëur y Maester, Bildhauer und Fachlehrer, Scultore e insegnante d'arte'', Editore Museum de Gherdëina. Ortisei 2003, 84 pagine.
* Alfonso Panzetta, ''Nuovo Dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento e del primo novecento. Da Antonio Canova ad Arturo Martini'', Ed. Adarte, Torino 2003. ISBN 978-88-89082-00-3.
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== Note ==
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