Nato a [[Zara]] in [[Dalmazia]], regione all'epoca dominio della [[Repubblica di Venezia]], da una famiglia di ascendenze greche<ref name=" Vinciguerra, Sergio 2008 LIX ">{{citeCita booklibro | authorautore= Vinciguerra, Sergio |titletitolo=Codice penale degli Stati Uniti delle Isole Jonie (1841) |publishereditore=Wolters Kluwer Italia |yearanno=2008 |pagepagine=LIX |isbnid=ISBN 8813285272, 9788813285272 |quotecitazione= In particolare, i «Riformatori» Bernardo Nani e Lorenzo Morosi- ni, su ispirazione del professore Simone Stratico, nato a Zara ma da famiglia ritenuta di origine greca, erano riusciti a far approvare dal Senato Veneto una riforma in in data 2 maggio 1760, ce prevedeva l’abolizione di dua delle Quattro cattedre di diritto canonico, due delle quattro di diritto civile, in quanto ritenute…}}</ref> in 1733, in [[Zara, Dalmatia]]<ref name=" Vinciguerra, Sergio 2008 LIX "/><ref>Gli avi erano fuggiti da [[Creta|Candia]] alla caduta di essa nelle mani degli ottomani, nel 1669.</ref> si laureò in [[medicina]] presso l'[[Università di Padova]], ove a soli venticinque anni divenne professore. Membro della delegazione veneziana che si recò in Inghilterra nel 1761 per congratularsi col nuovo re [[Giorgio III del Regno Unito|Giorgio III]], restò nel paese alcuni anni per motivi di studio e divenne membro di varie accademie tra le quali la [[Royal Society]] di Londra. In quel periodo rimase notevolmente colpito dalla forza economica e dalla grandezza navale dell'impero britannico. Tornato a Padova, sostituì [[Giovanni Poleni]] nella cattedra di ''Matematiche e Navigazione''. In tale veste, studiò approfonditamente il regime acqueo della Repubblica, collaborando a vari interventi di [[idraulica]] sul territorio veneto, quali la bonifica delle valli del [[Verona|veronese]] e la regolazione del [[Brenta (fiume)|Brenta]] e del [[Bacchiglione]]. Nel 1786 entrò a far parte come socio ordinario dell'[[Accademia dei XL]].
Caduta la Repubblica, nel 1801 venne chiamato ad insegnare Nautica presso l'[[Università di Pavia]], ove spesso supplì ad [[Alessandro Volta]] nell'insegnamento della fisica. Durante il [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] fu nominato Ispettore generale dei Ponti e delle Strade, e fra le altre cariche fu Presidente dell'Accademia delle Belle Lettere e dell'Istituto Lombardo di Scienze di Milano. Come riconoscimento per la sua opera, nel 1809 venne eletto Senatore. Ricevette vari riconoscimenti e decorazioni internazionali, fra i quali il titolo di Cavaliere della [[Legion d'Onore]] e della [[Ordine della Corona Ferrea|Corona di Ferro]]. L'imperatore [[Francesco I d'Austria]] gli concesse la Croce di San Leopoldo e il titolo di Professore Emerito delle università di Padova e Pavia.