Biblioteca Medicea Laurenziana: differenze tra le versioni

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[[File:Vestibolo laurenziana.jpg|thumb|Il vestibolo in una stampa del XIX secolo]]
 
InfattiDunque l'architettura del vestibolo rimase incompleta fino agli inizi del '900, quando furono terminati anche i lavori della facciata esterna, compresa la realizzazione di false finestre. Il soffitto per il quale ancora nel 1559 Ammannati si attendevanoattendeva disegni da Michelangelo, era rimasto con capriate a vista e fu sistemato una tela dipinto, opera del bolognese [[Giacomo Lolli]] ([[1857]]-[[1931]]), ad imitazione della decorazione lignea del soffitto della Biblioteca.
 
Le pareti interne sono disegnate come un'architettura esterna con due ordini sovrapposti. Gli elementi architettonici vengono utilizzati per il loro valore plastico, come in una grande scultura, privati della loro logica strutturale e funzionale: per esempio le colonne binate, incassate nella parete, appoggiano solo su mensole e le finestre ad edicola sono solo nicchie cieche. L'[[intonaco]] bianco fa risaltare il grigio delle doppie colonne, dei [[timpano (architettura)|timpani]] triangolari e delle cornici di pietra serena, riproponendo un accostamento tipico dell'architettura fiorentina fin da [[Brunelleschi]]. L'ambiente forse è stato concepito come un preludio oscuro alla luce della Sala di lettura e sulla sua interpretazione sono state spese molte ipotesi, così come sulle nicchie apparentemente destinate ad accogliere sculture, ma rimaste vuote.
 
Nel carattere volutamente contraddittorio, fortemente plastico e dinamico degli elementi architettonici del vestibolo, è stato visto uno degli elementi fondanti dell'[[architettura manierista]].<ref>Rudolf Wittkower, ''op. cit'',1992, pag. 83-98.</ref>
 
=== Lo scalone ===