Pio Filippani Ronconi: differenze tra le versioni

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Allo scoppio della [[Seconda guerra mondiale]] si arruolò volontario tra i [[Granatieri di Sardegna]], e combatté in [[Libia]]. Venne ferito due volte e ricevette alcune [[onorificenze]]. Dopo la caduta di [[Benito Mussolini|Mussolini]] e la fondazione della [[Repubblica Sociale Italiana]], si arruolò con il grado di [[Gradi_delle_Schutzstaffel#Ufficiali|Obersturmführer]] nella [[29. Waffen-Grenadier-Division der SS|Legione SS Italiana]], formazione appartenente alle [[Waffen SS]] europee, e per il suo impegno nella difesa del fronte a [[Battaglia di Anzio|Nettuno]] ricevette dal comando tedesco la [[Croce_di_Ferro#Croce_di_Ferro|Croce di Ferro di seconda classe]]. Nel [[1945]] fu recluso nel [[Campo di concentramento di Coltano]].
 
Dopo la [[Seconda guerra mondiale]], fu impiegato all'ufficio [[radiodiffusione]] per l'estero della [[presidenza del Consiglio]]. Conobbe in questo periodo [[Massimo Scaligero]]<ref>" Possiamo riconoscere come l'essenza dei Tantra abbia avuto in Massimo il suo ultimo, vero adepto." Pio Filippani-Ronconi, "Massimo Scaligero e l'interpretazione dell'India", in: AA. VV. ''Massimo Scaligero. il coraggio dell'impossibile'', Roma, Tilopa, 1982, p. 54; "Massimo Scaligero", in: ''Letteratura-Tradizione'', n. 7, luglio 1999 e "Massimo Scaligero Amico e Maestro", in: ''L'Archetipo'', anno VI, n. 3, gennaio 2001.</ref> , attraverso il quale si avvicinò agli scritti di [[Rudolf Steiner]]; fu nello stesso tempo amico di [[Giovanni Colazza]] ("Leo" del [[Gruppo di Ur]]), un diretto collaboratore di Steiner. Filippani aderì al metodo di ascesi [[antroposofia|antroposofico]], incentrato su esercizi di purificazione del pensiero, della volontà, del sentimento, del giudizio, della memoria. Rimase peraltro appartato rispetto agli antroposofi "di scuola", preferendo perseguire un cammino di ricerca individuale e non settario.
 
Laureatosi in [[indologia]] con il massimo dei voti e la lode, nel marzo [[1949]], con una tesi su ''L'azione mistica in rapporto alla coscienza unitaria dell'universo, secondo la speculazione indiana. Sudio introduttivo al concetto del Macrantropo'', avente come oggetto la molteplicità degli stati di conoscenza nella filosofia [[Vedanta]], nel [[1959]] iniziò la carriera accademica all'[[Istituto Universitario Orientale di Napoli]] come assistente ordinario di Giuseppe Tucci alla cattedra di Religioni e Filosofie del Medio ed Estremo Oriente. L'anno seguente fu nominato docente di Lingua e Letteratura sanscrita e nel [[1970]] professore straordinario di Dialettologia iranica, per finire nel [[1972]] diventò [[professore ordinario|ordinario]] nella cattedra di Religioni e Filosofie dell'India. Della sua attività di traduzione di testi e saggi sulle [[filosofie orientali|tradizioni orientali]] resta fondamentale il volume sul [[Canone buddhista]]. Parallelamente alla sua attività accademica, Filippani Ronconi pose le proprie conoscenze tecniche al servizio delle istituzioni italiane, lavorando come [[crittografia|crittografo]] presso il [[Ministero della Difesa]] nonché come traduttore di [[lingue orientali]].