Ministero dell'interno: differenze tra le versioni

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Con la caduta del Fascismo, il cambiamento istituzionale e la nascita della [[Italia|Repubblica]] il Ministero dell'Interno conobbe un'evoluzione. Il tema principale è rappresentato dall'istituzione delle [[Regione|Regioni]] negli anni settanta e dal progressivo trasferimento di competenze.
 
Si modifica anche la veste del Ministero, o meglio viene rivisitata alla sua veste già sottolineata da Giovanni Giolitti decenni prima. Infatti, venne rafforzato il suo ruolo nella protezione sociale, e insieme al [[Ministero del Lavoro]] ha assunto il ruolo chiave delle politiche di ''Welfare'', assicurando il sostegno alle categorie socialmente deboli, e garantendo gli interventi in caso di calamità: si pensi alle pensioni d'invalidità a tutt'oggi erogate dal Ministero degli Interni, nonché alle vecchie Direzione di Assistenza Pubblica e quella dei Servizi Civili.
 
L'importante settore della sanità pubblica (Direzione Generale della Sanità Pubblica, che con Decreto Luogotenenziale 417/45 era stato denominato Alto Commissariato per l'Igiene e la Sanità Pubblica posto alle dipendenze della Presidenza del Consiglio<ref>[http://www.maas.ccr.it/h3/h3.exe/aguida/d648 maas.ccr.it]</ref>) venne espunto al Ministero nel 1958 con l'istituzione del [[Ministero della Sanità]]. Similmente avvenne nel 1974 con la nascita del [[Ministero dei Beni e delle Attività Culturali|Ministero dei Beni culturali ed Ambientali]], per la quale il Ministero dell'Interno contribuì cedendo gli [[Archivi di Stato]]. Negli anni ottanta venne poi istituito [[Dipartimento della Protezione Civile]], retto da un [[ministro senza portafoglio]], ma basato sull'organizzazione del dicastero.