Foro di Traiano: differenze tra le versioni
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=== Funzioni ===
Il complesso veniva utilizzato per varie funzioni: un ''procurator Fori Divi Traiani'', ricordato in un'iscrizione rinvenuta nei Mercati, doveva amministrare le varie attività che vi si svolgevano. Sappiamo dalla ''[[Forma Urbis Severiana]]'' che una delle absidi della [[Basilica Ulpia]] aveva ereditato le funzioni dell'''[[Atrium Libertatis]]'', dove si dovevano svolgere le cerimonie di [[manomissione]] degli schiavi<ref>Filippo Coarelli, ''Guida archeologica di Roma'', Milano, Mondadori, 1974, p. 116</ref>.
Certamente fu sede di cerimonie pubbliche di vario genere: vi furono pubblicamente bruciati i documenti di archivio che contenevano la registrazione dei debiti verso il fisco condonati da [[Adriano]], mentre [[Marco Aurelio]] vi tenne una vendita all'asta di beni del [[Palazzo imperiale sul Palatino|palazzo imperiale]] per finanziare le [[guerre marcomanniche|campagne militari contro Germani e Sarmati]] negli anni settanta del [[II secolo]]<ref>[[Historia Augusta]], ''Vita Marci Antonini philosophi'', [http://www.intratext.com/IXT/LAT0229/_PH.HTM XVII, 4-5]; [http://www.intratext.com/IXT/LAT0229/_PI.HTM XXI, 9].</ref>.
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