L'Italia libera: differenze tra le versioni
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Con la caduta del fascismo ([[25 luglio]] [[1943]]) '''L’Italia Libera''' uscì, per un breve periodo, dalla clandestinità per poi ritornarvi, dopo l'[[8 settembre 1943|8 settembre]].
Se ne ebbero diverse edizioni (a Roma, Milano, in Piemonte). L’edizione romana fu curata specialmente da Francesco Fancello, [[Manlio Rossi Doria]], Carlo Muscetta e [[Leone Ginzburg]], che ne fu direttore fino al suo arresto, a [[Roma]], il [[20 novembre]] [[1943]]. L’edizione milanese si deve all’opera di Gaetano De Luca e, poi, di Mario Dal Pra; fu diretta da [[Leo Valiani]], sino alla caduta del [[Governo Parri]] (dicembre 1945).
Altri collaboratori di spicco furono i piemontesi Luigi Pareyson e [[Carlo Levi]]. Quest’ultimo diresse il quotidiano azionista dal [[1945]] al febbraio [[1946]].
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