Monetarismo: differenze tra le versioni

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Dalla conclusione che una errata politica della banca centrale è la radice delle ampie fluttuazioni dell'inflazione e dell'instabilità dei prezzi, i monetaristi deducono che il motivo principale di un'eccessiva facilitazione del credito da parte della banca centrale è quello di finanziare il deficit del bilancio pubblico. La riduzione della spesa pubblica è dunque lo strumento principale se non unico per contenere una eccessiva crescita monetaria.
 
Il fallimento negli [[anni 1970|anni]] '70 delle politiche di bilancio "dal lato della domanda", nel ridurre l'inflazione e nel produrre crescita, spianò la strada per un nuovo cambiamento nella politica economica che mise al centro delle responsabilità delle banche centrali la lotta all'inflazione. Secondo le tipiche teorie economiche, questo avrebbe dovuto essere accompagnato da trattamenti shock di [[austerità]], così come generalmente raccomandato dal [[Fondo Monetario Internazionale]]. Il governo della [[Gran Bretagna]] verso la fine degli anni '70 e i primi anni '80, con l'ascesa politica di [[Margaret Thatcher]], ha in effetti abbattuto le spese pubbliche, mentre negli Stati Uniti durante il primo mandato di [[Ronald Reagan]] queste sono aumentate del 4,22% all'anno, molto di più del 2,55% all'anno del periodo di Carter.
 
Nel breve termine seguente, la [[disoccupazione]] in entrambi i paesi rimase ostinatamente alta mentre le banche centrali alzavano i tassi di interesse per restringere il credito.