Rapporto Sangiorgi: differenze tra le versioni

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Alla famiglia [[Florio]] non venne in mente di collaborare con la procura. Il suo potente status, d'altronde, le permetteva di rifiutare gli inviti di comparire davanti a Sangiorgi anche per rilasciare una semplice testimonianza.
 
La Questura era alla ricerca di testimoni disposti a collaborare. L'occasione si presentò nell'ottobre [[1899]], quando un uomo conosciuto dalle forze dell'ordine, [[Francesco Siino]], sfuggì miracolosamente ad un agguato mortale. Siino era considerato, nelle parole di SangioriSangiorgi, il «capo regionale o supremo» della [[mafia]]. Era lui il vertice della gerarchia delle cosche, il "capo dei capi".
Siino iniziò le sue deposizioni dicendo che faceva parte di una "compagnia di amici", ma messo alle strette, confessò risvolti più particolareggiati. Nel [[1898]] le sue fortune stavano ormai declinando: il capo supremo della [[mafia]] era diventato [[Antonino Giammona]]. Le cosche che si spartivano la [[Conca d'Oro]] erano otto:
* Piana dei Colli