Pierre Gaviniès: differenze tra le versioni

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== Composizioni ==
Gaviniès ha composto una raccolta di ventiquattro studi per violino, ''les Vingt-quatre matinées''. Sono esercizi di grande difficoltà tecnica e rappresentano l'apice della tecnica violinistica del XVIII secolo: più impegnativi delle composizioni di Tartini, saranno massima espressione del virtuosismo violinistico fino all'avvento di [[Paganini]]<ref name="grove" />. Gli studi hanno uno stile che va dall'arcaico al moderno. A differenza di altre composizioni didattiche del periodo, propongono problemi differenti nel medesimo brano. Pur non spingendosi in un registro esageratamente acuto, contengono impegnativi salti melodici particolarmente ampi e difficili passi che si articolano tra la quarta e la settima posizione. I ventiquattro studi di Gaviniès, trascritti una quinta in basso, facevano parte del programma ministeriale<ref>Che prevedeva, tra le varie prove, l'esecuzione di uno studio di Gaviniès estratto seduta stante su quattro presentati dal candidato.</ref> per il compimento medio di [[viola (strumento musicale)|viola]] nei conservatori italiani, precedene alla legge di Riforma dei Conservatori di Musica n. 508/99.
 
Per quanto riguarda le composizioni cameristiche, nelle sonate e nei duetti Gaviniès fa uso di doppie corde e ricchi abbellimenti, specificando con minuzia le dinamiche, più raramente le [[diteggiatura|diteggiature]]; nei duetti, tipicamente i due violini hanno parti della medesima importanza. Tutte queste composizioni si articolano in tre movimenti: tipicamente i tempi lenti sono romanze, mentre nelle opere giovanili i finali sono talvolta un tema con variazioni o un [[minuetto]]. Nella seconda raccolta di sonate, i primi movimenti presentano un bitematismo carico di contrasti.