Stereoscopia artificiale: differenze tra le versioni
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{{NN|fotografia|Maggio 2010}}
{{Organizzare|La voce è redatta come una lezione non come una voce enciclopedica. Da rivedere nella forma. La voce esprime un punto di vista limitato alla sola fotogrammetria.}}
[[Immagine:Uso_dello_stereoscopio_WildST4_nel_1980.jpg | thumb | Lo stereoscopio Wild ST4 utilizzato nel ''progetto per il rilievo ed il censimento dei trulli della Valle d'Itria'' del 1980]]▼
La '''Stereoscopia artificiale''' è la riproduzione fotografica [[stereoscopia|stereoscopica]] della realtà creata utilizzando due punti di ripresa aventi distanza interpupillare diversa da quella umana (5,5-7,5cm).
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== Caratteristiche ==
{{...}}
== Utilizzo nel rilievo fotogrammetrico ==
{{Vedi anche|Fotogrammetria architettonica}}
▲[[Immagine:Uso_dello_stereoscopio_WildST4_nel_1980.jpg | thumb |
Se, per esempio, scattiamo due fotografie di un'automobile spostandoci lateralmente di un metro e le mettiamo sotto lo stereoscopio, potremo osservare tridimensionalmente l'automobile con la visione binoculare di un gigante la cui distanza interpupillare è di 1 m. In pratica l'automobile ci apparirà come un modellino che viene osservato ad una distanza, in cui riusciamo ad apprezzare le dimensioni. Per tale motivo la ''stereoscopia artificiale'' viene utilizzata dalla [[fotogrammetria]], che, grazie ai [[Fotogramma stereometrico|fotogrammi stereometrici]], consente di rilevare forma, posizione e dimensioni dell'oggetto ripreso.
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