Chiesa di Santa Maria di Provenzano: differenze tra le versioni
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L'edificio ha pianta a [[croce latina]], unica [[navata]] con [[cupola]] ottagonale all'incrocio del [[transetto]] e [[facciata]] in [[marmo]] tripartita da [[lesene]], divisa in due piani da un [[cornicione]] e culminante in un [[timpano (architettura)|timpano]] centrale e due volute laterali. Al centro, il portale è sormontato da un timpano arcuato e da una finestra rettangolare, mentre ai lati si aprono quattro nicchie con le statue dei Santi Ansano, Vittore, Caterina e Bernardino. L'impianto architettonico risponde in tutto ai criteri del [[barocco]] romano immediatamente successivo al [[Concilio di Trento]], che aveva dettato precise norme in merito alla costruzione delle chiese e alla disposizione degli arredi sacri.
All'interno sono conservate numerose opere d'arte. Tre dei quattro altari laterali conservano dipinti di notevole valore: il primo di destra è la ''Messa di San
I pennacchi della [[cupola]] furono affrescati a partire dagli inizi del '700 e raffigurano i quattro santi Patroni di [[Siena]]: Ansano, Savino, Crescenzio e Vittore. Fra gli artisti che hanno provveduto a realizzare gli affreschi spicca [[Giuseppe Nicola Nasini]], che nel [[1715]] realizzò il pennacchio di S. Amsano. Interessanti anche lungo le pareti le tele monocrome raffiguranti episodi dell'[[Antico Testamento]], opere secentesche di [[Bernardino Mei]] e Deifebo Burbarini.
Degna di nota è la decorazione in marmi policromi del pavimento sotto la cupola, raffigurante al centro i blasoni dei Granduchi di Toscana, circondati in senso orario dagli stemmi delle città sedi vescovili presenti nel territorio dell'antica [[Repubblica di Siena]]: [[Grosseto]], [[Sovana]], [[Pienza]], [[Montalcino]], [[Massa Marittima]] e [[Chiusi]].
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