Fenotipo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1:
[[Image:Coquina variation3.jpg|thumb|right|250px|Diversi individui della specie [[Donax variabilis]] (mollusco bivalve) mostrano colorazione diversa e quindi diversi fenotipi]]
Con il termine '''fenotipo''' (dal greco ''phainein'' che significa "apparire", e ''týpos'' che significa "impronta") si intende l'insieme di tutte le caratteristiche osservabili di un [[organismo vivente]], quindi la sua morfologia, il suo sviluppo, le sue proprietà biochimiche e fisiologiche comprensive del comportamento. Questo termine viene utilizzato in associazione al termine '''[[genotipo]]''', dove per genotipo si intende la costituzione genetica di un individuo o di un organismo vivente. L’assetto genico determina la potenzialità di realizzazione delle caratteristiche fenotipiche, ma il fenotipo non è semplice manifestazione del genotipo: le caratteristiche fenotipicamente osservabili di un organismo sono il risultato dell’interazione tra il genotipo e l’ambiente. L’espressione genica può essere influenzata dall’interazione tra i geni e i loro prodotti (es: gli [[ormoni]]), da fattori ambientali (es: alimentazione, stile di vita) e da eventi che possono verificarsi in modo casuale durante lo sviluppo. In sintesi è possibile definire il fenotipo come la manifestazione fisicamente osservabile del genotipo che dipende dall’interazione tra [[espressione genica]], fattori ambientali e casuali.
<br /> Per tale ragione è importante sottolineare che organismi con uno stesso genotipo non necessariamente presentano uguale fenotipo; bisogna infatti considerare l’influenza dei meccanismi sottostanti alle interazioni ambientali, oggetto di studio dell'[[epigenetica]]. Un esempio a cui fare riferimento è il caso dei gemelli omozigoti, i quali hanno genotipo identico: se crescono nello stesso ambiente, sottoposti agli stessi stimoli, tenderanno ad invecchiare (in senso biologico) in modo simile e avranno fenotipo simile (dalle caratteristiche fisiche al comportamento). Quando invece questi vengono separati, e sottoposti a stimoli ambientali diversi, tenderanno ad invecchiare in modi diversi e questa diversità sarà riscontrabile nelle caratteristiche fenotipiche. </br> D'altra parte organismi che mostrano uno stesso fenotipo non necessariamente presentano la stessa informazione genetica, o genotipo . Infatti la condizione di omozigosi dominante e quella di eterozigosi per un dato carattere, pur essendo il genotipo differente, si manifestano con lo stesso fenotipo.
La distinzione genotipo-fenotipo fu proposta da [[Wilhelm Johannsen]] nel 1911.
|