Conflitto Ali-Mu'awiya: differenze tra le versioni

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m - Arabia, Wali (v1.13)
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|Parte_di=del conflitto ʿAlī-Muʿāwiya
|Data=[[657]] - [[661]]
|Luogo=[[Penisola araba|Arabia]], [[Siria]], [[Iraq]]
|Esito=Equilibrio fra i contendenti ma, alla morte di ʿAlī, la ''Umma'' è governata dagli [[Omayyadi]]
|Schieramento1=Truppe califfali
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* Tabatabaei (1979), pp. 50-57</ref> La disputa frantumò l'unità della ''Umma'' e creò una profonda spaccatura che resterà permanente e che sarà alla base della differente concezione dell'Islam degli [[Sciiti]] e dei [[Sunniti]], oltre che dei [[Kharigismo|Kharigiti]].
 
La Prima Fitna cominciò con una serie di rivolte combattute contro [[Ali ibn Abi Talib|ʿAlī b. Abī Tālib]], il quarto e ultimo califfo Rāshid ("ortodosso"), provocate dal controverso ma indubbio assassinio del suo predecessore, [[Othman ibn Affan|ʿUthmān b. ʿAffān]]. Essa finì con la morte di ʿAlī per mano di un kharigita e con l'avvio (dopo una breve parentesi che fu caratterizzata da un accordo tra il [[wali (governatore)|wali]] di [[Siria]], Muʿāwiya, e il figlio di ʿAlī, [[al-Hasan ibn Ali]]) del califfato dell'[[Omayyadi|omayyade]] [[Mu'awiya ibn Abi Sufyan|Muʿāwiya b. Abī Sufyān]].
 
==Prodromi==
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==Battaglia di Siffin==
{{main|Battaglia di Siffin}}
Più tardi ʿAlī venne sfidato da [[Mu'awiya ibn Abi Sufyan|Muʿāwiya b. Abī Sufyān]], il ''[[wali]]'' di Siria (''bilād al-Shām'') e parente di [[Uthman|ʿUthmān]],<ref>I due erano infatti figli di due cugini primi.</ref> che negò di giurare fedeltà al califfo, esigendo invece che egli rendesse giustizia ai [[Banu Abd Shams|B. ʿAbd Shams]] in nome del diritto alla [[vendetta]].<br/>
ʿAlī aprì forse dei negoziati col governatore ribelle, che egli aveva però dichiarato decaduto,<ref>Sugli arbitrati di [[Arbitrato di Adhruh|Adhrūḥ]] e di [[Arbitrato di Dumat al-Jandal|Dūmat al-Jandal]] esistono però differenti tradizioni, alcune delle quali negano del tutto la storicità del fatto.</ref> nella speranza che il potente ''wāli'' (nominato da [[Umar ibn al-Khattab|ʿUmar]]) gli dichiarasse fedeltà ma Muʿāwiya aveva evidentemente altri e più ambiziosi intenti. <br/>
Muʿāwiya mobilitò infatti le valorose truppe siriane di cui disponeva e l'esercito califfale e quello ribelle siriano si confrontarono a [[Siffin]] per più di 100 giorni, a dimostrazione del fatto che si cercava in realtà da entrambe le parti un onorevole compromesso. Schermaglie tra le parti (che le fantasiose tradizioni islamiche vollero fosse durate una settimana) si trasformarono in un vero e proprio [[Battaglia di Siffin|scontro]] nel 657, in quella che sarà chiamata ''laylat al-harīr'' (la notte del clangore [delle armi]) l'esercito di Muʿāwiya era sul punto di essere messo in rotta, allorché [[Amr ibn al-As|ʿAmr b. al-ʿĀṣ]] consigliò Muʿāwiya di far issare sulla punta delle loro lance dai soldati siriani fogli [[pergamena|pergamenacei]] del ''[[mushaf|muṣḥaf]]'', invocando un "giudizio di Dio" (''ḥakam Allāh'') che precedentemente lo stesso Muʿāwiya aveva rifiutato al califfo che glielo aveva proposto). Il fatto creò grave scompiglio nelle file dell'esercito di ʿAlī.