Discussione:Farmaco: differenze tra le versioni
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| Riga 6: * ogni sostanza o associazione di sostanze che possa essere utilizzata sull'uomo o somministrata all'uomo allo scopo di ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche, esercitando un'azione farmacologica, immunologica o metabolica, ovvero di stabilire una diagnosi medica. Da [http://ec.europa.eu/health/files/eudralex/vol-1/dir_2001_83_cons/dir2001_83_cons_20081230_it.pdf 2001/83/CE] recepita in Italia con [http://gazzette.comune.jesi.an.it/2006/142/5.htm Dlvo 219 24/4/06] e riportata sul testo di riferimento per la legislazione farmaceutica in Italia, il Minghetti Marchetti oltre che sul sito del [http://www.salute.gov.it/medicinaliSostanze/paginaInternaMedicinaliSostanze.jsp?id=10&menu=med Ministero della Salute]. [[Utente:Radio89|Radio89]] ([[Discussioni utente:Radio89|msg]]) 16:55, 16 giu 2012 (CEST) ==Farmaco e medicinale sono concetti distinti== Riga 14 ⟶ 13: Con medicinale si intende il prodotto finito (es. aspirina compresse 500mg) mentre il farmaco è il principio attivo. Ne segue che un medicinale può contenere associazioni di più farmaci. L'attuale paragrafo 4 sulle fasi cliniche di sviluppo si riferisce al farmaco, le forme farmaceutiche fanno riferimento ai medicinali. Andrebbe chiarita tale differenza e conseguentemente corretta la voce, ad esempio nel passaggio sulla bioequivalenza "deve raggiungere le stesse concentrazioni ematiche rispetto al farmaco di marca". E' sbagliato: la bioequivalenza è un principio che si applica ai medicinali (alle forme farmaceutiche finite!) non ai farmaci. Non è un dettaglio, è l'essenza stessa di bioequivalenza che è un parametro tecnico e dipende in maniera preponderante dalla caratteristiche degli eccipienti, più che del farmaco stesso (rispetto al quale, al più, si possono avere solo forme allo stato solido diverse). [[Utente:Radio89|Radio89]] ([[Discussioni utente:Radio89|msg]]) 16:55, 16 giu 2012 (CEST) ==QC sui generici== Dalla voce "I farmaci generici di importazione (ad esempio da [[India]] e [[Cina]]) sono sottoposti ai controlli sanitari previsti dalle normative dei Paesi di origine, non agli stessi controlli dei farmaci italiani.". Ho aggiunto citazione necessaria ma, semplicemente, non è vero. Per poter essere venduto in Italia un medicinale deve avere ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio (AIC) dall'[[Agenzia italiana del farmaco|AIFA]] o dall'[[Agenzia_europea_per_i_medicinali|EMA]]. In entrambi i casi i siti produttivi devono operare secondo GMP e sono sottoposti ai controlli ed alle ispezioni imposte dall'agenzia che li ha approvati: dire che sono sottoposti alle normative dei paesi d'origine è [[Fear,_uncertainty_and_doubt|FUD]]. Altro discorso sono i medicinali contraffatti, quelli sì spesso provenienti da Cina e India, ma sono prodotti illegali non venduti in farmacia. [[Utente:Radio89|Radio89]] ([[Discussioni utente:Radio89|msg]]) 16:55, 16 giu 2012 (CEST) | |||