È stato visiting professor presso le Università di [[Cambridge]], [[Ottawa]], [[New York]], [[Toronto]], [[Girona]], [[Città del Messico]], [[California]] [[Los Angeles]] ed ha tenuto conferenze in molte università europee, americane ed australiane.
Si è interessato a fondo della [[filosofia]] classica tedesca e dell'[[Idealismo]], esordendo con una fondamentale monografia ''Hegel: sistemaSistema ed epocaepocain Hegel'', dopo aver già tradotto in italiano la fondamentale ''Vita di Hegel'' di [[Karl Rosenkranz]]. Appassionato cultore della poesia hölderliniana, all'autore dell' ''Hyperion'' ha dedicato saggi di notevole interesse, Con ''Geometria delle passioni'' ha esteso la sua meditazione anche a protagonisti della filosofia moderna come [[Descartes]], [[Hobbes]] e soprattutto [[Spinoza]]. Studioso del pensiero [[utopia|utopistico]] del [[Novecento]], in particolare del [[marxismo]] eterodosso di [[Ernst Bloch]] e di autori francofortesi come [[Adorno]] e Benjamin, è intervenuto nella discussione sulla [[filosofia politica]] italiana, confrontandosi e dialogando in particolare con Norberto Bobbio, Michelangelo Bovero, Salvatore Veca, Nicola Badaloni. In [[estetica]] ha curato l'edizione dell' ''Estetica del brutto'' di Rosenkranz e ha analizzato in particolare categorie centrali come le categorie del [[bello]], del [[sublime|tragico]]. Costante la sua attenzione per Freud e gli sviluppi della psicoanalisi, per le logiche del delirio e per fenomeni in apparenza quotidiani ma sconvolgenti come l'esperienza del ''déja vu''. Filosofo di una ragione laica, sulla scia di Ernst Bloch, autore di ''Ateismo nel cristianesimo'', cerca di distillare anche nel teorico del ''compelle intrare'', Agostino d'Ippona, le possibili linee di un 'ordo amoris' capace di assicurarci quell'identità in cui, come vuole il Padre della Chiesa, saremmo noi stessi pienamente: ''dies septimus, nos ipsi erimus'' (il settimo giorno saremo noi stessi).
I suoi libri sono tradotti in molte lingue.
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