Angiolo D'Andrea: differenze tra le versioni

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Nuova pagina: {{Bio |Nome = Angiolo |Cognome = D'Andrea |Sesso = M |LuogoNascita = San Giorgio della Richinvelda |GiornoMeseNascita =24 agosto |AnnoNascita = 1880 |LuogoMorte = San G...
 
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==La maturità artistica==
 
D'Andrea partecipò alle esposizioni che si tenevano a Brera facendosi conoscere ed apprezzare. Un suo dipinto intitolato "Nube rossa" fu acquistato nel 1910 da re [[Vittorio Emanuele III]]. Suoi affreschi ornarono la Sala dei Marmi della Villa Visconti di Modrone-Erba a [[Cernobbio]] e il Palazzo Berri Meregalli di Milano. Suo è il multicolore mosaico che, nel 1914, vivacizzò lo storico bar Campari in [[Galleria Vittorio Emanuele II]]. Agli anni '10 del Novecento risalgono i primi viaggi di Angiolo in [[Sicilia]], terra che ispirerà alcune delle sue opere più intense. La [[prima Guerra Mondiale]] lo portò in [[Trentino]], dove fu soldato-pittore, partecipe e testimone della tragedia bellica. Tornato a Milano nel 1918, fissò dimora in via Melloni, dove visse e lavoròdipinse per oltre un ventennio. Lavorò a paesaggi, vedute, ritratti, soggetti religiosi e nature morte floreali con oli e acquerelli ma firmò anche multipli. La partecipazione a numerose mostre cittadine gli valse riconoscimenti, attestati e premi che lo mantennero in vista presso il pubblico milanese. Alla XIII [[Biennale di Venezia]] espose un dipinto intitolato "Gratia plena", che gli valse il plauso della critica nazionale.
 
==Il declino==