Guido Landra: differenze tra le versioni
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Assistente di [[Sergio Sergi]] alla [[cattedra]] di [[Antropologia]] all'[[Università La Sapienza di Roma|Università di Roma]], e responsabile dell'Ufficio studi sulla razza (dal [[1938]] Direzione generale per la demografia e la razza, ma nota anche come "Demorazza"), è concordemente ritenuto l'estensore del cosiddetto ''[[Manifesto degli scienziati razzisti]]'', il cui testo, ideato ed emendato da [[Mussolini]], fu prodromico alla [[Leggi razziali fasciste|legislazione antisemita]] italiana del [[1938]]<ref>Cfr. tra gli altri ''La menzogna della razza. Documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo fascista'', a cura del Centro Furio Jesi, Grafis, Bologna 1994, pp. 367-368; M. Sarfatti, ''Gli ebrei nell'Italia fascista. Vicende, identità, persecuzione'', [[Einaudi]], Torino 2000, p. 149; [http://books.google.it/books?id=7WvJfHa_4lEC&pg=PA28&dq=Guido+Landra Idem, ''La preparazione delle leggi antiebraiche del 1938'', in I. Pavan - G. Schwarz (a cura di), ''Gli ebrei in Italia tra persecuzione fascista e reintegrazione postbellica'', Giuntina, Firenze 2001], pp. 28-34; M. Ghiretti, ''Storia dell'antigiudaismo e dell'antisemitismo'', [[Arnoldo Mondadori Editore]], Milano 2007, p. 262.</ref>.
Autore di numerosi articoli e saggi a carattere antropologico, prevalentemente incentrati sul razzismo [[biologia|biologico]], e pubblicati in particolare sul periodico «[[La difesa della razza]]» diretto da [[Telesio Interlandi]], il suo principale contributo a stampa è il manuale di ''Antropologia e psicologia'' ([[Bompiani]] [[1940]]) scritto con [[Agostino Gemelli]] e [[Ferruccio Benissoni]].
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