Assedio di Stralsund (1807): differenze tra le versioni

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Il 12 maggio 1807 il re Gustavo Adolfo IV sbarcò a Stralsund con nuovi rinforzi svedesi, ed il 3 luglio seguente dichiarò sciolto il precedente armistizio riaprendo le ostilità: benché i di poco successivi [[pace di Tilsit|trattati di Tilsit]] (7-9 luglio 1807) avessero sancito la conclusione delle ostilità tra Francia, Prussia e Russia (privando così la Svezia dei suoi alleati), il re era fermamente intenzionato a proseguire la guerra contro Napoleone, da lui ritenuto "un mostro dell'[[apocalisse]]"<ref>{{cita|Porter|p. 174}}</ref>.
 
Il 24 luglio un esercito francese sotto il maresciallo Brune attraversò il corso del Peene e rioccupò le vecchie linee d'assedio davanti Stralsund: le forze Brune comprendevano truppe francesi, olandesi, una divisione spagnola sotto il comando del generale [[Pedro Caro y Sureda]] ed una iatalianaitaliana sotto il generale [[Domenico Pino]], oltre a piccoli contingenti provenienti dagli stati minori della [[Confederazione del Reno]], per un totale di 40.000 uomini. Dopo che Gustavo Adolfo ebbe lasciato la città il 20 agosto, von Essen decise che la resistenza era inutile e diede ordine che la guarnigione ed il maggior numero possibile di cannoni fossero traghettati sull'isola di Rügen<ref name=Haytorn-4 />, dove ricevette anche il rinforzo di un contingente britannico (principalmente truppe della [[King's German Legion]]); il 24 agosto le forze francesi fecero il loro ingresso indisturbate dentro la città.
 
== Conseguenze ==