Paolo Villaggio: differenze tra le versioni

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=== Il cattivissimo Villaggio degli esordi ===
In seguito alla sua attività cabarettistica, passa a condurre il programma ''[[Quelli della domenica]]'', dove dà modo di far conoscere sia un tipo di comicità più legato alla "fisicità", come nel caso dell'aggressivo e sadico [[Professor Kranz]], con gag [[slapstick]] e surreali, sia il suo primo personaggio umiliato e sottomesso, [[Giandomenico Fracchia]], caratterizzato da una voce sfiatata e una mimica gommosa del tutto inedita e originale. Anche nelle vesti di conduttore, inventa un tipo di comicità verbale molto originaleinnovativa, caratterizzato da una voce forte e scherzosamente rabbiosa e da un lessico iperbolico e surreale.
Se i personaggi di [[Fracchia]] e [[Kranz]] vengono interpretati e incarnati in prima persona dall'attore, il personaggio di Fantozzi è semplicemente "raccontato" dall'artista genovese, attraverso efficaci monologhi, sempre in terza persona, che narrano le varie disavventure vissute del ragioniere. Questi monologhi, assai innovativi e molto corrosivi in termini di satira sociale si pongono all'origine stessa del personaggio, introducendo elementi che poi verranno maggiormente ripresi in seguito, sia nei libri che al cinema, come ad esempio la storia della [[Corazzata Potemkin]], dell'implacabile nuvola da impiegati, e le varie figure del megadirettore di turno. Queste storie, dal carattere squisitamente grottesco, hanno l'esplicito intento di rimarcare i vari difetti della società italiana degli anni sessanta usando appositamente un linguaggio iperbolico e surreale senza però essere del tutto avulse dalla realtà storica. Infatti l'attore ligure nel preparare i vari sketch si ispira soprattutto alle sue esperienze di vita, citando moltissimi personaggi conosciuti realmente. Tra questi vi è lo stesso Fantozzi, un compagno di lavoro di Villaggio quando era impiegato all'Italsider, la cui scrivania era realmente confinata in un sottoscala. Nei vari monologhi verranno citati come compagni d'avventura del ragioniere anche Fracchia e Filini e altri nomi di impiegati che in seguito, sul grande schermo, assumeranno un volto. Altre figure dimenticate, come Semenzi, dopo una fugace apparizione nel primo libro di Fantozzi, spariranno nell'oblio.
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Tipica del Villaggio di questo periodo sono, come già ricordato, una voce forte e impostata, una aggressività e cattiveria di fondo davvero inedita per la televisone dell'epoca. Nasce così un nuovo tipo di conduttore che fa subito breccia nello spettacolo italiano di fine anni sessanta. Infatti Villaggio ebbe anche il merito di stravolgere i rigidi canoni televisivi che imponevano una regia statica al fine di creare un netta separazione tra l'artista e il pubblico presente in sala. Infatti il comico genovese era solito presentare ed effettuare le proprie gag in mezzo al pubblico, spesso recitando a soggetto, senza seguire un vero e proprio copione, aggressione costante al pubblico, aveva così lo scopo di rendere protagonista il pubblico facendolo interagire in prima persone allo spettacolo. Il successo di [[Quelli della domenica]](che originariamente doveva prevedere solo poche puntate) fu immediato e oltre ogni aspettativa e catapultò Villaggio da semplice esordiente a figura, fin da subito notissima a tutto il pubblico italiano. Merito della riuscita del programma va anche al già collaudatissimo duo [[Ric e Gian]] e all'esordiente coppia di comici [[Cochi e Renato]] anch'essi assoluti protagonisti di una nuova ventata di comicità che ha contribuito a svecchiare e a modernizzare le domeniche televisive degli italiani.
 
NelSull'onda 1969del successo di [[Quelli della domenica]], nel 1969 Villaggio conduce una nuova trasmissione ''[[È domenica, ma senza impegno]]'', con la partecipazione di [[Cochi e Renato]], del [[Quartetto Cetra]], di [[Ombretta Colli]], [[Gianni Agus]] e [[Oreste Lionello]].
In questa trasmissioneQui Villaggio reinterpreta nuovamente Fracchia, che appare qui, ormai,apparendo nella sua forma pressoché definitiva; infatti gli sketch di Fracchia hanno già tutti gli elementi che renderanno famoso il personaggio nell'immaginario collettivo: la poltrona a sacco in cui non riesce a sedere, l'autoritario capufficio (impersonato da [[Gianni Agus]]), la mitica voce "sfiatata" (della quale al momento è l'unico possessore), e certi tormentoni verbali rimasti immortali, tra i quali «Com'è buono, lei!» e «Mi si sono intrecciati i diti».
 
Forte deldell'ampia successopopolarità partecipa poi a numerose trasmissioni televisive, conducendo anche il programma ''La luna nelle canzoni'', storico evento televisivo che raccontava attraverso le canzoni e i vari collegamenti in diretta il primo sbarco dell'uomo sulla luna. Nel frattempo, comincia a far pubblicare sull'[[Europeo]] e sull'[[Espresso]] i suoi racconti, tratti dai monologhi delle sue trasmissioni televisive, racconti dove il personaggio Fantozzi acquisirà un'importanza sempre maggiore, diventando un MacGuffin catalizzatore di tutti i racconti di Villaggio, che descrivono - secondo il suo stile satirico e iperbolico - la società italiana. Tra i comprimari continua a esserci Fracchia, che diventerà l'"organizzatore" e continuano ad esserci trovate divertenti e paradossali, apprezzate dai lettori; nel frattempo Fantozzi prende forma, e anche se non ha ancora un volto, comincia ad avere delle caratteristiche ben definite, definendosi come uomo dal carattere debole, perseguitato dai "megadirettori" della "megaditta" nella quale lavora, vittima di un sistema aziendale nel quale impera il più disarmante servilismo.
Nel 1971, questi racconti sono pubblicati nel libro ''Fantozzi'', che diventa un bestseller (più di un milione di copie vendute)e tradotto in moltissime lingue anche all'estero. Il libro è stato scelto dal comitato scientifico del ''Centro per il libro'' ''e la lettura'' tra i 150 libri che hanno segnato la storia dell'[[Unità d'Italia]]. Il successo del libro spinge Villaggio a scriverne un seguito, ''Il secondo tragico libro di Fantozzi'', uscito nel 1974, anch'esso prodromico all'uscita dell'omonimo seguito cinematografico del 1976.