Città ideale: differenze tra le versioni

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Una '''città ideale''' è il concetto di un [[città|insediamento urbano]] - progettato o solo immaginato, in rari casi messo in pratica - il cui [[progetto|disegno]] [[urbanistica|urbanistico]] riflette criteri di razionalità o un'[[metodo scientifico|impostazione scientifica]], spesso accompagnati a una tensione ideale e filosofica, o a una forte carica [[utopia|utopica]].
 
Il tema della città ideale, si può dire abbia percorso l'intera [[Storia dell'uomo|storia dell'umanità]] urbanizzata, fin dall'[[antichità]], ma rimanda con particolare forza al [[Rinascimento]], quando la città, dopo il declino dell'[[antichità]] e superato l'interludio [[Feudalesimo|feudale]] e [[Medioevo|medievale]], assunseassurse nuovamente al ruolo centrale di luogo privilegiato entro cui dispiegare l'[[storia dell'uomo|agire storico dell'uomo]]. A partire dal [[XV secolo|Quattrocento]], l'esperienza teorica e il dibattito sulla "città ideale" furono tanto intensi da fare di quel tema, pure in carenza di vere e proprie realizzazioni pratiche, uno dei grandi snodi ispiratori su cui si soffermò la riflessione dell'[[arte rinascimentale|arte]] e dell'[[architettura rinascimentale]], che ambirono a coniugarvi esigenze funzionali e sensibilità estetica, un'aspirazione che porta con sé i tratti caratteristici di quel tempo<ref name="Dorfles167">[[Gillo Dorfles]], Cristina Dalla Costa, Marcello Ragazzi, ''Storia dell'arte dalla [[Preistoria]] al [[XVII secolo|Settecento]]'', p. 167</ref>.
 
==Storia di un'idea==